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Cesare Sacchetti

La lista del COPASIR: prove tecniche di una nuova falsa opposizione

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Categorie: Falsa opposizione | Notizie

07/06/2022

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di Cesare Sacchetti

Inizialmente il primo pensiero era corso immediatamente a quello delle liste di proscrizione. Quando la scorsa domenica il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni, nel quale si elencava una lista di nomi di giornalisti e altre figure pubbliche redatta presumibilmente dal COPASIR, si è appunto pensato di trovarsi di fronte ad una sorta di schedatura.

La parola presumibilmente non è stata utilizzata incidentalmente perché l’indomani della pubblicazione di tale lista, il presidente del comitato parlamentare che dovrebbe solo e soltanto vigilare sull’operato dei servizi segreti, Adolfo Urso, smentisce che tale lista sia stata redatta dal COPASIR.

Urso pubblica un tweet nel quale afferma che al COPASIR è stato sottoposto un “report” ma non ha precisato quale sia il contenuto di questo documento né chi lo abbia fatto su commissione di chi.

È tutto molto fumoso, e piuttosto anomalo. Urso è stato molto evasivo al riguardo e non ha smentito nettamente e categoricamente il fatto che il comitato da lui presieduto stia in qualche modo indagando su alcuni personaggi considerati potenziali “minacce” da parte delle istituzioni politiche per le loro presunte simpatie “putiniane”.

C’è però qualcosa che non torna nella redazione di quella lista. Se si dà uno sguardo ai nomi inseriti nel rapporto si incontra, ad esempio, il nome di Alessandro Orsini, già docente della LUISS.

Orsini è cresciuto all’ombra degli ambienti liberali e atlantisti senza i quali probabilmente mai sarebbe riuscito a mettere piede in una università, che assieme alla Bocconi, è considerata la casa delle élite liberali italiane.

Cosa ci fa dunque un tale personaggio in una lista di presunti “agenti di Putin”? Orsini negli ultimi tempi ha ricevuto una enorme esposizione mediatica specialmente nei talk show più noti del mainstream su mediatico LA7. Lo schema è più o meno sempre lo stesso.

L’ex docente universitario viene invitato sui salotti televisivi dove viene “accolto” da una muta di opinionisti che sbavano per il loro odio nei confronti della Russia. Non appena l’ospite, l’unico, prova ad esprimere una opinione diversa e a considerare le ragioni della Russia, Orsini viene aggredito dalla muta che si scaglia ferocemente contro di lui.

Lo spettatore da casa è portato istintivamente a provare una empatia per “l’intruso” che si trova in netta inferiorità numerica.

Il talk show televisivo serve sostanzialmente a questo ormai. È un gioco delle parti. Ognuno riveste il ruolo assegnato dagli architetti che hanno in mano gli organi mediatici che sono poi gli stessi che tirano le fila dello stato profondo italiano.

Ad Orsini è stato affidato il ruolo di uomo pro-Putin perché questi ambienti sono perfettamente consapevoli che in Italia c’è la più matura e spiccata opinione pubblica critica nei confronti della NATO e aperta ad abbracciare il punto di vista della Russia.

Le persone che sono ai vertici di tali poteri vedono i sondaggi e sono preoccupati. Vedono che in Italia c’è il rischio che possa crearsi un soggetto politico non controllato e non manovrato dal potere finanziario e tale prospettiva per loro rappresenta il peggiore degli incubi.

Il potere è ossessionato dal controllo della opposizione. Il principio sul quale si regge la democrazia liberale è questo. Le forze che sono dietro le quinte rappresentate dal capitale finanziario devono controllare entrambi i rami del sistema: maggioranza e opposizione. Qualora uno dei due dovesse sfuggire al loro controllo, la condizione sulla quale si fonda la democrazia liberale viene meno e verrebbe meno così il potere che le élite esercitano sulla società.

In Italia, questo principio è stato applicato in maniera costante e reiterata negli ultimi dieci anni attraverso la creazione del M5S prima, fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, socio d’affari dei Sassoon, e dalla Lega salviniana che ha preso il posto del primo.

Adesso però sussiste un grave problema nell’ottica di questi poteri. Il consenso enorme che questi due soggetti politici detenevano si è completamente disperso. Il limite del cosiddetto gatekeeper, termine che in inglese sta a significare guardiano dei cancelli, è proprio questo. Il suo ruolo è limitato nel tempo. Prima o poi, l’oppositore controllato è costretto a rivelare la sua vera identità e a eseguire le stesse identiche politiche praticate dai suoi avversari.

