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Cesare Sacchetti

La decadente repubblica dell’anglosfera si prepara a dare la colpa alla Russia per l’astensionismo

28/04/2024

di Cesare Sacchetti

E’ sembrato di vedere un film già visto. Un film particolarmente mediocre e alquanto prevedibile nella sua sceneggiatura.

Ieri si è affacciato uno dei vecchi ruderi di Alleanza Nazionale, il partito che Fini traghettò verso i lidi di Israele e della famiglia Rothschild, ovvero Alfredo Mantovano che ha scoperto quelle poche e perdenti carte che ha in mano questa classe politica.

Mantovano ha detto espressamente che teme un’ondata astensionista il prossimo 9 giugno e ha già individuato il “colpevole”: la Russia.

Quello di accusare la Russia per i fallimenti delle democrazie liberali Occidentali è un vecchio e triste adagio di questa classe politica e dei media mainstream, cassa di risonanza della propaganda sionista e liberale.

I precedenti delle fantomatiche “intromissioni” russe

Si iniziò già nel 2016 quando i media allestirono una massiccia campagna disinformativa tutta volta a far credere che Donald Trump fosse un uomo gestito da Putin.

Era la bufala, o meglio golpe, del Russiagate che è noto anche con il termine Spygate in quanto alla fine si trattò di una elaborata operazione di spionaggio internazionale che ha visto la partecipazione diretta dell’amministrazione Obama, assistito, secondo diverse fonti, dall’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi entrato nel tramonto della sua artificiale “carriera” politica, l’FBI, e, secondo quanto dichiarato dall’ing. Occhionero,  diversi elementi della polizia postale italiana.

Negli anni successivi, si è visto un secondo capitolo della montatura russa, ed era quello, forse molti lo ricorderanno, dei famigerati “bot filorussi” su Twitter che attaccavano Mattarella per il suo rifiuto, palesemente incostituzionale e molto oltre il perimetro assegnato al Capo dello Stato, di nominare Paolo Savona come ministro dell’Economia.

All’epoca il Quirinale fece trapelare la notizia che si stavano persino catalogando, o forse dovremmo dire schedando, quei cosiddetti “bot” che accusavano Mattarella di essere venuto ai suoi doveri presidenziali.

In realtà, non esisteva nessun bot filorusso poiché quelli che allora scrivevano su Twitter in quel periodo non erano altro che tutti quei cittadini, italiani e non di certo stranieri, che mostravano delle legittime preoccupazioni per un atto incostituzionale e una grave intromissione politica commessa da Sergio Mattarella che arrivò a mettere il veto su un ministro sulla base di presunti timori per un’uscita dall’euro.

Il Capo dello Stato non deve preoccuparsi se il Paese esce o meno dall’euro. Non è suo compito. La politica estera e monetaria del Paese spetta al governo e soltanto questo ha la facoltà di decidere quale sia la via migliore per gli interessi nazionali.

Il presidente della Repubblica non ha il diritto né tantomeno un immaginario dovere di dire al governo ciò che deve o non deve fare riguardo a quelle che sono sue esclusive prerogative.

Questo però non deve, purtroppo, destare sorpresa. La repubblica dell’anglosfera si è da tempo addentrata nel territorio dell’illegalità più spinta, soprattutto dall’infausto 1992 in poi, quando un manipolo di magistrati, sotto l’egida di Washington, spazzava via a colpi di inchieste mirate una intera classe politica, con la sola eccezione del nuovo PCI che nel frattempo aveva indossato i panni del “democratico” PDS, in un passaggio che era stato preparatamente accurato da Giorgio Napolitano negli anni precedenti durante i suoi viaggi in America presso l”amico” Kissinger, eminenza grigia del gruppo Bilderberg e del club di Roma.

Da allora, il presidente della Repubblica si è impossessato di un potere che non era il suo e quando nuovamente Napolitano, sponda fondamentale dei poteri nemici dell’Italia, si adoperava per sostituire Silvio Berlusconi, che ovviamente non fece resistenza, con Mario Monti, altro uomo del Bilderberg e della Trilaterale, l’Italia diventò de facto una repubblica presidenziale dove il capo dello Stato non gode nemmeno della legittimazione popolare.

