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Cesare Sacchetti

Il “suicidio” del rettore della Cattolica e l’omicidio del marito di Francesca Donato: echi di un 1992 alla rovescia

26/05/2024

di Cesare Sacchetti

La notizia sconvolgente è giunta nel pomeriggio di ieri. Il marito di Francesca Donato, Angelo Onorato, già eurodeputata della Lega e ora confluita nelle liste di Cuffaro, condannato per favoreggiamento alla mafia, è stato ucciso a Palermo, in viale della Regione Siciliana.

Il corpo sarebbe stato trovato nella vettura di Onorato con una fascetta al collo e si pensa, dalle prime, contraddittorie, ricostruzioni che sono giunte, che sia stato strangolato.

Ciò desta qualche perplessità perché per strangolare una persona qualche minuto ci vuole e il luogo dove sarebbe avvenuto l’omicidio è abbastanza frequentato, soprattutto in pieno giorno.

Adesso vediamo che i media, con le loro solo abilità contorsionistiche, stanno provando ad accarezzare l’ipotesi del “suicidio” anche se non si sa bene come possa essere avvenuto e che confligge anche con alcuni elementi fattuali del ritrovamento del corpo nell’auto di Onorato, che aveva lo sportello posteriore aperto, a dimostrazione che qualcuno probabilmente possa essere salito nella parte posteriore dell’auto e poi ucciso l’imprenditore siciliano.

Occorrerà comprendere appieno la dinamica degli eventi, ma temiamo che sarà difficile che la verità emerga poiché la magistratura non ha certo una storia nota per rendere più limpide le acque, ma piuttosto per intorbidirle.

Non è un segreto per chi ci legge che in passato abbiamo avuto non poco a che dire sulla condotta di Francesca Donato che sin dai primi istanti della farsa pandemica ha indossato i panni della oppositrice di comodo, lasciando la Lega per andare nel territorio del gruppo misto e vestire i panni del “battitore libero” prima di avvicinarsi ad altri partitini politici.

Era un periodo nel quale l’establishment sfornava in continuazione delle figure che, per gli osservatori più attenti, non erano mai state in contrapposizione al sistema.

La Donato, soltanto nel 2020, non si opponeva minimamente alle restrizioni e l’anno dopo, prima della “separazione” con il Carroccio, ci rivolgeva pesanti epiteti contro perché avemmo la “colpa” di far notare che la Lega aveva votato a Bruxelles il famigerato certificato verde.

Soltanto poche settimane dopo questo tweet, il nostro vecchio profilo su X, allora Twitter, veniva prontamente chiuso e i lettori possono tirare da soli le conclusioni su quali “sollecitazioni” possano aver spinto a censurare il nostro spazio sulla piattaforma oggi di proprietà di Elon Musk, e non più sotto lo stretto controllo dello stato profondo di Washington.

Nei mesi successivi, la Donato si “distinse” per essere l’alfiere di una campagna mediatica terroristica nella quale si faceva credere che le peggiori restrizioni avrebbero colpito coloro che si opponevano ai provvedimenti illegali del governo Draghi che sbarrava l’accesso al lavoro agli italiani che non volevano sottoporsi ad una vaccinazione sperimentale di massa, di cui oggi si vedono i drammatici effetti nello sconvolgente aumento della mortalità rilevato da diversi istituti statistici, ma non “singolarmente” quello italiano che sembra affetto da uno strano “torpore” per ciò che riguarda la pubblicazione di questi numeri.

Questo lo diciamo per rendere chiaro il contesto nel quale operava Francesca Donato che assolveva ad una funzione molto specifica che era la stessa alla quale assolvevano altri personaggi del dissenso controllato quali Francesco Toscano, Andrea Stramezzi, Gianluigi Paragone, e Sara Cunial, oggi candidata, guarda caso, nelle liste dell’ultima forma del dissenso controllato, ovvero il partito mischione di Cateno De Luca, un fervente sostenitore, tra l’altro, della causa di Draghi a presidente della Commissione europea, e che oggi, incredibilmente, prova a vestire i panni del “pentito” in una lista dove c’è un’ammucchiata selvaggia di tutto il bacino del dissenso controllato italiano.

