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Cesare Sacchetti

Il caso del militare Castiglia e i consulenti NATO in Ucraina: l’Italia sta partecipando ad una guerra illegale contro la Russia?

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Categorie: Notizie | Stato profondo

22/01/2024

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di Cesare Sacchetti

Si è aperta una controversia nelle ultime 48 ore sulla morte di un bersagliere italiano, il tenente colonnello Claudio Castiglia che è deceduto a 45 anni lo scorso 14 gennaio.

Ad aprirla è stato un canale Telegram ucraino, The Militarist, che ha scritto che presumibilmente il militare italiano sarebbe stato ucciso dalle forze armate russe in Ucraina nel corso di un’operazione condotta appunto dai russi.

Secondo questa fonte, Castiglia si trovava in Ucraina come consulente della NATO e avrebbe perso la vita nel corso di un bombardamento effettuato dai russi.

Ora se si dà uno sguardo alle informazioni che sono state diffuse sul bersagliere scomparso, si apprende che era in forza in un luogo molto particolare per quello che riguarda la struttura operativa dell’Alleanza Atlantica in Italia.

Castiglia infatti prestava servizio presso il comando NATO di Solbiate Olona.

Questa struttura, come possiamo leggere nel sito stesso dell’Esercito, è la sede di un comando multinazionale della NATO.

L’Italia fornisce il 75% dei militari presenti nella base mentre il restante 25% proviene da ogni singolo Paese appartenente al Patto Atlantico tra i quali spiccano Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Germania, Spagna, Turchia e Ungheria.

La base che porta il nome di Ugo Mara, militare italiano caduto nella prima guerra mondiale, ha delle caratteristiche molto particolari.

Inaugurata nel 2001, questa struttura è stata concepita per dispiegare rapidamente sul terreno dei “corpi ad azione rapida” della NATO e, come possiamo vedere dalla stessa presentazione ufficiale che viene fatta sul canale ufficiale della base, questi corpi possono essere inviati sia sui territori dei Paesi membri del Patto Atlantico sia su quelli di Paesi esterni all’Alleanza stessa.

La descrizione della base NATO di Solbiate Olona sul suo canale Youtube

I consulenti NATO presenti in Ucraina

Sappiamo che da tempo esistono informazioni fornite da fonti russe e non che riferiscono di una presenza di militari della NATO sul territorio dell’Ucraina.

La presenza di “consulenti” dell’Alleanza in Ucraina è confermata persino dalle stesse fonti atlantiste che affermarono che sul campo, prima ancora che iniziasse il conflitto con la Russia, c’erano i loro uomini pronti ad assistere il regime nazista di Kiev contro Mosca.

Quando il conflitto eplose verso la fine di febbraio del 2022, iniziarono a giungere informazioni della presenza attiva degli uomini della NATO nel Paese.

L’episodio dell’aprile 2022 avvenuto nell’acciaieria dell’Azovstaal, a Mariupol, è probabilmente il più famoso.

In quei giorni, le forze armate russe stavano mettendo in atto una serrata battaglia contro i gruppi delle famigerate milizie naziste del battaglione di Azov che erano state addestrate negli anni precedenti dall’ineffabile CIA, sempre attiva quando si tratta di reclutare tagliagole di vario tipo per servire gli scopi dello stato profondo americano.

I nazisti del battaglione Azov si nascondevano in un dedalo di tunnel sotterranei lunghi 24 km nei quali risultano essere stati rinvenuti dei laboratori segreti clandestini nei quali venivano sviluppate armi biologiche di vario tipo.

I russi hanno mostrato al mondo le prove dell’esistenza di questi laboratori e siamo ben lontani dalle “prove” fasulle sulle armi di distruzione di massa dell’Iraq che Colin Powell, segretario di Stato della famigerata amministrazione Bush dominata dai neocon, mostrava alle Nazioni Unite nel 2003.

Le armi di Saddam ovviamente non sono mai state trovate una volta eseguita l’invasione per il semplice fatto che esse non sono mai state esistite.

