di Cesare Sacchetti Il cielo di Israele si è illuminato di nuovo, ma non erano le luci...
Lo strano suicidio del sindaco di Corte Palasio e quella furiosa guerra dentro la massoneria
di Cesare Sacchetti
Soltanto pochi giorni fa commentavamo la notizia della strana morte di Angelo Onorato, marito della eurodeputata Francesca Donato, rinvenuto morto nella sua vettura in via della Regione Siciliana, in circostanze che fanno pensare all’omicidio e sulle quali torneremo successivamente.
Non sono intanto nemmeno passati quattro giorni da quella morte che subito ce n’è un’altra improvvisa e anche questa poco chiara.
E’ quella del sindaco di un Paese del lodigiano di 1500 anime, Corte Palasio, laddove il sindaco Claudio Manara si sarebbe improvvisamente tolto la vita senza nessuna apparente spiegazione se non quella, propinata dai media, che le liti nell’assemblea comunale lo avrebbero spinto all’estremo gesto.
Eppure se si dovesse dare retta a questa versione dei fatti, allora ogni sindaco di ogni paesino si dovrebbe togliere la vita poiché non è certo un segreto che le riunioni comunali spesso si scaldano, e Manara non era nemmeno un novellino in quanto era già sindaco da alcuni anni.
Nessun biglietto lasciato dal sindaco, nessuna dichiarazione per spiegare l’estremo gesto e ciò che colpisce è come alcuni quotidiani a poco più di un’ora di distanza davano già la notizia e avevano già pronta la versione del suicidio di Manara.
E’ il caso, ad esempio, della Gazzetta del Sud che mostra un inconsueto interesse per la morte di un sindaco di un piccolo Paese del lodigiano che alle ore 22:41 già pubblicava la notizia del presunto suicidio di Manara.
La Gazzetta del Sud riporta la notizia della morte del sindaco alle 22:41 del 29 maggio
Stando a quanto si legge su alcuni media, ad esempio Sky News 24, il corpo del sindaco di Corte Palasio sarebbe stato trovato intorno alle ore 21:00, a breve distanza dalla conclusione della sua ultima intensa riunione in comune.
I media scrivono che il corpo di Manara è stato ritrovato alle 21:00
Alle 22:41, alcuni quotidiani, come la citata Gazzetta, diramavano già la notizia e non si può fare a meno di essere impressionati da questa rapidità che a momenti sfiora la cronaca in tempo reale di questo estremo gesto.
Da riscontrare poi almeno due differenti versioni sul luogo dove Manara si sarebbe tolto la vita. In una si afferma che lo avrebbe fatto nel chiuso del suo studio comunale; in un’altra invece nella tromba delle scale, dove si sarebbe presumibilmente impiccato stringendosi una corda o un laccio attorno al collo.
Nessun testimone, e ora dovrà essere l’istituto medico legale di Pavia a stabilire cosa sia successo al sindaco, ma tutto come sempre dipenderà o meno dalla volontà degli inquirenti di fare più o meno luce sul caso.
Nell’ultimo contributo abbiamo ricordato i casi di tre clamorosi suicidi davvero mal mascherati come quelli del 1992 di Gardini, Castellari e Gabriele Cagliari, con i primi due che per qualche sconosciuto prodigio alla scienza medico-legale sarebbero stati in grado di posare l’arma con la quale si sarebbero sparati alla tempia sulla propria scrivania, nel caso di Gardini, e dentro i pantaloni, nel caso di Castellari.
Non è un segreto che anche gli omicidi si possano mascherare come suicidi da impiccagione e a questo proposito raccomandiamo questo articolo di esperti del settore a coloro che fossero interessati a saperne di più, ma tutto, come si diceva poco fa, dipende dalla volontà di fare o meno luce sul caso.
La “maledizione” di Corte Palasio
Ciò che colpisce è che in questo paesino dove tutto lascerebbe pensare che nulla di losco o tragico possa accadere, ci siano degli strani, e forse dovremmo dire inquietanti, precedenti.
Nell’agosto del 2005, quasi 20 anni fa a togliersi la vita era un altro sindaco sempre dello stesso Paese ovvero Raffaele Rapaccioli che, per una strana e macabra coincidenza, si sarebbe a sua volta impiccato proprio come accaduto a Manara, e i motivi del gesto non sono mai stati chiariti.
Gli inquirenti all’epoca non sembrarono molto interessati ad approfondire altre piste e l’inchiesta, se davvero ci fu, fu rapidamente parcheggiata sul binario del suicidio avvenuto per motivi mai del tutto realmente chiariti.
