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Cesare Sacchetti

Il governo verso la proroga dello stato di emergenza: gli italiani hanno il diritto e il dovere alla resistenza

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Categorie: Dittatura sanitaria

13/07/2020

di Cesare Sacchetti

E’ così che il governo PD-M5S retto da un presidente del Consiglio che non è nemmeno stato eletto deputato si accinge a prorogare uno stato di emergenza quando una emergenza di fatto non esiste.

L’Italia è un caso unico al mondo, perchè nella maggioranza degli altri Paesi la condizione che ha portato ad una cosiddetta situazione di emergenzialità è terminata da un pezzo.

In realtà, diversi giuristi e costituzionalisti hanno rilevato che Conte non aveva nemmeno in prima istanza la facoltà di dichiarare uno stato di emergenza dal momento che il dettato costituzionale a questo riguardo è piuttosto chiaro.

L’emergenza è prevista solamente in caso di guerra, e nonostante i roboanti proclami di Conte e degli altri comprimari di governo contro il Covid, una guerra non c’era prima e non c’è mai stata.

Pertanto tutta la sospensione dei diritti costituzionali non sarebbe mai dovuta iniziare per il semplice fatto che non ce n’erano validi motivi sin dal principio.

Non si può quindi continuare a prorogare una condizione di emergenzialità che già prima non aveva ragione di sussistere.

Anche arrivando alla conclusione, senza prove e ufficialmente non riconosciuta dallo stesso ministero della Salute, che i morti dichiarati in Italia e nel mondo siano dovuti al Covid, questo virus ad oggi non è riuscito a superare la letalità dell’influenza stagionale che si attesta, come riportato dall’OMS, fino a 650mila morti l’anno.

Il bollettino del terrore è fermo a 571mila. I 35mila presunti morti da Covid in Italia rappresentano solamente lo 0,05% della popolazione del Paese.

E’ dunque questo il “terribile” virus letale che ha paralizzato il Paese e ha consentito una valanga di abusi mai vista dal dopoguerra ad oggi?

L’evidenza scientifica continua a dire che non c’è mai stata una condizione tale per dichiarare una emergenza sin dal principio.

L’evidenza politica invece continua a dire che il virus è lo spauracchio necessario per continuare a tenere il Paese in una condizione di autoritarismo sanitario semi-permanente.

Anche partendo dal presupposto, erroneo alla luce delle prove scientifiche, che il Covid sia veramente pericoloso, le ragioni di una proroga della emergenza sono inesistenti anche sotto il profilo sanitario oltre che giuridico.

Le terapie intensive sono praticamente vuote. I numeri di contagi strombazzati dai media mainstream sulle prime pagine riguardano in larghissima parte casi di asintomatici che stanno benissimo, solamente risultati positivi ad un test del tampone rivelatosi in più occasioni completamente inaffidabile per l’alto numero di falsi positivi.

Dov’è quindi il pericolo e la minaccia verso la salute delle persone? Non c’è semplicemente, se non sulle pagine dei giornali italiani.

L’esempio più lampante in questo senso viene dal caso dell’infermiere di Cremona, tale Luca Alini, che su Facebook dichiarava allarmato che erano ripresi i casi di Covid ricoverati per insufficienze respiratorie.

L’ospedale dove lavora l’infermiere ha prontamente smentito, negando che ci fosse stato un aumento di ricoverati, ma ai media ufficiali poco importa.

Il post è finito sulle pagine di Repubblica e il Corriere che si sono entrambe guardate bene dal rimuoverlo e chiedere scusa.

Se è assodato a questo punto che non esiste alcun pericolo Covid, allo stesso tempo appare provato che un manipolo di eversori ha preso in ostaggio il Paese nascondendosi dietro il paravento di un virus che ad oggi non esiste.

La rottura del patto costituzionale e il diritto di resistenza

Si è giunti quindi ad un momento senza precedenti nella storia repubblicana, nel quale si è definitivamente rotto il patto costituzionale.

Negli ultimi 25 anni, il divario tra costituzione materiale e costituzione formale si è certamente allargato con l’introduzione dei trattati europei che per molti profili sono del tutto incompatibili con la carta.

Mentre infatti la Costituzione assegna allo Stato il ruolo di regolazione e di intervento nei processi economici, i Trattati stabiliscono uno stretto divieto all’entità statale di intervenire a sostegno dell’economia nazionale.