In questo caso invece Mosca ha prodotto una serie di documenti e prove reali che dimostrano come l’Ucraina fosse il luogo privilegiato per la costruzione di questi laboratori e come la famiglia Biden, Barack Obama e il partito democratico americano avessero un ruolo di primo piano nella loro costruzione e gestione.

In questi laboratori erano anche allo studio armi biologiche da poter utilizzare contro la popolazione russa, viste le ricerche che erano in corso sul DNA delle popolazioni slaviche e russe.

Secondo quanto riferì all’epoca il giornalista brasiliano Pepe Escobar, il capo di quei siti segreti clandestini ed illegali era il generale americano Roger L. Cloutier che aveva al suo seguito un gruppo di 300 collaboratori della NATO tra i quali c’erano anche militari italiani oltre che quelli degli altri Paesi quali Francia, Germania, Polonia e Turchia.

La presenza dei consulenti della NATO non risulta essersi interrotta a distanza di quasi due anni dall’inizio del conflitto nonostante l’assoluto disastro del regime nazista di Kiev che ormai giunto al suo ultimo stadio inizia a chiedere una conferenza di pace.

La smentita della Difesa su Castiglia

Ora nessuno chiese conto al governo Draghi, all’epoca in carica, della presunta presenza, illegale, dei militari italiani in Ucraina e questa domanda non è stata posta nemmeno all’attuale governo Meloni né tantomeno al suo ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha reagito furente alla diffusione della notizia della morte di Castiglia in Ucraina.

Queste le parole che sono uscite da via XX Settembre.

Strumentalizzare la morte, avvenuta in Italia per cause naturali, di un nostro giovane ufficiale spacciandola per una morte avvenuta in combattimento in Ucraina, è una fake news e un oltraggio all’ufficiale e alla sua famiglia. È così che si combatte la guerra psicologica, rinnovando il dolore dei familiari del Tenente Colonnello Claudio Castiglia”. La Difesa, dunque, “smentisce con fermezza questa macabra menzogna e diffida i seminatori di odio del web dal proseguire nella diffusione di questa orrenda fake news. Che la propaganda di alcuni Paesi tramite il web e alcuni canali Telegram fosse cinica e incurante del dolore era noto, ma che arrivasse a tanto lascia sbigottiti.”

Intanto non si capisce dove sarebbe la “strumentalizzazione” di cui parla il ministero della Difesa che ricorre alla solita trita retorica dei “seminatori di odio” e qui verrebbe da dire “da che pulpito”, considerato che questo governo si è schierato dalla parte di un regime, quello ucraino, che si ispira apertamente all’ideologia nazista.

Non si può non registrare qui il corto circuito dei personaggi che gridano contro la fantomatica emergenza “antisemita” quando gli stessi poi manifestano calorosamente tutto il loro supporto a coloro che ostentano fieri la svastica tatuata sul petto.

C’è poi da mettere in rilievo un altro elemento. The Militarist non è un canale russo, ma ucraino e non si comprende quali benefici avrebbe in termini di propaganda a diffondere una notizia simile considerato che il suo pubblico è appunto in larga parte ucraino e probabilmente anche russo, a meno che tale canale non sia in qualche modo gestito dai russi ma non si hanno conferme di nessun tipo al riguardo.

Questo ovviamente non vuol dire che tale canale abbia necessariamente ragione sulle circostanze della morte di Castiglia che la Difesa sostiene invece essere avvenuta in Italia, ma vorremmo far notare alcuni fatti che riguardano la smentita della notizia.

Non appena è stata diffusa la notizia della morte del militare italiano, si è precipitato a smentire Andrea Lucidi, apparentemente un reporter italiano di stanza a Mosca e nel Donbass.

Lucidi ha scritto sul suo canale Telegram che si tratta di una notizia falsa poiché lui avrebbe avuto un contatto con un suo famigliare.

Ora anche ammesso che Lucidi sia riuscito in così breve tempo ad avere un contatto con un parente del militare deceduto, c’è da comprendere se tale persona gli abbia eventualmente detto la verità oppure no.

Sorprende quindi questa smentita così categorica da parte sua quando non ci sono ancora elementi certi né in un senso nè in un altro.