Le analogie e le differenze con il 1992

Siamo agli ultimi giorni di Pompei, o meglio agli ultimi giorni della Seconda Repubblica partorita dalla rivoluzione colorata di Mani Pulite che agì chirurgicamente per rimuovere dalla scena politica principalmente la Democrazia Cristiana e il PSI di Bettino Craxi per lasciare sulle macerie fumanti della Prima Repubblica il PDS che nel frattempo si era liberato dell’abito comunista per indossare quello social-democratico dopo che Napolitano aveva preparato con cura il terreno a Washington dall’amico Kissinger.

In quella stagione, si verificarono morti strane, suicidi apparenti che presentavano delle enormi incongruità che avrebbero richiesto delle indagini più accurate e non quelle “frettolose”, per usare un eufemismo, che condussero i magistrati competenti dell’epoca che sembravano avere molta fretta di archiviare il tutto sotto la più conveniente versione dei suicidi per “vergogna”.

E’ quello che accadde, ad esempio, nel caso di Raul Gardini, l’imprenditore visionario che aveva iniziato la sua carriera nel gruppo dell’agroalimentare Ferruzzi fino a poi tentare la scalata al gruppo Montedison negli anni’80, colosso della chimica italiana , sparita e portata gentilmente in dote ai francesi dopo la liquidazione di massa degli anni’90 iniziata da Mario Draghi a bordo del panfilo della regina Elisabetta il 2 giugno del 1992.

Gardini non aveva mostrato nessuna apparente intenzione suicidaria nei giorni nei quali infuriavano le inchieste del pool di Mani Pulite che prima di quell’anno non aveva mai “stranamente” aperto nessuna indagine su episodi di corruzione e lo farà soltanto nel 1992, dedicando però particolare “attenzione” alla DC e al PSI.

E’ stato detto che Gardini si sarebbe sparato alla tempia ma non è stato spiegato come si sarebbe procurato il trauma cranico e da dove venivano le ecchimosi che aveva sul volto.

La pistola con la quale si sarebbe tolto la vita era poggiata sulla scrivania e, quindi, secondo gli inquirenti Gardini si sarebbe sparato alla tempia, nonostante sulle sue mani non ci fossero tracce di polvere da sparo, e poi, da morto, si sarebbe alzato per poggiare l’arma su quella scrivania prima ovviamente di adagiarsi sul suo letto sul quale poi è stato ritrovato.

Nessuno ovviamente dei quotidiani all’epoca sollevò dubbi sul fatto che gli “eroi” della magistratura milanese che impallinavano una (quasi) intera classe politica vendevano al pubblico questa versione che definire scandalosa sarebbe riduttivo da parte nostra.

Stessa sorte per il suicidio di Gabriele Castellari, direttore generale del ministero delle Partecipazioni statali, il cui corpo viene ritrovato nella campagna romana il 25 febbraio del 1992, e con la data di morte anticipata di una settimana nonostante il cadavere dell’uomo non fosse in decomposizione.

Castellari, stavolta secondo gli inquirenti della procura di Roma, si sarebbe prima amputato delle dita, e non è nemmeno chiaro come lo avrebbe fatto, dopodiché avrebbe preso una Smith-Wesson calibro 9, si sarebbe sparato alla testa e poi, con grande nonchalance, avrebbe riposto l’arma, pulendo le sue impronte digitali, nei pantaloni.

Un “suicidio” certamente educato, eseguito con un certo garbo, non c’è che dire.

E arriviamo ora al suicidio del presidente dell’ENI, Gabriele Cagliari, avvenuto il 20 luglio del 1993 nel carcere di San Vittore, nel quale era detenuto.