Ovviamente queste norme sono soggette ad una interpretazione mutevole. Se si tratta dell’Italia, si applicano. Se si tratta dell’asse Nord-Europeo o della Francia, si interpretano per utilizzare una metafora giolittiana.

Ad ogni modo, l’introduzione dei Trattati ha disapplicato la parte economica della Costituzione, specialmente con l’ingresso dell’Italia nell’euro, una moneta che non viene emessa dallo Stato italiano e che pertanto pregiudica sul nascere la possibilità di gestire sia la politica monetaria sia quella economica.

Ora la crisi da Covid si sta rivelando il pretesto ideale per erodere anche la prima parte della carta, quella dei diritti personali che si pensava fosse intoccabile.

Non è più così, dal momento che sono bastati dei dpcm privi di forza di legge per calpestare clamorosamente la sfera dei diritti inviolabili dei cittadini, quelli della libertà personale e di espressione.

Con l’estensione dello stato di emergenza, attraverso un provvedimento pari ad una circolare ministeriale si continuerà ad impedire la libertà di riunione dei cittadini.

Si continueranno ad imporre le mascherine al chiuso, stabilendo così di fatto un trattamento sanitario obbligatorio illegale.

Si continuerà ad impedire ai cittadini di poter esprimere liberamente e democraticamente il proprio dissenso contro il governo.

Si è quindi giunti ad un punto che era stato preso in esame dai padri costituenti ed è quello del diritto di resistenza.

Durante le discussioni preparatorie della carta, due deputati, il democristiano Dossetti e il demo-laburista Cevolotto, proposero esplicitamente di introdurre al secondo comma dell’art.50 questa espressione:”quando i pubblici poteri violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino”.”

L’assemblea preferì non positivizzare questa norma per il timore di fornire una cornice giuridica a possibili rivoluzioni armate.

Ma esiste una differenza fondamentale tra resistenza e rivoluzione. Mentre la seconda è volta al sovvertimento della carta costituzionale e dei suoi diritti fondamentali, la prima è volta al loro ripristino.

In questo senso, i cittadini che ad oggi volessero resistere sarebbero i legittimi difensori della Costituzione, mentre i veri rivoluzionari, o peggio eversori, sarebbero i componenti di questo governo che stanno violando clamorosamente i diritti fondamentali della persona.

Nonostante la decisione dell’assemblea costituente di non introdurre il diritto di resistenza nel dettato della carta, esiste un indirizzo riconosciuto tra giuristi e costituzionalisti che prevede la possibilità di ricorrere a questa prerogativa.

E’ la fonte che attesta questo diritto viene dal primo articolo della costituzione, ovvero quello che stabilisce che la sovranità appartiene al popolo.

Tutti quanti individualmente e collettivamente sono titolari di questo diritto e hanno facoltà di esercitarlo.

Se la sovranità appartiene al popolo e le istituzioni delegate al loro esercizio hanno violato i diritti fondamentali dei cittadini, sta al popolo stesso opporsi per riprendersi ciò che gli è stato illegittimamente sottratto.

Questo principio è scolpito anche mirabilmente nella cornice del diritto naturale che precede qualsiasi sistema di diritto positivo.

Se il secondo è in netto contrasto e violazione del primo, si può e si deve resistere.

In questo senso, possono essere d’aiuto le parole pronunciate dal pontefice Benedetto XVI sul rapporto tra il principio di autorità e il diritto naturale.

Nessuna legge può sovvertire la norma del Creatore senza rendere precario il futuro della società con leggi in netto contrasto con il diritto naturale.

In nessun caso quindi il governante può invadere la sfera del diritto naturale e ledere i diritti inviolabili dei cittadini.

In caso contrario, non ci sarebbe alcun diritto, ma solo arbitrio.

I cittadini quindi che vogliono resistere e disobbedire civilmente ad una autorità come quella attuale che sta calpestando le prerogative fondamentali dei cittadini, hanno tutto il diritto e anche il dovere di farlo.

La questione ora a questo punto è solo una: vogliono i cittadini italiani liberarsi da questo giogo opprimente?

Sta a loro decidere se farsi trattare come cittadini o sudditi.

