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Cesare Sacchetti

L’asse Washington-Roma-Mosca metterà fine al nuovo ordine mondiale?

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Categorie: Notizie

25/10/2018

di Cesare Sacchetti

Il viaggio di Salvini a Mosca della scorsa settimana, seguito da quello del presidente Conte ieri ha aperto un capitolo inedito nella storia delle relazioni internazionali.

Un tempo, erano i leader del PCI a recarsi a Mosca in pellegrinaggio per coordinare la strategia di opposizione al blocco atlantico.

Era il tempo della guerra fredda, delle opposte visioni del mondo dove l’Italia aveva un ruolo chiave per spostare l’ago della bilancia verso una delle due superpotenze che si contrapponevano per affermarsi sulla scena mondiale.

Oggi l’Italia riveste un altro ruolo, diverso ma forse ancora più importante. L’Italia oggi è al centro di un’alleanza che vuole arrestare il progetto globalista, e riportare al centro della scena gli stati nazionali, piuttosto che le organizzazioni sovranazionali dominate dalle élite.

Questa alleanza si fonda sull’asse Washington-Roma-Mosca, dove l’Italia ha un ruolo chiave per spostare gli equilibri a favore dell’uno o dell’altro blocco globalista rappresentato da Bruxelles e Pechino.

Per raggiungere il suo obbiettivo, la de-globalizzazione deve necessariamente mirare ad uno smembramento dell’Unione europea, e ad un ritorno alla sovranità degli stati nazionali europei.

L’elezione di Trump: il colpo decisivo contro il globalismo

Il punto di svolta si è avuto nel 2016, quando alla Casa Bianca si è insediato Donald Trump.

Se ci fosse stata Hillary Clinton a Washington, oggi per il governo giallo-verde sarebbe stato praticamente impossibile costruire un qualche tipo di sponda con gli Stati Uniti contro l’UE , né tantomeno rivolgersi al Cremlino per un eventuale sostegno, considerata la totale ostilità dei democratici americani nei confronti della Russia.

La Clinton era sicuramente la garante migliore per continuare verso la realizzazione del nuovo ordine mondiale.

Il nuovo ordine mondiale vede la preminenza delle organizzazioni sovranazionali sugli stati nazionali, fino alla completa esautorazione dei secondi rispetto ai primi.

I no borders e l’immigrazione illimitata rientrano in questa strategia di creare un melting pot indistinto che si sostituisca alle identità nazionali dei popoli, per assoggettare meglio le masse a questo disegno.

Questo progetto sembra essere andato incontro ad una brusca frenata nel 2016, all’alba delle presidenziali americane.

Per la prima volta, dopo molti anni, alla Casa Bianca si è insediato un presidente contrario alla visione globalista, e decisamente convinto di riportare al centro le prerogative dello stato nazionale.

Il naturale interlocutore per Trump è sembrato subito essere Putin, e il presidente USA, seppur tra molte difficoltà, è riuscito ad aprire parzialmente il canale con il Cremlino.

In questa strategia che vuole una fine della globalizzazione, l’Italia assume un ruolo decisivo, un elemento naturale geografico e geopolitico di comunicazione tra due mondi, tra Ovest ed Est.

La posizione di frontiera del Paese ha sempre rappresentato un elemento strategico chiave già dai tempi del dopoguerra al margine della contrapposizione tra la NATO e il blocco sovietico.

Oggi l’Italia invece riveste un ruolo nuovo. Non più un elemento di divisione tra due blocchi, ma un elemento di unione, un ponte tra Washington e Mosca che può aprire un corso nuovo nelle relazioni internazionali.

In questo senso, il viaggio di Conte a Mosca può essere letto come il tentativo di fortificare questo nuovo asse contro il blocco globalista sostenuto dall’UE e dalla Cina.

La strategia dell’UE al momento è quella di provocare una crisi dello spread contro l’Italia per costringerla a capitolare come accaduto nel 2011.

Stavolta il contesto internazionale è però ben diverso. L’Italia all’epoca era isolata e priva di interlocutori forti. Oggi non solo c’è il canale di Washington già aperto, ma se ne è aperto un secondo con Mosca, con Putin che ha già dato la sua disponibilità a comprare i titoli di Stato italiani.