Gli ineffabili inquirenti della procura di Milano stavolta sostengono che Cagliari prima di suicidarsi si sarebbe chiuso nel bagno della cella, mettendo nella porta della stanza un paletto che “stranamente” non è stato mai ritrovato.

I testimoni riferiscono poi che il sacchetto di plastica che Cagliari avrebbe posto sulla sua testa per suicidarsi sarebbe stato strappato una volta giunti i soccorsi per consentirgli di respirare, eppure il sacchetto viene trovato integro.

Sul corpo di Cagliari ci sono diverse ecchimosi, persino sul volto, sulla testa, e sullo sterno e la versione, contraddittoria, di alcuni detenuti che queste lesioni sarebbero dovute ad una presunta caduta non appare molto verosimile.

A cercare di ricostruire il filo che accomuna queste tre morti è stato il giudice Mario Almerighi che non ebbe difficoltà a sferzare i suoi colleghi, definiti “superficiali”, che non videro, o non vollero vedere, degli elementi evidenti che indicavano che questi tre uomini non avevano commesso alcun suicidio ma che invece erano stati eliminati perché probabilmente scomodi a determinati personaggi.

La storia di Mani Pulite è sporca. E’ la storia di un’inchiesta a orologeria che si attiva per rimuovere alcuni elementi della politica italiana e per lasciarne indisturbati altri, che erano stati già designati come “vincitori” dai referenti dell’anglosfera.

A turbare questi “equilibri” fu il giudice Falcone con la sua inchiesta sui fondi neri del PCI che, se fosse arrivata in fondo, non avrebbe probabilmente lasciato molto in piedi dell’erede di quel partito, il PDS, che nel frattempo, ipocritamente, poneva sul suo capo la corona di una presunta e mai esistita “superiorità morale”.

Adesso, sotto certi aspetti, sembra di rivivere quella stagione quando si vedono delle strani morti di importanti personaggi dello stato profondo italiano che escono di scena in maniera anomala, come visto con il suicidio di Antonio Catricalà, l’ex presidente dell’Antitrust, che si sarebbe tolto la vita con una pistola, una Smith & Wesson calibro 38 che avrebbe espulso un bossolo finito, anche qui prodigi della balistica, su un terrazzo vicino nonostante il modello dell’arma inizialmente indicato dai media non espelle alcun bossolo.

C’è poi il “suicidio” per precipitazione di Astorre, senatore del PD e uno dei maggiorenti del partito, avvenuto nel marzo del 2023, che appare ancora più surreale perché sarebbe avvenuto a palazzo Cenci, nel pieno centro storico di Roma, a pochi passi dal Pantheon, senza che nessuno abbia visto nulla e senza che ancora siano state mostrate le immagini delle telecamere di sorveglianza che circondano la zona, ma quando si tratta di queste morti anomale, il caso vuole che le telecamere siano sempre spente.

E un altro nome eccellente caduto dalla finestra del sesto piano del suo palazzo è quello di Franco Anelli, rettore della Cattolica, che si sarebbe suicidato senza che questi abbia mai manifestato la minima intenzione di farlo e poco dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata che, apparentemente, avrebbe scatenato in lui la decisione di farla finita nonostante la compagna che era nell’appartamento con lui non si sarebbe accorta di nulla.

Ora in questa serie di morti ne arriva una più efferata e senza ombre apparenti di simulazione di un suicidio come quella del marito di Francesca Donato.

Questa scia di morti sembra il diretto risultato di un sistema politico giunto al capolinea ma c’è una differenza sostanziale con quanto accaduto 32 anni prima, ai tempi dell’infausta rivoluzione colorata di Mani Pulite.

Allora il processo fu innescato dagli ambienti dell’anglosfera per costruire un sistema politico che non ponesse ostacoli di alcun tipo all’ingresso dell’Italia nell’Unione europea e poi nella moneta unica.