I diritti scritti nella carta e il diritto naturale vivono solamente se c’è qualcuno che lotta per difenderli.

In caso contrario, sarà l’arbitrio del tiranno di turno a diventare inevitabilmente norma di fatto, seppur illegittima.

E’ senz’altro vero che gli italiani sono stati investiti da un flusso di disinformazione terroristica e criminale sul Covid, ma è allo stesso tempo vero che ora ci sono gli strumenti per informarsi e cercare altrove le verità che il sistema non racconta.

Se i cittadini vogliono possono staccarsi dalla matrix del regime, e iniziare a pensare liberamente con la propria testa.

E’ questa la chiave di tutto. Ricominciare a pensare.

Questa è una guerra alla mente delle persone e si può vincere solo se si decide fermamente di pensare ciò che non vuole il regime della paura.

Non si può tornare liberi solamente sperando in un intervento miracoloso della Provvidenza o di altri fattori geopolitici che potrebbero far crollare il governo.

Si deve anche volerlo.

Se uno per uno gli italiani prendono consapevolezza e iniziano ad unirsi contro questo regime piuttosto che azzannarsi gli uni con gli altri per l’uso di mascherine e guanti, tutto questo può finire.

La libertà è là fuori. Bisogna soltanto andarla a prendere.

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26 Commenti

  1. Giancarlo

    Caro Sacchetti, ha ragione in pieno, ma purtroppo credo che i venduti ( per quel piatto di lenticchie che è lo stipendio, mi riferisco soprattutto a chi potrebbe guidare questa resistenza: i capi delle forze armate…) e i pecoroni , i vigliacchi, siano troppi…

    Rispondi
    • Mike Salerno

      Chi, le nostre ff.aa. ??? Ma se la nostra ex gloriosa Marina Militare non si oppone al servizio di taxi del mare… ed il nostro Esercito non si oppone quando lo mandano ad allontanare noi cittadini da un hotel coi bengalesi contagiati… 🙁 Ma quali ff.aa. abbiamo!! Le stesse che abbandonarono per 4 anni 2 Lagunari in India, lontani dalle famiglie e dagli affetti. Spero si siano congedati facendo rutti e scoregge!!!

      Rispondi
  2. Giuliana

    Caro Cesare Sacchetti, hai pienamente ragione e ti ringrazio a nome di milioni di italiani per quello che stai facendo. Ma perché non ci incontriamo nelle piazze di tutte le città italiane? Fissiamo giorno e data e almeno possiamo organizzarci ognuno nella propria città, perché possiamo lamentarci finché vogliamo sul web ma non basterà certamente questo….io sono a Genova

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    • Stefano

      La costituzione italia non parla di emergenza ma di guerra (art.78) in maniera tale che le camere conferiscono al Governo i poteri necessari. Esiste l’art.77 che prevede La possibilità dei decreti legge (e poi dei DPCM, eliminando il dibattito parlamentare) come strumento per gestire una situazione eccezionale. E’ su questo che dovremmo discutere e non tanto se le scelte fatte sono non costituzionali.

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    • Nino

      Cara Giuliana non serve a nulla fare ridicole manifestazioni, tipo l’ultima del centro destra con “distanziamento sociale” a dire come è “cattivone Conte”. Ricordiamocene al momento di andare a votare… se finalmente abbiamo capito che destra e sinistra sono la stessa cosa. Come disse Andreotti, l’unica cosa di cui il potere ha paura è non avere il 50% dei votanti.

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      • Giuliana

        Caro Nino, per quanto riguarda il votare, da parte mia si attaccano…rimane Italexit per il momento. Le manifestazioni non le trovo mai ridicole se nascono da una presa di coscienza collettiva e comunque non invitavo per fare manifestazioni o rivolte bensì per poterci incontrare per creare iniziative utili, però immagino e comprendo il timore e la diffidenza, d’altra parte adesso, dopo aver letto tanti altri commenti anche in altri articoli, beh lascio perdere, vadano pure avanti quelli di “madre terra” che sanno tutto, io sono cristiana indipendentemente da quello che combina la Chiesa. Sì, siamo alla resa dei conti e ognuno raccoglierà ciò che ha esperito nella propria vita… da parte mia tutto l’amore e a riconoscenza a Dio, Gesù e la Vergine che schiaccerà la testa del serpente, chi non crede non è un mio problema, ognuno crede a ciò che vuole e pregherò per tutti gli uomini di buona volontà, la preghiera è potente quando sincera…. purtroppo tanta gente non ha avuto esperienze e non si rende conto del male…credono di essere coscienti ma si sono fatti intortare anche loro ben bene. Ok tanti saluti a tutti