Arriviamo poi alla morte di un altro sindaco di questo piccolo comune, Pierangelo Repanati, che è stato primo cittadino di Corte Palasio dal 2004 al 2009 ed era molto conosciuto, almeno apparentemente, come un devoto cattolico che aveva una predilezione per la celebrazione delle messa cattolica nella forma del vetus ordo, così inviso e detestato da Jorge Mario Bergoglio e dalla chiesa post-conciliare che si è impegnata non poco per mettere al bando un rito che ha quasi duemila anni di storia.
Repanati è morto in circostanze ancora più anomale. I primi resoconti relativi al suo caso parlano di un’aggressione da parte di qualcuno che sarebbe entrato in casa e lo avrebbe sgozzato con un’arma da taglio mai realmente identificata.
I quotidiani riferiscono chiaramente che si sarebbe trattato di una spedizione punitiva e non di una rapina perché l’ex sindaco della città non era certo noto per avere ricchezze nella sua abitazione.
Repanati grida “aiuto” quando subisce l’aggressione e i vicini sentono distintamente le sue grida, e alcuni di loro si recano davanti alla porta d’ingresso della sua casa, per trovarlo disteso morto con “due coltellate alla gola”.
Questa versione poi incredibilmente viene cambiata. Niente più aggressione in casa. Niente più coltellate.
Repanati sarebbe morto inciampando da solo contro la porta a vetri della sua casa che in qualche modo misterioso sarebbe andata in frantumi, per poi tagliarsi la gola da solo attraverso due frammenti di vetro della porta rotta.
Sarebbe interessante avere il parere di uno statistico sulle probabilità che una simile morte possa essere possibile, ma personalmente siamo convinti che le probabilità sono davvero remote, non molto dissimili da quelle di essere colpiti da un fulmine dentro la propria casa con fuori il cielo sereno.
La ricostruzione poi confermata dai vicini confligge non poco con la versione dell’incidente domestico.
Se Repanati aveva gridato “aiuto” come è stato riferito dalle persone che lo hanno sentito, come avrebbe potuto farlo se si era già tagliato incredibilmente la gola da solo frantumando la sua porta a vetri con una non precisata caduta?
Sembra più probabile che in quel preciso istante in cui l’ex sindaco di Corte Celesio è entrato in casa, che abbia trovato qualcuno, armato probabilmente di coltello, che non era lì per rubare nulla, ma per ucciderlo e le grida di soccorso siano venute come disperata richiesta di Repanati di sfuggire al pericolo mortale.
La porta a vetri, se è stata infranta, è molto più probabile che lo sia stata perché l’assassino aggredendo l’ex sindaco possa averlo poi spinto contro di essa riducendola in frantumi.
Una ricostruzione che a noi modestamente appare più logica ma che invece non lo è parsa agli inquirenti che hanno preferito archiviare il tutto come semplice “incidente domestico” senza nemmeno starsi troppo a preoccupare dell’altro strano precedente che riguardava la morte, ancora una volta, di un sindaco di quella città.
Difficile capire quale sia il nesso che accomuna queste tre morti se non quello, davvero singolare, che tutti e tre i personaggi morti in circostanze non del tutto chiare erano stati, o lo erano ancora nel caso di Manara, sindaci di questo piccolo comune che forse per qualcuno deve avere una rilevanza che sfugge ai più.
Angelo Onorato e il “suicidio” impossibile
Si diceva poi in precedenza della morte di Onorato. L’autopsia, si legge in vari articoli, non avrebbe riscontrato segni di violenza tranne gli ematomi sul collo, e già qui siamo al paradosso perché gli ematomi sono segni di violenza a meno che qualcuno non propenda per l’ipotesi che Angelo Onorato si sia strangolato da solo con la sua fascetta da elettricista, sfidando ogni logica medico-legale, poiché, a memoria, non si ricorda un “suicidio” del genere che sarebbe poi praticamente impossibile da eseguire.
L’ipotesi del “suicidio” poi va contro le evidenze riscontrate sulla scena del delitto, dove è stata trovata una seconda fascetta da elettricista fuori dalla vettura di Onorato, che aveva anche lo sportello posteriore aperto, a conferma che su quella macchina c’era almeno una seconda persona che probabilmente ha strangolato il marito di Francesca Donato con la prima o la seconda fascetta trovata al di fuori della macchina.
Onorato poi è stato trovato senza mocassini ai piedi e anche questo lascerebbe pensare che le scarpe si siano sfilate in un tentativo di difesa dell’architetto palermitano che probabilmente si è dimenato durante lo strangolamento fino a perdere le scarpe, a meno che qualche inquirente non si voglia cimentare con la straordinaria ipotesi di un suicida per auto-strangolamento che si sarebbe anche tolto le scarpe prima del gesto.
Non mettiamo confini al territorio nel quale può addentrarsi la magistratura per tutta la letteratura dei precedenti casi già citati.