Non è stato eletto dal popolo nessuno dei capi di Stato che dal 1992 in poi hanno deciso di violare il mandato dei loro doveri costituzionali, e questo ha provocato un grave vulnus in un sistema che già aveva le sue fragilità prima di Mani Pulite e che dopo quella rivoluzione colorata si sono soltanto ulteriormente esacerbate.

Ora vediamo che i vari peones, perché di questo si tratta, di questa disgraziata classe politica erede del golpe di 30 anni prima teme moltissimo la disfatta finale.

La temevano già nel 2022 quando alle politiche si lanciò una campagna per spingere le persone al voto alla quale parteciparono moltissimi falsi oppositori candidati proprio per alzare l’asticella della partecipazione.

I nomi ormai sono noti a tutti. Sono Gianluigi Paragone, che votò le restrizioni, Toscano, già segretario del massone Magaldi che ha indossato varie maschere politiche nel corso degli anni, Sara Cunial, che fece un partito di chiara ispirazione new ageana, e tutti coloro che si erano candidati in quelle liste.

I risultati furono scarsi. Soltanto un 60% di votanti effettivi, se si includono le schede bianche, ma stavolta alle europee potrebbe essere davvero un colpo di grazia nei confronti di questo agonizzante sistema.

Il popolo ha compreso l’inganno della democrazia liberale

Si consideri questo dato. 5 anni fa, nel 2019, la partecipazione alle europee fu di un misero 54% e la situazione, seppur grave, non era ancora precipitata.

Non c’era stata l’operazione terroristica del coronavirus, non c’erano state le restrizioni e non c’erano stati gli obblighi vaccinali che tante morti stanno causando in questi mesi.

Non c’era stato, in sintesi, quel tentativo sistemico, feroce e costante di mettere in ginocchio una nazione, di ridurre la sua popolazione e di ridurre di fatto in schiavi depensanti coloro che sarebbero sopravvissuti.

Il Grande Reset altro non era che un vasto e arido deserto di valori. Non c’era la tradizione cattolica che ha permesso a questo Paese di essere il faro d’Europa e del mondo, e non c’era di conseguenza nessuna traccia di umanità tanto da portare, nel momento più buio di quel periodo, a rendere delatori i cittadini e a diventare utili idioti al servizio della tirannia che stava trascinando tutti nel baratro.

Dopo il momento più buio è iniziato un progressivo risveglio. Molti hanno visto che se c’erano dei vincitori nel mondo di Davos, quelli non erano certo gli uomini comuni ma soltanto i pochissimi “eletti” che sedevano alla sommità di quel sistema di governo chiamato dai suoi adepti “Nuovo Ordine Mondiale”.

Molti hanno rialzato la testa. Un Paese intero sostenne i portuali di Trieste prima che quelle proteste furono uccise dall’infiltrato Stefano Puzzer che invitava tutti ad andare a casa sulla base di una falsa velina che voleva immaginari facinorosi in arrivo per sabotare la resistenza triestina.

Tutto falso, come falsa era tutta la campagna di paura di quella falsa controinformazione che ha seminato un mare di depistaggi a sfondo terroristico che aveva un unico scopo: spezzare il morale delle persone e indurle a credere che il sistema era invincibile quando in realtà esso aveva sul suo muro enormi crepe.

Adesso c’è stato una sorta di risveglio collettivo. Gli italiani che hanno compreso che questo sistema di potere non offre loro nulla sono ormai larga, se non larghissima, maggioranza.

Persino nei sondaggi “istituzionali” trapela chiaramente il sentimento ostile alla NATO e all’Unione europea degli italiani, e possiamo pensare quanto tale sentimento sia diffuso in realtà poiché non è un segreto che tali sondaggi spesso cercano di sottostimare le tendenze a loro scomode e di gonfiare invece quelle che più aggradano questi poteri.

Se il risveglio non è completo e totale, si è veramente vicini a maggioranze amplissime. Gli italiani semplicemente hanno potuto toccare con mano che la democrazia liberale non è altro che un inganno.

Non aveva importanza in quale regione gli italiani si trovassero e quale amministrazione comunale o regionale ci fosse.

Ogni singolo appartenente ai partiti di questa classe politica si è mosso con il precipuo scopo di vessare gli italiani.

Il popolo semplicemente ha visto con i propri occhi che la democrazia liberale è come una roulette truccata.