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      • Giuliana

        rettifica: pregherò per tutto ciò che serve

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  3. Federica

    Vogliamo fare qualcosa per proselitismo o per essere ancora più uniti e incisivi noi, sparuta minoranza? Perché mi pare che chi doveva capire abbia capito; chi non ha ancora capito, nonostante le violazioni commesse, non capirà mai. Aggiungiamoci il fatto che lo smartworking è servito e servirà solo a creare un perfetto parco buoi elettorale – e quindi un ulteriore guerra tra i poveri – , con sacche sempre più larghe di “garantiti” che fingono di non capire per logica bottegaia (e al diavolo la solidarietà col prossimo) .
    Io sono a Verona.

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    • valter

      Decisamente d’accordo con il suo punto di vista, siamo stati presi in giro per troppo tempo da ogni partito di qualsiasi coalizione,ora il limite è stato superato da coloro che avevano come motto “uno vale uno” poi rivelatosi come “uno di noi vale un milione di voi” cioè il popolo che ha votato vale meno del più piccolo essere visibile e modificabile da esseri umani; a volte mi stupisco per la nostra stupidità: pagare tasse per mantenere gentaglia eletta da noi,che addirittura è pagata da altri per rovinarci e ridurci in schiavitù e mantenere pure dei guardiani che ci tengono a bada quando dovrebbero difenderci,mi pare proprio il peggiore atto di stupido masochismo che si può immaginare. Valter,Padova.

      Rispondi
  4. ipotesi di lavoro

    Bisogna avere chiaro che chiunque accetta il predominio della finanza è un potenziale corrotto che viene integrato nel sistema. decidere di unirsi deve anche significare saper identificare i veri nemici, dalla truffa del denaro (che sembra reggersi benissimo proprio perche’ funziona anche se tutti sono foraggiati) alla rivoluzione informatica di controllo, dale denaro elettronico, al voto elettronico, ai media virtuali, alle relazioni sintetiche. e soprattutto avere una visione di base condivisa di comunita’ alternativa, una doppia visione temporale: una a macchia di leopardo per l’oggi e una che possa evolvere in idea di societa’ da proporre per dopo. E nell’immediato agire ad esempio nelle sfere economiche di prossimita’ o nelle sfere relazionali rendendo esplicite le scelte (io esco dai locali o non entro nei negozi che applicano oltre misura le norme sulla distanza facendogli notare esplicitamente che hanno perso un cliente o non mi fermo a intrattenere conversazioni con chi si dimostra pauroso e che quindi evidentemente crede alla storiella del pericolo) . non si tratta di convincere gli altri ma da trovare quanti piu’ simili a noi e rendere appetibile socialmente il superamento della paura per riscoprire le relazioni. qua’ un grafico che mostra che l’emergenza al momento della dichiarazione non c’era e i decessi sono iniziati solamente dopo la copertura legale del parlamento col voto di conversione del decreto il 5 marzo. http://ipotesidilavoro.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2020/06/piano.jpg

    Rispondi
  5. Iris

    Questa falsa pandemia e tutti i suoi infiniti risvolti ancora in divenire è stata ed è una grandissima occasione (una botta d’urto proprio) di risveglio della coscienza da un profondo torpore che affligge gli umani da sempre, e chi aveva le potenzialità o era già un pezzo avanti nel percorso ha capito le cose essenziali da capire, tutto il resto del mondo non capirà mai, per cui non vedo proprio come andare in piazza a cantarcela e suonarcela tra di noi possa servire a qualcosa.
    Saremmo solo formiche che cercano di spianare un branco di elefanti.

    Piuttosto è ora di comprendere che questa cosa è l’ultimo richiamo alle coscienze umane affinché capiscano che la guerra ormai è solitaria, all’ultimo “man standing”.
    L’umanità ha creato questo mondo alienato e solitario, adesso se lo deve beccare tutto, piaccia o no.
    Non si può chiedere all’universo qualcosa con incoscienza e non considerare mai le conseguenze.

