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Cesare Sacchetti

Trappes, la città “francese” dove comanda la sharia islamica

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Categorie: Notizie

17/02/2018

di Cesare Sacchetti

Chi si troverà a passare le vacanze in Francia e avrà occasione di visitare Trappes, una cittadina a 30 km da Parigi, nella regione dell’Île-de-France, probabilmente avrà l’impressione di essere finito in una città dell’Arabia Saudita più che in una della Francia.  Le donne lì vestono tutte con il tradizionale velo islamico, i negozi per la maggior parte sono tutti gestiti da nord-africani e la religione praticata dal 70% della popolazione residente è quella islamica.

Trappes era già stata oggetto delle cronache francesi nel 2013 per le rivolte e i disordini che vi scoppiarono nel 2013, quando la stazione di polizia locale fu presa d’assalto dai musulmani del posto, infuriati perchè precedentemente un ufficiale di polizia aveva ordinato ad una donna di togliere il velo per farsi identificare.

La situazione da allora non è cambiata molto, tanto da far definire all’intelligence francese la città come una fucina per il terrorismo islamico. Trappes infatti detiene un record negativo. Nonostante i suoi 29.817 abitanti, la cittadina conta 67 persone arruolate nell’ISIS nei teatri di guerra in Medio Oriente, mentre altri suoi residenti hanno partecipato in passato ad azioni terroristiche sul suolo francese.

Nei fatti chi nasce e risiede a Trappes ha serie possibilità di radicalizzarsi alla causa del terrorismo islamico. Parlare di questa cittadina come di una città francese è quantomeno eufemistico, se si pensa che per le strade si incontrano esclusivamente macellerie Halal, dove vengono vendute le carni macellate secondo i dettami della religione islamica.

A descrivere una situazione dove di fatto vige non il diritto francese, ma quello islamico, è il dottor Leslie Shaw, Presidente del Forum sull’Islam radicale, che racconta come nella città “francese” sia “estremamente raro incontrare coppie che si tengono per mano, ma piuttosto donne vestite secondo il rigoroso codice islamico.”

A Trappes attualmente risultano esserci ben 5 moschee e 1500 stanze per la preghiera islamica, una enormità se si considera che la superficie della cittadina non supera i 14 km2 . A suscitare le preoccupazioni dell’intelligence francese è il fatto che qui si pratichi l’Islam salafita e wahabita, una delle forme più integraliste ed estremiste, la stessa che viene seguita anche in Arabia Saudita, non a caso uno dei paesi che ha più ingrossato le fila del terrorismo islamico negli ultimi 20 anni.

In questa città non vengono seguite le leggi dello stato francese, ma quelle del Corano interpretato appunto secondo la visione estremista wahabita. Nonostante in Francia sia proibito per le donne indossare abiti che coprano interamente il viso, le autorità di polizia non osano fermare le donne che girano per la città indossando questi abiti, per il timore che possano scoppiare nuove rivolte come accaduto nel 2013.

Il dottor Shaw esprime tutta la sua preoccupazione per una “situazione molto, molto fragile dal momento che il governo non vuole provocare delle rivolte che potrebbero estendersi come un incendio in tutta la Francia.” Tutto questo, aggiunge Shaw, porta a pensare che ” sia solo una questione di tempo prima che si verifichi un nuovo attacco. Il problema sostanziale è l’ideologia che guida tutto questo.”

Due giornalisti del quotidiano francese Le Monde hanno passato un anno a Trappes e hanno documentato la loro esperienza in un libro dal titolo “La communauté”, dove descrivono la realtà di questa cittadina come quella di una società parallela a quella francese dove i valori dello stato laico non trovano posto, ma piuttosto sono gli islamisti a dominare la vita pubblica.

I due giornalisti francesi lanciano un duro atto d’accusa contro i politici di sinistra, colpevoli di aver permesso una situazione senza precedenti in Francia, tale da poter essere un modello da emulare per gli altri islamisti che vivono nelle diverse città francesi.

Il lato ironico di tutto questo è che chi volesse leggere questo libro a Trappes difficilmente potrà farlo perchè l’unica libreria della città è islamica, e lì si vendono solo il Corano e biografie di Maometto.

Recentemente Macron si è impegnato pubblicamente a riformare l’Islam in Francia, per riportare nella società francese il modello laico che l’ha resa celebre in Europa. Se andrà avanti nei suoi propositi, allora non potrà non partire proprio da Trappes, dove di francese ormai c’è rimasto ben poco.

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1 commento

  1. ´remo balestra

    Grazie a comunsti francesi, la Francia e´gia diventata la FRARABIA, dove come una nuvola sottile e omicida si spande lentamente sotto forma di islamismo, quando si accorgeranno del male che avnza forse scatera´una nuova RIVOLUZIONE FRANCESE , cari giacobini,avete difeso HKOMEINi, BATTISTI ed i vari terroristi, ora affrontate questa nuova sottile spietata guerra,se volte restare liberi in tutti i sensi, Macron sei messo un po male…..

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