Il presidente Conte ricevuto da Putin al Cremlino

La partita con Bruxelles si gioca quindi con equilibri del tutto diversi da quelli di 7 anni fa. La fase storica attuale delle relazioni internazionali sembra volgere verso una fine del processo di globalizzazione che ha subito una decisa accelerazione negli anni’90, dopo il crollo del muro di Berlino.

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas in un suo recente articolo su Handelsblatt, ha parlato della necessità per l’UE di raccogliere il testimone lasciato dagli USA per portare avanti il nuovo ordine mondiale.

Ma come può un’Europa debole e divisa portare avanti un progetto simile alla luce di quanto sta accadendo ora?

Se Bruxelles metterà all’angolo l’Italia, Roma potrebbe staccare la spina all’euro, e il progetto sovranazionale europeo crollare irrimediabilmente.

E’ senz’altro un momento decisivo per la storia delle relazioni internazionali, e l’Italia non è mai stata così importante in questo senso.

Nei prossimi mesi, si deciderà tutto. In qualsiasi caso, e qualsiasi visione geopolitica si imponga, tutto dipende dalla Penisola. Il destino dell’Italia deciderà il destino dell’Europa e del mondo.

 

 

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17 Commenti

  1. Marisa

    Condivido pienamente e non solo , ,auspico che si realizzi concretamente

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    • Mauro

      Più che d’accordo con lei Marisa… Ciò che mi sorprende e mi “addolora” è il quasi completo servilismo della stampa mainstream nostrana alle visioni e idee globaliste, ultraliberiste, proservilismo nei confronti dell’asse Franco-Tedesco e contro i legittimi interessi Italiani. Possibile che persone, in teoria, più istruite della media, intendo i giornalisti, abbiano una visione unica e la propaghino come verità assoluta? Ma questi individui ragionano? Cercano altre “verità”? Non mi piace il qualunquismo, ma qui c’è puzza di opportunismo individuale.

      Rispondi
      • franco

        si chiama corruzione e tradimento, mezzo apparato italiano è corrotto da Bruxelles(franco\tedeschi) soprattutto la sinistra, che purtroppo ha avuto mano libera anche grazie all’assorbito Berlusconi nel mettere propri uomini ai vertici delle istituzioni

        Rispondi
      • Nic

        D’ALEMA l’ha detta giusta, una volta : I “giornalisti” sono pagati per non scrivere la verità !

        Rispondi
      • Mario Marcellini

        Non è che viene finanziati dal Cialtrone chiamato Soros? Questo personaggio è molto interessato alla globalizzazione!!!

        Rispondi
      • Nic

        i giornalisti si vendono…com’è che non lo capisci ?

        Rispondi
    • LORENA

      Me lo auspico al più presto.

      Rispondi
    • salvatore Dartizio

      Condivido e credo che si realizza visto l’opportunismo dell’asse Franco/Tedesco e gl’Inglesi se ne sono accorti prima di tutti!!!!!

      Rispondi
  2. elio formosa

    Se dobbiamo diventare sudditi di Francia , Germania e multinazionali, è meglio cercare altre alternative. Siamo stufi della loro arroganza .

    Rispondi
  3. Claudio

    Condivido pienamente

    Rispondi
  4. Vercingetorige

    Pur non riguardando direttamente il tema da lei trattato, mi permetta sottoporre all’attenzione sua e dei followers, una sintesi di mie ricerche, fatte nel corso di svariati anni, che tuttavia lo include e colloca su un piano a livello globale.
    Il mondo, come immagino anche lei saprà, è governato (se non da millenni, certamente da secoli) da una cerchia ristretta di persone praticamente sconosciute o che comunque non appaiono mai, né in pubblico, né sui libri di Storia, tanto meno sui media, giacché la massima parte del loro strapotere poggia proprio sul pressoché totale anonimato e/o occultamento. Questi soggetti (siano essi persone fisiche o giuridiche) sono aggregati a mo’ di scatole cinesi o interconnessi in modo tale da renderli praticamente impenetrabili a qualsiasi esame o indagine, per formare una sorta di piramide, al vertice della quale c’è la famiglia Rothschild, essendone la prima ideatrice e creatrice.