    Se ribellione ci sarà, sarà solo quella per il portafoglio che piange, il che a molti andrà bene purché si torni alla “normalità” e alla finta democrazia, il punto è che non si tornerà a nessuna normalità perché dove non c’è consapevolezza c’è sempre solo il vecchio che avanza travestito da nuovo, in un ciclo infinito di banalità e coma della coscienza. Fino alla prossima pandemia già programmata.

    Gli italiani non hanno MAI fatto nulla per etica, solo per soldi e privilegi, e io lotte per un falso popolo come quello italiano non ne faccio, sarebbe tempo sprecato che nessuno mi restituisce.
    Pensare chi? Nessuno al mondo ama sforzarsi a pensare con la propria testa, è un’attività che richiede grande impegno e responsabilità, parola odiata da tutti e che praticamente tutti associano al fare figli e andare a lavorare. Quello per la società incivile è il massimo delle responsabilità.
    Qui siamo ancora nel regno delle perfette illusioni eh.

    Dunque ognuno se la veda nella vita quotidiana, le scelte ribadisco si fanno in tempi “non sospetti” partendo dalle basi, urlare adesso al lupo quando il lupo sbrana da almeno mezzo secolo senza che nessuno mai accorresse a salvare il malcapitato di turno fa solo ridere il lupo…e i polli.

    Mi si obietterà che questa cosa tocca anche me. Non mi tocca proprio niente da tantissimo tempo e vado semplicemente con la corrente, non lotto contro i mulini a vento e lavoro sempre solo su ciò che posso cambiare, ovvero il mio sé interiore, consiglio a tutti di fare altrettanto.
    Non si salva nessun altro che se stessi. Fatevene una ragione.

    Rispondi
    • Giuliana

      Cara Iris, personalmente non voglio andare in piazza a cantarmela e suonarmela, vorrei solo, se esiste poter conoscere qualcuno che come me sente l’esigenza di mettere a frutto le proprie conoscenze, qualcuno che ha già coscienza di quello che accadrà ma anche chi non ne può più, non per fare rivoluzioni o rivolte (che ormai in Italia dubito fortemente…) ma per aver un riscontro come dire… umano, è importante. Lo so che ognuno risponde per la propria coscienza, ognuno è responsabile di se stesso però… una cosa è la ricerca personale, un’altra è l’informazione, anche se le due si intersecano al momento opportuno. Non concordo sul fatto che gli italiani non hanno mai fatto nulla per etica, di lotte ne sono state fatte tante sia in solitaria che in gruppo, purtroppo dove c’è la verità, il male nasconde sempre… in qualsiasi caso, è vero che poi ognuno raccoglierà ciò che ha seminato, però se dobbiamo patire, meglio farlo in compagnia no? L’uomo non è nato per stare da solo, almeno per me

      Rispondi
  6. Cimabue

    “Ricominciare a pensare.”
    Quando mai l’italiano medio ha pensato. Ha espresso un pensiero che sia degno di questo nome. Libero.
    Troppi condizionamenti, troppa propaganda, troppa ingenuità, troppa creduloneria, troppa inconsapevolezza ed incoscienza.
    Il popolo va aiutato, guidato, accompagnato, istruito… tutto il contrario di quanto ha fatto la classe politica e dirigente in questo povero paese dalla fine degli anni ’70 in poi.
    “Chi è causa dei propri mali, pianga sé stesso.”
    ” Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima ! E’ complice ! “

    Rispondi
    • Laura

      Gentile Cimabue,
      Il Suo ultimo commento, frase emblematica di George Orwell, è corretta.
      Tuttavia, il popolo, tranne l’anno scorso, è dal 2011 che non va alle elezioni, e gli impostori, corrotti, ladri e traditori, si sono susseguiti a gogò.
      Forse che questi ultimi resteranno i peggiori?
      La storia ci insegna che al peggio non c’è mai fine.
      Laura