Così come soprende che un reporter apparentemente ostile alla propaganda atlantista riesca non solo ad essere invitato dall’ambasciata italiana a Mosca ma mostri fiero una foto con l’ambasciatore Starace che di certo non è un personaggio amico della Russia.

Lucidi ringrazia calorosamente l’ambasciatore a Mosca per averlo ospitato

Altri ancora hanno fatto notare che diversi amici e conoscenti di Castiglia su Facebook hanno espresso le loro condoglianze senza fare alcun cenno della grave malattia che a detta di alcuni lo affliggeva.

I messaggi di cordoglio per Castiglia da parte di amici e conoscenti

Noi invece sul nostro canale Telegram siamo stati contattati da un paio di sedicenti amici di Castiglia che affermano che il militare aveva un tumore al cervello e che nel suo ultimo mese di vita si sarebbe persino spostato in diverse città italiane, quando con una patologia del genere, presumibilmente allo stadio terminale, non si è più in grado di fare nulla poiché si perde la vista e si è vittima di gravi allucinazioni.

Castiglia risulta aver partecipato, tra l’altro, ad una cerimonia dei bersaglieri a Morazzone lo scorso 26 novembre e questo dunque rende ancora meno credibile la storia che costoro ci hanno raccontato.

Da notare che la morte del militare è stata annunciata il 14 gennaio, all’indomani di un massiccio attacco russo in Ucraina, una tempistica che certamente potrà essere derubricata da alcuni come una mera coincidenza.

Siamo nell’incertezza dunque e non abbiamo sicurezze assolute sulle versioni fornite, soprattutto sulla smentita, poiché il governo Meloni, qualora la notizia fosse vera, non può certo confermare di aver avallato illegalmente l’invio di militari italiani in Ucraina pena l’accusarsi di una grave violazione della Costituzione che prevede un passaggio parlamentare per questo tipo di missioni.

E’ questa quindi la questione che va posta a questo esecutivo ed è questa l’inchiesta che andrebbe portata avanti.

Viene segnalata dal 2022 la presenza in Ucraina di militari italiani in forza alla NATO. Nessuno sta sollevando tale questione, “opposizione” compresa che non ha nessuna voglia di creare veri problemi a questo esecutivo al quale è aggrappato disperatamente l’intero establishment italiano.

La domanda non è altri che quella se stiamo partecipando illegalmente ad una guerra contro la Russia.

A questa domanda occorre dare una risposta per sapere se i governi Draghi e Meloni hanno messo a repentaglio la vita dei nostri militari e hanno messo a rischio la sicurezza nazionale coinvolgendo il Paese in una guerra illegale alla quale gli italiani, tra altro, non hanno mai espresso nessun desiderio di partecipare.

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14 Commenti

  1. Mario Antonio Ciancio

    Tutto molto bello se non fosse per un’imsigficante particolare, l’unico aeroporto italiano adibito a ricevere le salme degli italiani morti all’estero è l’aeroporto di Ciampino a Roma dove però consultando i registri si scopre che nel periodo indicato non è atterato o decollato alcun C-130 (unico aereo dell’aviazione italiana che ha le qualifiche necessarie per trasportare le bare). Peraltro la presenza di militari italiani in Ucraina può essere annoverata tra le leggende metropolitane della guerra in corso visto che nessun canale ufficiale russo o ucraino ha mai segnalato soldati italiani tra le vittime o i prigionieri. La notizia falsa della morte di Castiglia in Ucraina sembra tanto congegnata dalle autorità ucraine per tentare di sventare un riavvicinamento tra Italia e Russia. In quanto a Starace è talmente nemico della Russia che ha più volte ospitato in ambasciata l’associazione delle imprese italiane in Russia e sta nel CDA di Unicredit Russia e delle consociate italiane di Gazprom e Rosneft.