    Per non dilungarmi, tralascio la genesi e l’operato, sempre dietro le quinte, di questi ricchi e potenti personaggi, quasi tutti ebrei o di chiara origine ebraica. Chiunque volesse approfondire l’argomento, grazie a Internet, trova tutto quello che vuole. Mi limito a dire che questa famiglia di banchieri, essendo ai vertici di un gigantesco e articolato organigramma piramidale, oltre a possedere un impero valutato attorno ai 300 mila miliardi di dollari, (qualcuno parla addirittura di 500 mila miliardi), controlla la Fed e la Bce, praticamente tutto l’Occidente, vale a dire, l’intero pianeta, e questo, non da qualche decennio, bensì da poco più di due secoli. Se si pensa che il debito USA è di soli, (si fa per dire), 20 mila miliardi di dollari (guardacaso, spesi in massima parte in armamenti, ricerche a fini militari, ecc.), si capisce che l’umanità non è, come molti osservatori giustamente allarmati pensano, sulla strada della schiavitù, (la dittatura del Nuovo Ordine Mondiale, per intenderci), ma si scopre che era già schiava, senza neanche saperlo o immaginarlo, da almeno un paio di secoli. Ci accorgiamo solo oggi di questo piano, perché, essendo giunto alle fasi finali, non è più possibile, da parte di chi lo vorrebbe contrastare, neutralizzarlo in alcun modo, al punto che viene addirittura reso manifesto dai loro autori, attraverso continui mediatici e pubblicitari messaggi subliminali.
    Napoleone, Lenin, Hitler, Stalin, ecc. erano schiavi (più o meno consapevoli e comunque appartenenti tutti a società segrete), al servizio di questa famiglia, (che, dopo averle fomentate e provocate, ne ha sempre finanziato le guerre e rivoluzioni), e del suo piano concepito in Baviera nel 1776 dagli – sempre da essa finanziati – Illuminati, vale a dire, il Nuovo Ordine Mondiale, al quale si sarebbe dovuti arrivare, come si evince dalla lettera Pike/Mazzini del 15 agosto 1871, attraverso Tre Guerre Mondiali. https://losai.forumfree.it/?t=52124502

    Dato che le prime due sono puntualmente esplose come da copione, c’è da tremare perché, con la chiara conferma – tra l’altro – dell’aria che tira e dell’inarrestabile trend, stiamo certamente andando verso la Terza, a confronto della quale però, le due precedenti saranno paragonabili a fuochi pirotecnici. La storia che ci tocca più da vicino, vale a dire, quella degli ultimi 250 anni, è stata scritta e fatta, sempre rigorosamente dietro le quinte, dai Rothschild e company, attraverso il braccio armato della superpotenza americana, creata ad hoc, guardacaso, lo stesso anno 1776.

    Estratto del discorso sulla tomba del grande rabbino Siméon-Ben-Jéhuda pronunciato dal rabbino Reichhorn nel 1869 al Cimitero di Praga.

    “Grazie alla terribile potenza delle nostre banche internazionali, abbiamo spinto i cristiani a entrare in innumerevoli guerre. Le guerre hanno un valore speciale per gli Ebrei. Le guerre sono il jew’s harvest (ndr, vendemmia o raccolto giudaico), le banche ebree si ingrassano sulle guerre dei cristiani. Più di cento milioni di cristiani sono stati spazzati via dalla faccia della terra, (ndr, il rabbino sta dicendo questo nel 1869 !), spazzati via dalla faccia della terra con le guerre, e non è finita.” Rabbi Reichhorn, 1869.
    Pubblicato sul giornale La Vieille France, n. 195 del 21 Ottobre 1920. https://profidecatholica.com/2018/10/22/discours-sur-la-tombe/

    Per avere una ulteriore macroscopica conferma del potere, non solo finanziario, di questa famiglia e dei suoi più prossimi e influenti collaboratori, basti pensare che è riuscita, dopo quasi duemila anni di “assedio”, a far cadere e ad impossessarsi nientemeno della Santa Sede, con l’elezione falsa e usurpata del rosacroce (cioè un loro affiliato) Roncalli, nel Conclave 1958. Da allora, il mondo cattolico, governato da falsi papi quasi tutti ebrei o di origine ebraica, non ha fatto che scendere (gradatamente, quasi insensibilmente) la china che lo ha portato all’attuale era anticristica per eccellenza del falso papa Bergoglio. http://www.thepopeinred.com/successor.htm , guardacaso, amato dagli atei, dai falsi cattolici e dai materialisti di tutto il mondo.