      Rispondi
  7. giada

    Buongiorno, sono assolutamente favorevole ad adottare e coordinare delle misure di resistenza qualora lo stato di emergenza venisse prorogato. Già il 29 maggio scorso avevo inviato una petizione alla Camera con la richiesta di apertura di un’indagine parlamentare sulla gestione politica dell’emergenza. Sono disponibile ad aggiornare il testo con le nuove misure che verranno adottate e a renderlo pubblico. Si potrebbe anche tradurlo in inglese e inviarlo alle redazioni di quotidiani di altri paesi europei per far capire che in Italia non siamo tutti pecoroni. Per me lo stato di emergenza finisce il 31 luglio a prescindere da quello che decideranno. Ma sarebbe sicuramente utile coordinare delle azioni di resistenza in tutto il paese, tipo decidere di non indossare più la mascherina anche nei luoghi al chiuso. Non mi fido dei movimenti politici che in questa fase si professano “dalla parte del popolo”. La resistenza deve essere libera, individuale e collettiva allo stesso tempo. Io sto a Roma. Il mio contatto telegram è Giada Bigetti.

    Rispondi
  8. Nessie

    Egregio articolo che ho messo tra le letture consigliate sul mio blog. Se mi è concesso dubitare, però, dubito però che al punto in cui siamo arrivati, basti rimanere semplicemente “in punta di diritto”, armati della semplice carta costituzionale. Quello che sta avvenendo ad Amantea, ad esempio, è di una violenza senza pari. La Lamorgese ha intenzione di ripopolare il paese di clandestini infetti (scaricando i costi delle cure sulla popolazione) per tenere alto il tasso di “contagio” ed avere poi il pretesto di una “seconda ondata” con la quale spaventare i cittadini e tenerli sotto il tallone di ferro di ex prefetta. Inoltre Conte e lei hanno deciso di precettare l’esercito contro gli stessi cittadini italiani, allo scopo di difendere “le risorse”. Se questa non è violenza bestiale cos’altro è?
    E’ evidente che Conte non si può permettere di rompere con gli immigrazionisti della sua compagine governativa. E sono tanti.
    Sarà un’estate torrida, in tutti i sensi.

    Rispondi
  9. Cangrande

    Ottimo articolo. Da persona preparata e da vero giornalista.
    Siamo al massimo un 5%. Occorre capire questo.
    I bolscevichi hanno “rovesciato ” una rivoluzione, neanche fatta da loro, che non erano nemmeno l’ 1%.
    Però avevano appoggi finanziari internazionali dai “soliti noti”.

    Io non confido più negli italiani. Finché la gggente guarda la TV, siamo fottuti.
    La massa crede alla farsa. Dove vogliamo andare ?

    Spiace dirlo ed è contro i miei principi, ma a questo punto spero, egoisticamente, nella disgregazione politica dell’Italia. Il tanto peggio, tanto meglio.

    Noi Veneti saremo comandati da kapò dei tamòchi (in veronese, termine dispregiativo per “tedeschi’).

    Ma piuttosto di terroni incapaci (non parlo dei connazionali meridionali svegli, ma di questo governo), meglio loro.
    Se aspettiamo Salvini o la Meloni, complici ed ignoranti, stiamo freschi.

    Rispondi
    • cimabue

      @Cangrande
      “Noi Veneti saremo comandati da kapò dei tamòchi”
      Siamo, non saremo.
      Lo siamo da decenni.
      Zaia compreso.

      Rispondi
    • Laura

      Cangrande,
      Lieta di rileggerla.
      Sono perfettamente d’accordo con Lei.
      Neanch’io confido più in nessuno, e vista la gente che mi circonda, il distanziamento sociale me lo faccio da me.
      Salvini e Meloni si sono fregati da soli.
      Laura

      Rispondi
      • Cangrande

        Il piacere è mio, Laura.

        Se c’è una cosa, una sola, di positivo in questa farsa, è che ho “tagliato fuori” moltissime persone della mia cerchia. Quelle che credono al “virus”.

        Provo un misto di disistima, indifferenza, compassione e repulsione. Una sorta di “razzismo mentale”.
        Non le ritengo più al mio livello e voglio averci a che fare il meno possibile.
        È proprio vero…le persone non si scoprono. Ma si rivelano…

        Rispondi
        • Illuminato di mare

          Attenzione ci sono anche i malati cardiopatici e gli anziani ultra sessantenni. Per loro il tasso di mortalità anziché dello 0,1 % si avvicina al 33%
          Se tutti pensassero come lei quale società futura ci aspetta?