Qualsiasi cosa si punti, alla fine vince sempre il banco. Le europee saranno un altro test per accertarsi della distanza siderale che separa i palazzi della politica dal popolo.

E i primi ad essere terrorizzati del probabile disastro in arrivo sono proprio loro. Sono gli inquilini di quei palazzi che sanno che il loro tempo sta per finire.

Sanno che non rappresentano già più nessuno se si considera che nelle elezioni amministrative il 50% più 1 dei votanti è una chimera.

Alle amministrative di città come Roma, Napoli e Milano si è rimasti ben distanti da tale soglia. Alle europee si prevede un altro flop soprattutto se si considera che le istituzioni comunitarie non hanno mai goduto di particolare simpatia, tantomeno in questa fase storica dove c’è un generale rifiuto del liberalismo.

L’astensionismo è come il sangue che esce dal corpo di un paziente moribondo. Quel paziente è la repubblica dell’anglosfera che sta appunto morendo dissanguata.

E’ nostra opinione che il voto non ha senso fino a quando non ci sarà una vera offerta politica che si proponga di rimuovere quel cadavere e di sostituirlo con qualcosa che abbia veramente a cuore gli interessi di questo Paese e che voglia una buona volta riportare in vita quei valori e quella tradizione che questo putrido e falso mondo liberal-progressista ha soffocato.

Al 25 aprile di quest’anno c’è stato un altro rilevantissimo segnale. Nessuno si è fatto vedere in piazza per festeggiare la festa della infamia e dell’occupazione che procede dal 1943 in poi.

Nessuno salvo i soliti noti, sempre di meno, nei panni dell’ANPI, della brigata ebraica e di pochi altri che quest’anno sono giunti pure a darsele di santa ragione tra di loro.

Quella è la immagine migliore di un sistema in disfacimento. Non solo il popolo si tiene distante dalle false celebrazioni della repubblica dell’anglosfera ma quelli che le celebrano arrivano persino a scannarsi tra di loro.

E’ effettivamente finita. Manca soltanto il certificato di morte di questa classe politica rimasta orfana della protezione dell’impero americano che ha abdicato, dopo Trump, al suo ruolo.

Gli italiani il 9 giugno hanno l’occasione di firmare la dichiarazione di morte di questi partiti.

Non sarà l’agitazione dell’immaginario spauracchio russo a salvare costoro.

Questa paura del sistema politico liberale lascia pensare che quello delle europee non sarà un voto.

Sarà un de profundis di questa classe politica.

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44 Commenti

  1. Mario

    Sacchetti e’ Sempre e piu’ che mai sul pezzo…. Sarebbe forse ora di parlare un po del fenomeno Andrea Colombini forse neanche troppo tale per il numero consistente di followers ?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Penso che puoi trovare le risposte già in quello che ho scritto e per ciò che riguarda i “seguaci” considera che molti se li sono comprati..

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    • Francesco

      Personalmente, Mario, a me le persone saccenti o meglio i “leader” saccenti che QUANDO PARLANO in RETE insultano tutti gli altri, usano termini volgari, non rispondono alle mail ed alle telefonate ecc ecc quali per esempio il da Lei citato compositore musicale (più altri/e gettonati/e dal popolo)…a me…non sono MAI andati a genio. Parlare in quel modo è nella migliore delle ipotesi teatro e nella peggiore delle ipotesi depistaggio per le masse. Saluti

      Rispondi
  2. Shax

    Articolo magistrale. Sono sempre stato uno strenuo sostenitore del voto ma ormai dai fatti noti del c.d. covid e dei fatti seguenti alle varie guerre ritengo che l’unico modo di sovvertire il sistema truccato sia il non voto, tirarsi fuori da questo schema falsificato su cui si regge questo potere illiberale, almeno fino a che non si avrà un nuovo sistema politico con una vera libertà di scelta che rimetta al centro la sovranità popolare.

    Rispondi
      • Shax

        Intanto sono talmente disperati e temono la disfatta che la signora meloni scende in campo mettendo il suo nome in lista.
        Chiamasi disperazione.