Gli esempi del M5S e delle Lega sono di nuovo perfettamente calzanti. Il primo ha stabilito un’alleanza politica con il PD quando fino a pochi anni fa giurava di non andare mai con il partito del Nazareno. La seconda prometteva l’uscita dalla moneta unica per poi essersi ritrovata a srotolare il tappeto rosso di palazzo Chigi a Mario Draghi, il tecnocrate che preservò l’esistenza in vita della moneta unica condannando all’austerità Italia e Grecia. Ora tutto questo enorme consenso naviga indisturbato nel mare dell’astensionismo.

Lo stato profondo italiano ha quindi l’esigenza, legata alla sua stessa sopravvivenza, di impedire che tale consenso sbocchi laddove questo potere non vuole.

L’elettore però è sfiduciato e guarda con sospetto alla politica che più volte l’ha inganato.

Occorreva quindi una situazione per riconquistare la fiducia di quelle persone che ormai si sono allontanate dalla politica e dai partiti che avevano promesso loro di portarle fuori dalla gabbia dell’euro e dell’UE.

Occorreva un evento “shock” tale da raffigurare i nuovi personaggi prescelti dal sistema come “perseguitati” dal potere.

Ed ecco quindi giungere la lista del COPASIR che sta, non a caso, ricevendo una incredibile esposizione mediatica.

E a darci la conferma che questa lista possa essere servita al lancio di un nuovo ipotetico partito politico è indirettamente Michele Santoro, giornalista militante della sinistra progressista e convinto sostenitore dell’Unione europea, l’organizzazione probabilmente più nemica della Russia di Putin.

All’indomani dall’uscita dell’articolo del Corriere, Santoro pubblica un video nel quale si indigna per il fatto che il COPASIR stia presumibilmente monitorando le attività di alcuni personaggi considerati vicini alla Russia.

Al minuto 2:30 del video in questione, Santoro commenta anche l’uscita di un articolo de “Il Giornale” di Berlusconi nel quale si parla della possibile costituzione di un partito chiamato “Forza Russia” nel quale ci sarebbero lo stesso Santoro assieme a Orsini.

Si badi bene che il giornalista già conduttore di Annozero non smentisce tale ipotesi. Si limita a riaffermare il diritto a fare “il cavolo che si vuole” per ciò che riguarda l’attività politica. A questo punto, appare tutto più chiaro.

La lista in questione serviva a creare la “vittimizzazione” di questi personaggi che ora, nella loro ottica, potranno dire di essere stati ostracizzati dal sistema.

E questa iniziativa del COPASIR si è rivelata essere il trampolino di lancio di questo nuovo partito politico nel quale ci sono degli uomini che in nessun modo possono definirsi vicini alla Russia, dal momento che ognuno di loro è cresciuto sotto l’ombrello del blocco Euro-Atlantico.

Il fatto che il mio nome sia stato inserito in quella lista serve ad associare la mia attività a quella di quei personaggi, ma sarà meglio dirlo sin da ora.

Se i nomi che sono riportati in quella lista dovessero dare vita ad un nuovo soggetto politico chiamato “Forza Russia”, io non ho e non avrò nulla a che fare con essi.

I lettori devono tenere molto allenati i loro riflessi perché in questa fase stiamo vedendo proliferare moltissimi aspiranti lupi che sono pronti ad indossare le vesti dell’agnello.

C’è un vantaggio che però i lettori hanno. Non è la prima volta che il potere crea degli oppositori di comodo.

Le persone sono molto più diffidenti ora. Qualsiasi prestigiatore non ripete mai il suo trucco più di una volta perché sa che il pubblico potrebbe scoprire il suo segreto.

Gli architetti della democrazia liberale hanno violato tale regola e hanno ormai svelato il loro segreto. Il pubblico ormai è sempre più difficile da ingannare.

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25 Commenti

  1. Mario

    E Abdrea Colombiri dove viene inserito?

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  2. Milo

    Proporrei a Orsini, Paragone e ad altri cialtroni di fondare un partito , il PGI : Partito Gatekeepers italiani.