E’ fondamentale però a nostro parere respingere ancora una volta con forza il tentativo di alcuni falsi controinformatori che si stanno adoperando non poco per sostenere la falsa narrazione di un Onorato ucciso come forma di vendetta nei riguardi di Francesca Donato, che è stata una oppositrice controllata sin dal primo istante e il suo ultimo passaggio con Cuffaro, già condannato per favoreggiamento alla mafia, e la sua apologia della NATO dovrebbe essere soltanto l’ultima di una lunga serie di prove che lo dimostrano.
Le vere motivazioni di questo omicidio, soprattutto per le modalità con le quali è stato eseguito, appaiono molto lontane da quelle di un potere in contrapposizione stato profondo e alle sue diramazioni, ma piuttosto fanno pensare ad una violenta faida interna.
Intanto ieri si è celebrato il funerale di Onorato, e alcuni media riferiscono che la DIGOS avrebbe filmato il tutto, e ciò, se è vero, è a dir poco “irrituale” perché ci pare a prima vista che questa “ripresa” non rispetti molto i crismi della legalità e voglia in qualche modo accertarsi di quali erano le persone vicine all’architetto ucciso.
Strano anche che i media ne abbiano dato notizia a meno che qualcuno non abbia voluto intenzionalmente far sapere a Francesca Donato e ai suoi amici che sono “osservati” per così dire e che dovranno porre attenzione nella loro “ricerca della verità”, sempre che questa strada voglia essere veramente intrapresa fino in fondo dai diretti interessati.
Se a questa morte aggiungiamo poi quella del rettore della Cattolica, Franco Anelli, morto in un apparente suicidio per precipitazione dopo essersi gettato dal sesto piano del suo palazzo, i cadaveri “eccellenti” salgono a tre.
Poco prima di morire, Anelli avrebbe mandato un misterioso e criptico messaggio ai suoi amici con la scritta “Game over, il gioco è finito”.
Secondo quanto riferiscono i quotidiani, gli inquirenti della procura di Milano avrebbero già derubricato questo messaggio come legato a motivi “strettamente personali” ma non si comprende come abbiano fatto in così poco tempo a tirare tale conclusione, se si considera che l’indagine, se c’è, sulla morte del rettore, è a malapena iniziata.
Probabilmente è colpa nostra che non sappiamo apprezzare a pieno le formidabili doti investigative dei magistrati milanesi che già in passato con il “suicidio” di Gardini hanno dato prova di un acume investigativo invidiabile.
Un’altra strana, o forse inquietante, circostanza è quella che riguarda Famiglia Cristiana, che pochi giorni dopo il suicidio, presunto o meno, pubblicava una vignetta “umoristica” con la scritta Game Over in calce, in quello che è stato letto da alcuni come un messaggio simbolico carico di significati, alquanto oscuri e forse anche “iniziatici”.
La vignetta di Famiglia Cristiana di domenica 26 maggio
La nostra personale sensazione è che esista un minimo comun denominatore da questa scia di strane morti che non si arresta, ma che prosegue di settimana in settimana.
E’ singolare costatare che il nome di Franco Anelli sia riportato in una pagina del Grande Oriente d’Italia, GOI, nella quale si dà notizia di una celebrazione massonica del 2017 alla quale avrebbe partecipato lo stesso Anelli.
Non è da escludersi che si tratti di un omonimo, e probabilmente lo è, ma quando si parla di massoneria non può venire in mente quella feroce guerra a colpi di carte bollate che i liberi muratori si stanno facendo dopo che c’è stata una contestazione da parte di diversi correnti degli ultimi risultati dell’elezione del successore del precedente gran maestro, Stefano Bisi.
Dnentro il GOI stanno fioccando le espulsioni e stanno rotolando le teste di molti influenti massoni quali quali il Sovrano del Rito Scozzese Antico ed Accettato, Gian Paolo Barbi, e Tonino Salsone, già presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Lombardia in opposizione alla corrente dell’attuale gran maestro, Antonio Seminario, e vicini invece al suo rivale, Leo Taroni.
Non è da escludersi che ci sia una guerra in superficie combattuta dalla massoneria nei tribunali e un’altra invece più sanguinosa combattuta nelle profondità della società segreta che si trova di fronte ad un momento cruciale della sua esistenza.
Nella massoneria sono sempre esistiti tremendi conflitti di potere e vendette nei riguardi di chi ha “osato” violare il giuramento di segretezza dei veri fini delle logge come capitato a William Morgan, massone americano ucciso dai suoi “fratelli” che ormai lo ritenevano una minaccia.
E come non ricordare anche il caso di Filippo Carabi, massone ucciso su ordine di Adriano Lemmi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, che aveva un satanico odio nei confronti della cristianità tanto da fargli porre il crocefisso sugli orinali delle logge, come racconta l’ex massone pentito Domenico Margiotta.