    Ciò che mi lascia sgomento è che quasi nessuno tratta di questi aspetti, tanto insospettati quanto terrificanti, del mondo giudaico, al punto che, a partire dal secondo dopoguera, chiunque si permetta sollevare, ad esempio, la più piccola e legittima obiezione o fare la minima inoppugnabile precisazione, sull’Olocausto, rischia la galera. Il professore francese Robert Faurisson (morto alcuni giorni fa) ha speso tutta la vita per studiare l’Olocausto e dimostrare scientificamente (non per particolare avversione nei confronti degli ebrei, ma per semplice e doveroso anelito alla verità), che le camere a gas non sono mai esistite, tantomeno i 6 milioni di gasati. Per questo è stato, tutta la vita, ferocemente perseguitato dalla “giustizia”, e persino malmenato, a conferma, se ce ne fosse bisogno, della falsità dell’Olocausto, giacché la verità non ha mai paura di essere messa sotto la lente di ingrandimento, tanto meno reagisce con la violenza verso chi cerca legittimamente di farlo. https://video.search.yahoo.com/search/video?fr=mcafee&p=ROBERT+FAURISSON#id=4&vid=7c92360d0de6019175b2674a0d41f2ff&action=click

    Questo generale e assordante silenzio (una vera e propria congiura che spiega anche l’appartenenza al mondo ebraico di quasi tutto il sistema mediatico mondiale) mi lascia esterrefatto, perché l’umanità si sta dirigendo verso il programmato, inimmaginabile olocausto nucleare, senza neanche averne la più pallida consapevolezza o il minimo sospetto, quando persino gli animali, seppur nella loro sensibilità di gran lunga superiore alla nostra, anticipano un terremoto in arrivo, con inequivocabili manifestazioni di inquietudine.
    http://prophecyinthemaking.blogspot.com

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  5. Walter Bachis

    Pazzesco ma credibile in ogni sua parte; più di un dubbio su Papa Roncalli, i suoi successori, Wojtila e Bergoglio , che appaiono figure piuttosto limpide, il cui ATTEGGIAMENTO a mio avviso coincide solo apparentemente con la finta condiscendenza del potere occulto, poiché quest’ultimo trasmette segnali univoci paralleli e similari facilmente identificabili con quelli del Vangelo, ma estremamente diversi nella sostanza: solo una convergenza pilotata.

    Rispondi
  6. Gianfranco Francocci

    Non mi sorprende ma mi addolora vedere con quanta ansia televisione e giornali italiani di sinistra aspettassero un declassamento dell’agenzia di rating. Dimostrano gioia per i maltrattamenti che il nostro paese subisce a livello internazionale europeo

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    • elio formosa

      A maggior ragione, questo governo, dovrà continuare a sviluppare il percorso appena intrapreso. Ci sono nemici dentro e fuori questo paese e continueranno a remare contro col solo scopo di far cadere questo governo e tornare a servire i loro padroni. C’è ancora una possibilità , una piccola speranza, che si possa ancora tornare ad essere un paese con pari dignità e non servi di Francia e Germania. Il ricordo della Grecia, è ancora troppo vivo per scordarci . Non faremo la stessa fine.

      Rispondi
  7. Alberto

    Mai letto tante cazzate in così poche righe.
    Il nuovo ordine mondiale messo in crisi da Washington ? certo come no, in sella c’è un rivoluzionario socialista, stessa cosa Putin in Russia, diversissimi dall’UE, in America non c’è Wall Street, in Russia non ci sono gli oligarchi. Vengono a salvarci per pietà, non per spartirsi l’Europa, un Paese a te uno a me, io gli vendo il mio gas e tu il tuo. Ehi Cina vuoi partecipare? articolo grottesco.

    Rispondi
    • anacharsis83

      La prossima volta porta delle argomentazioni un po’ più valide prima di vomitare insulti a ruota libera.

      Rispondi
  8. salvatore Dartizio

    Condivido e credo che si realizza visto l’opportunismo dell’asse Franco/Tedesco e gl’Inglesi se ne sono accorti prima di tutti!!!!!

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