L’Italia andava irreggimentata, e quel processo di sostituzione serviva a garantire quello status quo.

Ora gli equilibri sono del tutto mutati. Il fallimento della farsa pandemica ha lasciato la politica italiana priva dei suoi tradizionali riferimenti.

L’anglosfera viaggia rapidamente verso la sua liquidazione che il ritorno ufficiale di Trump renderà definitiva e irreversibile.

Sullo sfondo, restano i clan politici che hanno ordinato il massacro di un Paese per conto di poteri che oggi stanno tramontando.

I circoli del globalismo quali il forum di Davos prim’ancora dell’uscita di scena del suo presidente, Klaus Schwab, avevano già perduto la loro influenza.

E il mutato scenario internazionale non può non incidere su quanto accade in Italia, dove ogni giorno giungono notizie di inchieste incrociate da parte di procure che prima dormivano sonni profondi e che ora, magicamente, si sono risvegliate dal loro letargo per mettere sotto inchiesta gli avversari dell’altra parte politica prima che questi possano agire a loro volta nei confronti dell’altro clan.

Siamo al crepuscolo che forse è già diventato tramonto. Siamo all’arena politica dove i gladiatori ormai si uccidono a vicenda nell’illusione di poter sopravvivere a questa fase storica.

Siamo alla caduta di cadaveri eccellenti che forse erano in questo mutato contesto divenuti troppo ingombranti per alcuni.

Noi lo scrivemmo già ai tempi della caduta del governo Draghi. Da quel momento in poi, fallito il Grande Reset, tutti i partiti avrebbero cercato di mettersi in salvo.

Non è finita qui. Ci sarà da aspettarsi altre morti,  altri strani suicidi oppure altri omicidi efferati come quello di Angelo Onorato.

La storia della repubblica dell’anglosfera si chiude con un bagno di sangue, e l’Italia ha bisogno presto di lasciarsi alle spalle tale deviato sistema politico per voltare pagina.

L’Italia ha bisogno di scrivere presto un nuovo capitolo della sua gloriosa storia che vada oltre il ruolo di colonia assegnatole da Londra e Washington nel lontano 1943.

La rapidità degli eventi indica che tutto il vecchio sistema sarà presto un lontano ricordo del passato.

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34 Commenti

  1. Gabriele

    Come sempre eccellente articolo!
    Ma clausa swab e’ morto? Mica ancora si capisce che fine ha fatto….
    grazie

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      • Ronnie

        Ma Gardini, se ricordo bene, fece colazione prima di suicidarsi. Certo si muore meglio a stomaco pieno.
        E Castellari sparo’ 2 volte. Tanto per essere sicuro di suicidarsi meglio. Sempre se ricordo bene. Ma già allora sembravano un sacco di morti un po’ strane.

        Rispondi
  2. Veronica

    Grazie come sempre per la precisione e i dettagli storici.
    Come vede la dichiarazione della Haley che adesso si schiera dalle parte di Trump?
    Forse e’ sempre stata dalla parte di Trump e faceva finta di opporsi per strategia da parte dei cosiddetti cappelli bianchi?
    Grazie saluti

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Veronica. La Haley è semplicemente un’opportunista e doppiogiochista e il primo a saperlo è Trump.

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  3. Mario Marchitti

    In effetti i “suicidi” eccellenti di Gardini e Cagliari hanno sollevato notevoli perplessità. I motivi per eliminarli erano evidenti, ma in questo caso sono meno leggibili.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Tutto sembra essere legato al fallimento della farsa pandemica. Dopo il 2022 è iniziata questa serie di morti anomale.

      Rispondi
  4. Gustavo

    Io cerco di vedere avanti…Se Ci si presenterà una opportunità di REALE autonomia, dai tempi di Cassibile, potremo resistere come non allineai? Sarà opportuno ricontrattare una alleanza su base eque con gli USA di Trump? per dipiu nell ottica della necessita assoluta di ricostruire i buoni rapporti con la Russia?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      La strada migliore è stabilire rapporti con i BRICS e gli USA di Trump, Gustavo.