Non ci si aspetti di trovare tutto questo nella biografia ufficiale di Lemmi sul GOI, poiché, si ricordi sempre, che i massoni sono “filantropi”.
Noi abbiamo comunque l’impressione che ci sarà un’escalation successiva di strane morti e di suicidi mascherati.
La massoneria italiana, che fa riferimento all’obbedienza di Londra, è stata lasciata sola dai suoi protettori esteri in quanto tutto il potere massonico attraversa una grave crisi dopo il fallimento della farsa pandemica e del Grande Reset che essa avrebbe dovuto portare.
Siamo alla fase della resa dei conti. Siamo alla fase della guerra spietata tra bande che cercano disperatamente di sopravvivere ad una fase storica che ha rimesso completamente in discussione decenni e decenni di equilibri e di potere incontrastato delle logge.
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Grazie dell’articolo, come la vede la situazione del processo farsa/condanna a Trump?
Grazie Gabriele. Leggi il primo articolo di stamane sul canale al riguardo.
Era il 1995, facevo ancora il giornalista, mi contattò un commissario di polizia che aveva fatto parte del team che indagava sulla morte di Gardini. Questa persona trovava strano che la pallottola, nella testa dell’ imprenditore, non fosse del calibro della pistola trovata sul luogo del delitto. Mi avrebbe potuto fornire le prove, in vista di un articolo. Ritenni troppo pericoloso pubblicare uno scritto, il messaggio lasciato dai “suicidatori” era sin troppo ovvio.
Grazie per questa tua testimonianza, Gio. Ancora più clamoroso e scandaloso soprattutto da parte dei magistrati competenti che di fronte a prove simili ebbero l’indecenza di archiviare il tutto.
Chiaro e semplice.
Approfitto per aggiungere un video tedesco sul perché la magistratura, evidentemente di tutto il mondo, non sta facendo il suo lavoro.
Probabilmente, prima di organizzare la falsa pandemia, chi l’ha organizzata si è premurato di mettere in posizione di ricatto i magistrati (e i politici) per poi non avere grane quando fosse arrivato il momento dell’azione.
https://www.facebook.com/marco.bracci.581/videos/897195852091959
Da qualche tempo sono aumentati gli omicidi di persone non gradite all’anglo-sionismo e a tutte le sue pratiche genocide in tutto il mondo. Promuovere la VERITÀ in un mondo di MENZOGNE UFFICIALIZZATE è un COMPITO TITANICO che solo i giornalisti della tua levatura possono affrontare. Da Mendoza, Argentina: un rispettoso saluto per te e la mia RINNOVATA ammirazione e gratitudine per il tuo lavoro.
Grazie mille, Isabel.
Grazie per quest’altro bell’articolo.
Concordo con la lettrice Isabel, è un impresa titanica la sua.
Probabilmente ha una Fede, un Cuore ed una Coscienza totalmente allineati.
Con grande stima, Sara
Grazie mille Sara, provo solo umilmente a fare il mio lavoro come meglio posso.
Sarei veramente curiosa di sapere qualcosa di più su questo paesino in cui i sindaci muoiono in modo così strano. E’ davvero inquietante.
Eppure un fatto non mi torna; sè questi omicidi mascherati da ‘suicidi’ di persone che molto probabilmente erano organiche alla massoneria, sono il risultato di una sanguinosa faida interna alla massoneria, che attinenza avrebbero gli altri due ex sindaci morti anch’essi ‘suicidi’ quasi 20 anni fà?
Solo uno sarebbe morto suicida quasi 20 anni fa. L’altro è morto due anni fa. La risposta di queste morti dei sindaci di questo comune potrebbe essere nascosta in qualcosa che ancora non sappiamo di questo paesino. Il presunto suicidio di Manara poi segue a breve distanza la morte di Onorato e di Anelli e quindi, forse, potrebbe esserci qualche legame comune con quanto sta accadendo nella guerra tra le logge.
Grazie dell’ articolo…
E’ sicuro che il 9 giugno ci sarà astensionismo? Io vedo troppi che dormono…..i primi i miei genitori pluri sierati che nonostante io gli abbia detto sempre da anni come stanno le cose continuano a non capire e andranno a votare🙄🙄🙄
Non giudicare mai la situazione generale dalle persone che hai vicino.
Dipende, perché?
Tra i miei conoscenti non ci andrà quasi nessuno e le previsioni (secondo me perfino troppo ottimistiche!) sono di un’astensione del 50%. Quindi penso proprio che tu possa stare tranquilla.
Gentile Sig. Cesare Sacchetti,
Ho un testo interessante per Lei, non è destinato alla pubblicazione. L’indirizzo e-mail non è valido e l’e-mail non è stata inviata tramite il modulo.
Cordiali saluti,
Hrvoje Petrić
D’accordo, le scrivo io.