        Rispondi
  3. silvio

    “Non è stato eletto dal popolo nessuno dei capi di Stato che dal 1992 in poi….” ,ma il presidente non viene eletto dalle camere riunite e dai presidenti di regione , e chi ne ha più ne metta .. ? non mi risulta che il popolo abbia mai eletto un presidente ,o sbaglio?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Si, ma io infatti non ho scritto che prima del 92 il popolo eleggeva il Capo dello Stato. Ho scritto che i presidenti della Repubblica sono divenuti dopo il 92 di fatto dei capi di governo nonostante non abbiano continuato a ricevere alcuna legittimazione popolare.

      Rispondi
      • Alessandro Giuliani

        Articolo bellissimo. Spero tantissimo che l’astensione arrivi almeno al 90% o più.

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Grazie Alessandro. Non chiedo così tanto personalmente. Già un 55-58% di non votanti alle europee sarebbe per loro un colpo durissimo.

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          • Alessandro Giuliani

            Sono d’accordo.

          • Ronnie

            Mi piacerebbe tanto che accadesse come alle parlamentari tunisine, credo le ultime, dove c è stato un crollo di più de 30% in entrambe le tornate, con una percentuale di votanti che non è arrivata al 12-15%. So che è un sogno ma come diceva qualcuno “il sogno è l’unico paradiso da dove non potremo mai essere scacciati”

          • luca

            Ho l’impressione che con “un 55-58% di non votanti” voterebbero solo i sostenitori della Ue, e i media parlerebbero di successo travolgente dell’Europa.

          • La Cruna dell'Ago

            Se si raggiungono quelle percentuali di non votanti, sarebbe un incubo per loro. Sarebbe una delegittimazione completa di questa classe politica e ovviamente anche delle consultazioni europee.

        • Ronnie

          Quasi come in Tunisia.

          Rispondi
      • MB

        Senz’altro l’attivismo dei PdR è evidente negli ultimi mandati, visibile dalla prima Presidenza di Napolitano, il quale prima ha salvato Berlusconi dalla crisi accesa da Fini, per poi sbattere fuori Berlusconi con il sostanziale consenso di quest’ultimo.
        Ma l’intervento Presidenziale, sia pure più felpato, non è una novità; i rapporti di Gronchi e Segni con De Lorenzo, oppure Cossiga che dopo cinque anni piuttosto tranquilli (il Sardo Silente) si trasforma nel Picconatore.

        Per concludere: come non ricordare la Lega, che dopo aver appoggiato il Green Pass per aver voce alla votazione del PdR, si è trovata a votare senza aver un candidato.

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Altro che “attivismo”..Qui parliamo di golpe veri e propri e nulla c’entrano le picconate di Cossiga con questi..

          Rispondi
          • MB

            Arrivismo era un eufemismo…
            Interessante anche la vicenda accaduta all’esterno della villa di Meloni. Mi riferisco alla strana storia dove agenti dell’AISI (o, forse, due delinquenti di quartiere) hanno attenzionato l’automobile di Giambruno. Tutto molto strano. Che idea si è fatto?

            Buona giornata.

          • La Cruna dell'Ago

            Forse cercavano di mettere qualcosa dentro l’auto.

          • MB

            Introdurre microspie o dispositivi simili nell’auto di Giambruno?
            Ipotesi molto plausibile.

  4. Isabel.

    Il tuo sguardo è irrefutabile, come al solito. Ti dico che, anche in Argentina, invasa dall’anglo-sionismo, molti cittadini optano per l’astensionismo poiché qui non ci sono opzioni reali. E, come se non bastasse, le frodi informatiche appare sempre in ciascuno degli voti fraudolenti a cui siamo sottoposti. Votare non è un atto democratico ma una TRAPPOLA o UN’IMCUBA per farci CREDERE CHE SCEGLIEREMO quando quello che facciamo quando andiamo a votare è CONVALIDARE la farsa dei TRADITORI seriali che simulano di essere i SALVATORI e sono in verità: abiettamente finanziati delle multinazionali. Da Mendoza, Argentina: un cordiale saluto. Y grazie per il tuo lavoro!