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  5. Isabel.

    Ottima analisi, i dati forniti sono una raccolta preparata con grande cura da parte tua e le tue congetture e conclusioni, come sempre: inconfutabili. Un privilegio leggerti da Mendoza, Argentina, da dove rimango MOLTO informata di tutto ciò che, se non fosse per il tuo spazio, ignorerei. Un deferente saluto e la mia rinnovata ammirazione per il tuo lavoro intellettuale.

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  6. Pier Luigi Floris

    Il medico Giuseppe di Donno che in un’ intervista dichiarò di essere cattolico e che poi fu trovato morto per suicidio, non rientrerà anche lui nei casi avvolti dal mistero?
    È sicuramente attraente leggerla!
    Grazie!

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    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Pier Luigi. De Donno si fece il vaccino, e ci sono le immagini mentre era in coda per riceverlo. Nel suo studio c’era lo stemma del Rotary, associazione notoriamente paramassmonica. A lei le conclusioni di rito.

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  7. gabrielevangelista62

    Mi torna alla mente la strana storia, anni fa, del “suicidio” del consigliere comunale piddino Filippo Cevenini, personaggio molto in vista qui a Bologna, anche lui misteriosamente precipitato da una finestra di un palazzo, vicenda mai del tutto chiarita, che io sappia. E’ da molto che sono convinto che il vero centro nevralgico del malaffare nostrano sia più a Bologna che a Roma!

    Rispondi
  8. Simonetta GIANNI

    Anche noi a Siena abbiamo avuto i nostri ” suicidi” anomali, primo su tutti quello di Davide Rossi, personaggio di spicco del Monte dei Paschi seguito da altri 3 altrettanto strani, tutti dipendenti o ex dipendenti del Monte dei Paschi

    Rispondi
  9. raffaella maynardi araldi

    ……a dir il vero nemmeno m’importa molto come vada a finire.

    Trovo nelle dichiarazioni del presidente Putin…il mio “occidente”, e cioè la casa che  non riconosco piu in italia,
    IL presidente che vorrei ascoltare per la mia Nazione. La cristianità. L’identità di genere e di Storia. Le radici della civiltà che sono la nostra civiltà fin nelle radici.

    Non mi fido né di Trump e  men che meno di XI.
    Con i campi di concentramento per i non vaccinati e con i laboratori alleati a quelli della DARPA americana. 

    Quando ascolto Putin ritrovo l’eco di qualcosa che ha un senso.
    E ha che la forza per mantenere quel senso.
    E tutti i militari per imporre quel senso.

    Ascolto l’inno russo e non sono russa.
    Ma quello che dice…è quello che sono.
    Ma quello che dice è quello che tanti italiani RICONOSCONO in loro stessi trovando l’italia e i loro vecchi e il loro figli.
    E’ la Russia è diventata  il nostro occidente.
    L’occidente del popolo italiano è al suo fianco.

    Rispondi
    • Gustavo

      perdipiù anche in Russia c’erano obblighi vaccinali..altrochè..più che negli states…Io ad essere onesto tifo per la Santa Russia Imperiale se ci fosse…Di Putin mi fido fino ad un certo punto..fa – ovviamente- gli affari del suo paese

      Rispondi
      • La Cruna dell'Ago

        No, è falso quello che stai dicendo. In Russia non ci sono stati obblighi vaccinali.

        Rispondi
        • Ronnie

          E non c è il green pass. In molti Stati c’era libertà. Il peggiore, insieme a pochissimi altri è stata l’Italia. Ma per un tempo più lungo.

          Rispondi
  10. Sara

    Splendido articolo, che ci traghetta verdi nuove realtà

    Un nuovo inizio, che Dio ci protegga.

    Grazie!