          Rispondi
  10. Flavia

    Concordo con chi crede di scendere in piazza …senza mascherina e distanziamenti e incaz….leggo tra le righe troppo pessimismo..siamo in pochi …il 5%…non serve a nulla …ma in Serbia è servito o sbaglio?? Bisogna crederci a un intervento uniti in Piazza e soprattutto attivarsi in fretta … io credo che tanta gente è inconsapevole perché lavora tanto e la mattina legge i quotidiani e non si collega certo a Facebook o altro… professionisti ne conosco diversi ?‍♀️ Io scenderei in piazza a Milano o a Como dove tutti dico tutti indossano la mascherina anche in auto da solo o in bici ….

    Rispondi
  11. Giuliana

    Ecco ad esempio due iniziative: una è la petizione su Byoblu, no alla proroga al 31 dicembre (o ottobre..), l’altra su Imola Oggi dove si promuovono flash mob in ogni città italiana, bisogna contattare cellulare… come dicevo sono tante le iniziative, anche se non caveremo un ragno dal buco, non sopporto l’idea di stare a soffrire quando sento le menzogne … poco fa ho visto Toninelli favorevole ovviamente alla proroga …. quando penso che ho votato questa gente convinta stessero dalla parte dei cittadini, mi viene da piangere, e non ditemi che gli altri sono dei santi per favore, anche se Salvini mi garba, rimane sempre unito a chi vuole rimanere in Europa e pure il Mes… rimane Paragone con Italexit però quando il suo elettorato salirà (adesso èall’1,3%) l’Italia esisterà ancora?

    Rispondi
    • Iris

      L’Italia non è mai veramente esistita, e chi la abita lo sta dimostrando pienamente.

      Questa nazione unificata per volere della Massoneria inglese ha disperato bisogno di sovranisti veri e seri, incorruttibili e pronti a guidarla fuori dalla Matrix europea e a stampare immediatamente moneta interna come prima.
      Invece si ritrova bambocci che non fanno nemmeno più finta di opporsi ai fantocci al governo perché sono stipendiati dagli stessi piani alti che foraggiano i 5 stelle e il PD.

      La politica in Italia è solo un paravento per campare di rendita alle spalle della povera gente senza nemmeno rimorsi di coscienza, essendo quest’ultima inesistente.
      E la gente è troppo occupata a restare ignorante e delegare ad altri le proprie responsabilità per (pre)occuparsene.

      Senza consapevolezza, etica e disciplina spirituale c’è solo lo schifo perenne che vediamo (e che molti votano) da quando è nata la repubblica.

      E senza il crollo totale di questo paradigma e volti e idee davvero nuovi non ne usciremo, ci auto distruggeremo.

      Rispondi
  12. Re Patàn

    I gilet gialli sono scesi in piazza per più di un anno senza concludere nulla, manifestare non serve a niente, ma se a Roma ci fossero 10mila persone molto inkazzate che occupassero i palazzi del potere “alla francese”… allora qualcosa succederebbe.
    Ma Roma è abitata da romaneschi ed il resto d’Italia da gente priva della coscienza di essere dei liberi cittadini.
    Mi capita di tenere dei piccoli “comizi” ma trovo tantissima gente che crede alle panzane del governo e dei media, chi non ci crede ha famiglia, ha il lavoro, ha paura degli sbirri, li chiamo così, perchè sono dei solerti servi del governo, non più “forze dell’ordine” ma grotteschi servi della dittatura.
    Dunque, quando la gente sarà alla fame, per prima cosa si suicideranno in molti, poi qualcuno scenderà in piazza, ma saranno legnati dagli sbirri ed al grido “fascisti, fascisti” saranno legnati anche dai negri e dai mussulmani, guidati dagli squadristi rossi… poi… non so, ma lo vedremo.
    Comunque è molto triste vedere gl’italici sbirri infami che perseguitano gl’italiani, quando ricordo ancora nell’89 gl’agenti di polizia comunisti schierarsi col popolo.

    Rispondi
  13. Flavia

    Però io sento molta gente contraria al Prossimo vaccino… che modifica il genoma….. come faranno a vaccinare tutti? Con la forza? Mah ….poi a me non sembra che l’Italia sia cosi ridotta alla fame x ora…. a Como i negozi /attività che hanno chiuso sono pochi… sembra tutto come prima del lock down e idem anche a Milano le zone che frequento …non ho visto grissi cambiamenti

    Rispondi

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