    Rispondi
  5. Rodolfo Funari

    Grazie Cesare, anche questa volta un ottimo articolo e un esame perfetto, che totalmente mi trova d’accordo, sul regime malavitoso che opprime il popolo italiano. Quanto alle prossime europee, fermo restando l’auspicio, che formulo con tutte le mie forze e dal profondo del cuore, che questo turno elettorale segni irreversibilmente l’inizio del definitiva rovina della tirannide partitocratica che infetta l’Italia, mi permetto di porre il seguente quesito, al quale ti pregherei di rispondere eventualmente anche con un articolo di orientamento. ASTENSIONE OK, ma quale linea di condotta può esser preferibile, allo scopo di colpire nel modo più duro possibile la gerontocrazia di regime: non andare alle urne oppure andarci e annullare la scheda elettorale? Ti chiederei inoltre di pronunciarti su questo punto particolare, nel caso che tu fossi di parere favorevole all’annullamento: annullare la scheda nel segreto dell’urna oppure annullarla pubblicamente, davanti al presidente di seggio, magari recitando una dichiarazione di totale sfiducia, disistima, contro i “partiti” rappresentati nella stessa scheda?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Assolutamente non andare e non dare retta a quei cialtroni e depistatori che vogliono farvi fare la procedura di dichiarazione di non voto.

      Rispondi
  6. Alessandro

    Un colpo durissomo ? Ma per piacere, continueranno a fare i loro affari ancora più decisi di prima proprio grazie al disinteresse dei cittadini.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Sono alla frutta, e forse pure al dolce, come loro stessi ammettono ma tu devi appartenere alla categoria del “vanno avanti come treni”.

      Rispondi
      • MB

        Anch’io non comprendo che danno possa recare al Sistema l’astensionismo. Ritengo probabile che la partecipazione al voto del prossimo giugno sarà bassa per mancanza d’alternative credibili e per i dubbi sull’utilità del voto in generale.
        Ma anche negli USA la partecipazione è generalmente bassa e nessuno ha mai messo in dubbio il Sistema. La partecipazione è bassa anche in Svizzera, dove si tengono referendum federali con una frequenza che non si osserva in altri Paesi.

        Buona serata.

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Esempi sbagliati di Paesi completamente diversi dall’Italia. Negli Stati Uniti intanto ci si deve registrare per votare dichiarando pure il partito e già questo disincentiva il voto. La Svizzera è una piccola realtà e non è paragonabile all’Italia. Le “grandi” democrazie liberali europee senza la partecipazione di massa sono destinate all’estinzione. Non è certo un caso che tutti i vertici istituzionali siano semplicemente terrorizzati dell’astensionismo.

          Rispondi
  7. Gabriele

    Buongiorno, come sempre ottimo articolo, grazie mille.
    Avrei delle domande:
    1) perché se il braccio armato del globalismo (USA) e’ stato amputato, allora Biden ha avuto il potere di inviare armi a Israele e regime Kiev?
    2) E’ sicuro che esiste tutto questo risveglio? Mi capita di vedere persone ancora addormentate come erano anni addietro e quando provo a spiegare i temi della cospirazione ancora noto una certa mentalita’ incredula e ritardata….cosa le fa pensare che il popolo sia risvegliato in massa? Grazie

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Nel pacchetto di aiuti ci sono diverse “trappole” e promesse di invio di armi. Diversi personaggi vicini alla NATO se ne sono lamentati. Non è dal vicinato che riesci a capire la tendenza generale..

      Rispondi
  8. davide

    Grazie per questo articolo dott Sacchetti.
    Una domanda circa Stefano Puzzer:
    Utile idiota per il sistema oppure lo hanno spaventato, nella sua veste di sindacalista, promettendogli disavventure giudiziarie a non finire oppure ancora un vero e proprio infiltrato a cui hanno promesso di ricavare vantaggi economici o di posizione?
    Che opinione ha in merito?
    Un sincero saluto a Lei e ai cari lettori di questo blog.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Era un sindacalista e già a settembre aveva annunciato di essersi fatto il vaccino. Nessuno spavento. È stato scelto sin dall’inizio per fare quello che ha fatto.