    Rispondi
  3. Alessandro

    Anche commentatori acuti possono, anche solo per avere i nervi troppo scoperti, fare analisi deboli, e questa mi pare lo sia. Si rischia sempre di finire in un gioco di specchi: vedo anch’io tutto il torbido del rapporto Copasir-Corriere, e l’intenzione dei partiti di piegare a proprio vantaggio il conflitto, ma essa è destinata a fallire, troppo grave la situazione economica e sociale, incolmabile il divario politica-paese, così che il voler creare a tavolino un partito Forza Russia mi sembra davvero puerile, anche per una partitocrazia allo stremo. Seguirei piuttosto attentamente Italexit, che cresce nei sondaggi, secondo me è questa la vera patacca, o una delle patacche, che ci venderanno alle politiche 2023. In ogni caso, anche le dittature si fondano sul consenso, quindi la vedo dura per progetti autoritari imposti dall’alto.

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    • Cesare Sacchetti

      Francamente è questo commento che appare fuori luogo e inopportuno. Uno, perché non c’è nessun “nervo scoperto”. La mia è una analisi fredda e spassionato. Due, perché il punto non è il nome del partito che non sarà certamente “Forza Russia” e soffermarsi su quello non mette a fuoco la sostanza. Ciò che conta è che vogliono costruire un soggetto per intercettare un elettorato che guarda alla Russia con simpatia e non è Paragone, nella loro ottica, che può arrivare a quei consensi.

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  4. Enea

    Astensione fino a che arriveranno alla repressione del dissenso sociale.
    Ormai hanno gettato la maschera.
    La democrazia per loro è un inutile orpello.
    Astensione.
    Non occorre più legittimare la loro ipocrisia.
    Fino al…redde rationem.

    Moneta Fiat prigione dei popoli
    As the veener of democracy stArts ti fade

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  5. aiccor

    Eh si certi partiti sono come quelle corsie d’emergenza in autostrade con forti pendenze: un percorso di un centinaio di ghiaia grossa, con mucchio finale sempre di ghiaia. Il mezzo pesante senza freni si dirige a tutta velocità in questa via senza sbocco dove affonda col muso, comincia a rallentare, e finisce dolcemente per fermarsi in fondo. Così si veicola la voglia di novità dell’opinione pubblica, gli si dà un’illusione di cambiamento, si parla alla pancia di un popolo stufo (anche un po rincoglionito), lo si porta a “votare” e poi il mucchio di ghiaia finale che stoppa tutto senza troppi danni….

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  6. Enea

    Il capitalismo.
    L’ideologia democratica
    La legittimità morale
    Sono da sempre le loro caratteristiche.
    Dietro in realtà nascondevano
    La mania del controllo sociale
    L’odio di classe e umano
    Lo sfruttamento Delle vite altrui parassitate grazie alla loro moneta debito che ricatta gli stati.
    I popoli di dotano di stati per proteggere un territorio e proteggersi dagli
    Interessidellw oligarchie economiche.
    Il risultato lo vediamo. Dal capitcalismo si esce solo se crolla tutto.
    La facciata del teatrino demo è crollata.
    Curioso vedere come faranno a portare le pecore tosate a votare per garantire la legittimità del sistema a stroxxo…
    As the veener of democracy starts to fare.. .

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  7. Massimo

    Ma cosa pensi di Giorgio Bianchi.? Non lo hai citato.

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    • Cesare Sacchetti

      Enorme esposizione mediatica, collaborazioni con tutto il mainstream mediatico, e la società che lo rappresenta, la Witness Image, è presieduta da un tizio vicinissimo ad ambienti Soros.

      Rispondi
      • fabrizio

        E cosa ne pensa del suo compare Francesco Toscano di visione tv ?

        Rispondi
        • Cesare Sacchetti

          Ci sono tutte le informazioni che volete riguardo ai nomi fatti. Basta cercare, Fabrizio.

          Rispondi
  8. Marco Lobba

    Cesare cosa pensi di Matt Martini, Tom Bosco , Nicola Bizzi che spesso ti hanno citato negli ultimi 2 anni? Vi conoscete?, Poi come mai non ti vedo ospite in nessuna trasmissione sul web , ce ne sara’ almeno una che non e’ controllata dal mainstream, magari non sotto youtube che probabilmente ti ha bannato ma attraverso Odysee ad esempio

    Rispondi
  9. sara GUARINO GAVALDO

    Egregio Signor Sacchetti,

    la ringrazio perché, da circa due anni a questa parte, anche nei momenti più orribili e negativi di questa farsa mirata a toglierci libertà e instaurare un (mostruoso) ordine mondiale, lei non ha mai smesso di essere obiettivo, lucido e soprattutto di combattere questo negativismo strisciante, questa rassegnazione perniciosa.
    Grazie per ciò che fa e ha fatto, e continuerà a fare.