    Rispondi
  11. Andrea

    Buona domenica Cesare e grazie per questo bel articolo!
    Però i personaggi “eliminati” attorno al 1992, sono di calibro e le motivazioni per eliminarli erano evidenti. Mentre questi tre casi, a parte forse il marito della Donato (chissà se è un avvertimento o in cosa era invischiato), che indizi c sono per poter dire che erano scomodi Cesare? Tipo Antonio Catricalà, l’ex presidente dell’Antitrust, è avvenuto a febbraio 2021, non è recente, e che motivo c’era? Oltretutto mi chiedo la stessa cosa per il rettore della Cattolica? una vera guerra di omicidi e “suicidi”, m aspetterei coinvolgesse un governatore di regione o un ministro…
    Le indagini delle c.d. procure risvegliate, Cesare qual sono? non avvengono di giorno in giorno! Non è una critica ,anzi, questo suo articolo l’ho letto con molto interesse, però mi aspetterei omicidi, o suicidi e magistrati che tocchino Gente molto più importante e di calibro rispetto a Gardini e gli altri, Lei cosa dice Cesare? Grazie è sempre un piacere ricevere i suo articoli.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Continui a fare domande per le quali già conosci la risposta. Leggi il canale Telegram e gli articoli precedenti per sapere quali sono le inchieste (Toti, Santanchè, Puglia, etc.) I tre personaggi non erano affatto di secondo piano, specialmente Astorre e Anelli. La chiave che li unisce è probabilmente il fallimento della farsa pandemica. Presto le acque saranno più chiare.

      Rispondi
  12. shax

    Effettivamente ci stiamo abituando a strani suicidi e/o omicidi di personaggi all’apparenza secondari o poco conosciuti che però sembrano essere collegati da un comune denominatore, ossia la liquidazione dell’anglosfera in atto.
    Domanda che forse non avrà mai una risposta certa: ma quali ‘giri’ avete il marito della Donato? C’entra la militanza politica della moglie o sono soltanto suoi affari personali?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Dubito che siano solo affari personali vista la figura e il modo con il quale è stato ucciso.

      Rispondi
  13. Patrizia

    Cosa pensare del fato dei Windsor in Inghilterra alla luce di acque così agitate nell’anglosfera? Qual è il tuo parere sul cancro che affliggerebbe sia Re Carlo che la principessa Kate? Ci sono notizie dei piccoli tre eredi al trono, sono più stati visti in pubblico dopo la “confessione” video di Kate Middleton? A suo parere questi Windsor servi del globalismo rotschildiano corrono il rischio di fare la fine dei Romanov?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Non è chiaro cosa stia succedendo dietro le quinte della famiglia reale inglese, Patrizia, ma la sensazione è la dinastia dei Windsor stia tramontando. Stanno uscendo di scena uno dopo l’altro.

      Rispondi
  14. Flavio FLAMINIO

    Buonasera, mi piace leggerla trovando molte informazioni che generalmente il popolo dei media main stream non ha. Senza dilungarmi, vorrei invitarla a rivedere le sue posizioni a proposito del dissenso controllato di Francesco Toscano ed il dott. Andrea Stramezzi (anche se quest’ultimo non ha il rilievo politico di Toscano). Sugli altri ci ha preso ma vorrei invitarla ad un confronto diretto. Difficile individuare elementi a supporto della sua tesi, magari se me ne indica qualcuno, potrei essere io latore delle sue osservazioni. Con stima.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Flavio, ma non ho nulla da rivedere al riguardo. Dovrebbe rivedere lei le sue posizioni. Sono manifestamente due oppositori controllati che hanno appoggiato la falsa narrazione della farsa pandemica. Scriva i loro nomi nel mio canale Telegram e troverà tutto al riguardo. Saluti.

      Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Non sanno chi è veramente Francesca Donato e sono stati tratti in inganno da disinformatori vari.

      Rispondi

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