      Rispondi
      • Vittorio

        Su Puzzer effettivamente mi sono chiesto fin da subito…. “Possibile che il leader di una protesta così importante sia uno con la faccia da demente come questo qua?” Poi nei filmati, quando lo intervistavano, stava sempre con quel cappello in testa e lo sguardo da un’altra parte…. Circa 30 anni fa il mio primo datore di lavoro mi obbligava a togliere gli occhiali da sole quando parlavo con un cliente, anche se all’aperto e controluce…. io che avevo le lenti a contatto. E mi spiegò che per dare un segnale di onestà e sincerità gli interlocutori si dovevano guardare negli occhi, sostenendo lo sguardo…. Ci ripenso sempre quando mi imbatto in persone che ti parlano e non ti guardano negli occhi, non sono sincere…. Il tizio Puzzer era uno di questi, oltre che con una faccia da utile idiota.

        Rispondi
      • Sonia Toni

        Lungi da me fare l’avvocato di Puzzer ma credo sia corretto dire che lui ha sempre dichiarato di aver fatto il vax ma di essere contrario all’obbligo.

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Poco cambia perché ha sin dall’inizio sostenuto tutta la narrazione della farsa pandemica..

          Rispondi
  9. Sonia Toni

    m’incuriosisce una cosa: se nessuno va a votare, i cialtroni che comandano oggi, vanno a casa?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      I partiti attuali sono a corto di consensi e sta cambiando tutto lo scenario geopolitico. La fine dell’anglosfera significa la loro fine. Erano legati a vecchi equilibri. Tolti questi ultimi, non possono sopravvivere.

      Rispondi
  10. SARA

    ” la democrazia liberale è come una roulette truccata. Qualsiasi cosa si punti, alla fine vince sempre il banco”

    Che se lo stampino in testa tutti, che lo imparino a memoria, che sia inciso nella pietra. Una verità di quelle dure da digerire ma INOPPUGNABILE!!!

    Grazie, cordialmente, Sara

    Rispondi
      • Veronica

        Come sempre ottimo articolo! Grazie.
        Le volevo chiedere;
        Visto che le pedine e gli esponenti del globalismo stanno cadendo tutte(es. Rotschildt, regina Elisabetta,Kissinger,eccetera)perché ancora non vediamo miglioramenti nella vita di tutti i giorni? Mi riferisco miglioramenti economici, miglioramento nell’ acquisizione di maggiori diritti per i cittadini, eccetera….
        Forse deve prima crollare tutto definitivamente prima di vedere un vero cambiamento percepito da tutti? Grazie

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Prima deve essere liquidata l’attuale classe dirigente. Poi inizieremo a vedere anche miglioramenti nel quotidiano che comunque ci sono già in parte stati dopo il fallimento della farsa pandemica.

          Rispondi
  11. Vittorio

    Solo applausi Cesare, come sempre.
    Solo un chiarimento sul tema dell'”elezione” del Presidente del Consiglio, per evitare critiche a uno scritto ineccepibile, come tutti gli altri. I PdR dal 1992 i poi hanno “orientato” la politica in modo netto, evidente alle persone sveglie e incostituzionale, però è vero che noi non eleggiamo il Presidente del Consiglio. In tutti questi anni c’è stata la “farsa” delle scritte “tizio Presidente” sotto al simbolo del partito, che poi ha determinato la consuetudine di dare il mandato al “tizio” di turno, ma di fatto nulla è cambiato rispetto agli anni della Prima Repubblica. Il mandato potrebbe essere dato a chiunque, anche a un esterno al Parlamento (non tecnico, esterno in quanto non votato alle politiche, per assurdo potrebbero dare l’incarico anche a me e poi mi troverei….. vade retro!…. a chiedere la fiducia alle camere, volutamente in minuscolo).

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Vittorio. Non ho scritto però che il presidente del Consiglio è eletto dal popolo. Ho scritto che diversi non hanno avuto legittimazione popolare in quanto non eletti in Parlamento.

      Rispondi
  12. Veronica

    Salve, grazie per questo articolo che mette in risalto tutta questa baracca che sta crollando.
    Le volevo chiedere una cosa, visto che le pedine ed esponenti del globalismo stanno svanendo una dopo l ‘altra perché ancora non vediamo dei miglioramenti nella vita quotidiana? Morendo gli esponenti di questo mondo non dovrebbero avvenire dei cambiamenti percepibili nei vari ambiti della vita? Ad esempio economico, dei nostri diritti come essere umani eccetera…. ma intendo proprio a livello generale di miglioramento, oppure questi cambiamenti positivi li vivremo solo quando proprio tutto crollera’ nel completo? Grazie

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