    Il mio rito, ogni mattina, è leggere i suoi articoli su Telegram e poi dare un’occhiata a La Cruna dell’Ago: leggo articoli anche non in ordine cronologico, e mi rendo conto che essere un Giornalista equivale a fare ciò che fa lei.

    Ho un blog dal 2011, L’Alfiere Solidale e Libero, e sarei onorata di poterla citare.

    Mi ha insegnato molto, soprattutto su come non mollare dinnanzi alle bugie del sistema.

    Un cordiale saluto, Sara

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Salve Sara, la ringrazio molto per la stima. Si, assolutamente. Non c’è nessun problema per le citazioni.

      Rispondi
  10. Enea

    Vorrei condividere con lei gentile sig Sachetti
    Un idea circa l’effetto della massiccia astensione che spero si verifichi a breve.
    I buffoni col grembiulino sono prevedibili…per riverniciare la casa di carta ricorreranno allo IUS sola
    Mandando alle urne i clandestini accordi a parassitare l’Italia da ogni dove per un altro giro di giostra.
    Sarà interessante capire a quel punto gli autoctoni come reagiranno a questa ulteriore violenza mascherata da diritti più diritti per tutti .
    Saluti

    Rispondi
  11. Susanna

    Grazie Signor Sacchetti della splendida analisi. Avevo delle vaghe sensazioni sui nomi che cita ma ora mi spiego molte cose. Lei e’ sempre lucido e stringato nei suoi articoli e non fa sconti a nessuno. Grazie, la leggo sempre con piacere.

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Grazie a lei, Susanna, per la stima.

      Rispondi
    • Anna

      Cesare, ti chiederei per favore una risposta se possibile. Grazie mille

      Rispondi
      • Cesare Sacchetti

        Credo sia vera sola la parte dove Trump ha insultato Pence per il suo tradimento. Per il resto, la ricostruzione del Corriere è chiaramente viziata perché vuole raffigurare il tutto come una sorta di “golpe”.

        Rispondi
  12. Carlo Alderuccio

    Salve signor Sacchetti, ottimi articoli come sempre. Le volevo chiedere delle delucidazioni fuori tema e un suo modesto parere per quanto riguarda la NATO su quando potrebbero esserci i presupposti che l’Italia ne esca il prima possibile. Negli ultimi anni, in particolare il 2022 che stiamo vivendo, sono aumentate le irrorazioni nei cieli. E c’era già in programma che nel 2022 avrebbero aumentato le irrorazioni tant’è che i cieli sono sempre velati e coperti da questo strato biancastro che come tutti sappiamo è la vera causa della siccità e del riscaldamento globale. In tutto quest’anno avrò visto si e no il cielo pulito solo appena 5 o 6 volte da gennaio ad oggi. Non godiamo più di cieli limpidi e azzurri. Inoltre le sostanze chimiche e batteriologiche che rilasciano avranno conseguenze pesanti sulla salute delle persone, aumentando la mortalità per le malattie croniche, oltre ad inquinare l’ambiente dato che metalli come alluminio stronzio e mercurio temo che sarà difficile che l’ecosistema se ne liberi quindi rimarranno depositati senza essere smaltiti.
    Inoltre ci sarà inevitabilmente un depopolamento perché oltre ai vaccini, le scie chimiche sono un’altra alternativa dato che scaricano a volontà ininterrottamente. Lei cosa ne pensa a riguardo? Sono forse agli ultimi colpi di coda dato che il sistema sta cambiando? Ci sarebbe possibilità di uscire entro qualche anno dalla nato date le attuali circostanze? Io spero anche prima, mettendo così fine a questo genocidio silenzioso.

    Rispondi
  13. Davide

    Complimenti per come viene gestito il tuo canale Telegram. In particolare l’amministratrice Ste, che banna gli utenti, a suo piacimento senza motivazioni valide, come stamattina è successo a me.
    Avevo fatto notare la disparità di trattamento rispetto alle offese verso una donna e quelle verso un uomo. Complimenti davvero.

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Ti ho mandato via io, non Stefania. Tu non devi far notare nulla. Non sei un moderatore e non è compito tuo mettere bocca sul modo in cui viene amministrata la chat. Ti devi limitare a commentare seguendo i temi e il breve regolamento. La tua arroganza è stata tollerata anche troppo.

      Rispondi

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