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    • La Cruna dell'Ago

      Ma perché adesso i militari illegalmente inviati all’estero rientrebbero a Ciampino? Quello avviene con le morti ufficiali non con quelle clandestine. Se è accaduto, potrebbero averlo fatto rientrare tranquillamente in una base NATO. L’argomento che proponi non ha senso..Unicredit è di BlackRock e le consociate italiane che citi non sono Gazprom e Rosneft, ma al massimo hanno rapporti d’affari con queste come molte altre corporation. Provare a far passare Starace come un uomo vicino a Putin quando è completamente integrato nello stato profondo italiano è operazione abbastanza maldestra, se non proprio ridicola..

      Rispondi
      • Mario Antonio Ciancio

        Si vede che non conosce I regolamenti militari. Il corpo del caduto dev’essere obbligatoriamente accolto sul territorio nazionale altrimenti non può essere autorizzata l’autopsia (per i militari obbligatoria sempre) e quindi dichiarata ufficialmente la morte. Blackrock possiede solo il 5,075 dell’azionariato di Unictedit, quota che non gli consente neanche di votare nel CDA. Io ho parlato delle CONSOCIATE ITALIANE di Gazprom e Rosneft non direttamente delle società russe. Certo Starace è talmente integrato nello stato profondo italiano che per toglierselo dai piedi lo hanno mandato in giro tra New Delhi, Pechino, EAU e ora Mosca. Lei si confonde con il fratello Francesco Starace lui sì bene addentro ai meccanismi della politica italiana prima come AD di Enel e poi come collaboratore delle Nazioni Unite.

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        • La Cruna dell'Ago

          Si vede che fai finta di non capire perché l’operazione qui sarebbe completamente illegale e quindi non segue minimamente le procedure previste quando è legale. BlackRock non solo possiede il 5% ma è dentro tutte le altre società che sono nell’azionariato assieme a Vanguard. Starace è stato nominato da governi ultra-atlantisti. Finita l’apologia per conto terzi? Spero di sì..

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    • Mario di giacomo

      Ma che dici Ciancio, non cianciare…mica sono partiti con le divise italiane…i militari si congedano appositamente per partire dicendo che sono volontari al massimo mercenari ( sebbene sia illegale pure questo) fanno lo stesso americani inglesi polacchi francesi ( i 60 soldati francesi uccisi l altro giorno non sono stati negati dal governo francese che ha fatto spallucce dicendo che non può controllare cosa fanno tutti i suoi soldati in congedo).

      Cosa pensi perché CasaPound ha organizzato Acca Larentia ed in pochi giorni, per la prina volta nella storia,la Cassazione ha sdoganato il saluto fascista se commemorativo? CasaPound dichiarante pro ucraina ha protetto mercenari ucraini a Roma e arruolato mercenari per l Ucraina,si è pure vantata.
      Ma di che cianci, Ciancio

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  2. Shax

    Certo che l’Italia è in guerra con la Russia, altrimenti non si spiegherebbe il dispiegamento di forze militari a supporto (fosse anche solo di addestramento) e il fiume di miliardi di euro in armamenti.
    Ora poi stiamo entrando in guerra anche con lo Yemen, in un crescente incedere bellico a cui la società civile sembra non aver molta voglia di notare.
    Siamo in mano a politici pericolosi che giocano col futuro del paese e con le vite dei cittadini.
    Mai come ora negli ultimi 80 anni siamo esposti a potenziali ritorsioni belliche e i ministri della guerra non fanno altro che lanciare accuse a destra e a manca neanche contassero qualcosa…sono solo burattini nelle mano dei genocidi anglioamericanisionisti, esecutori di folli ordini atlantici.

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  3. Marco Bracci

    Purtroppo, siamo alle prove sul campo per una terza guerra mondiale. D’altra parte, è sempre stato questo l’obiettivo del deep state, di oggi e di ieri, anche se non si chiamava così. Se una guerra fra nazioni serve a risistemare gli equilibri “locali”, per risistemare gli equilibri mondiali, ovvero inaugurare ufficialmente un governo mondiale, serve una guerra mondiale. Ma prima bisogna fare le prove e aggiustare il tiro, cioè valutare bene se e come gli obiettivi possono essere raggiunti o meno.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      No, lo scenario della terza guerra mondiale non è per fortuna da prendere in considerazione perché gli Stati Uniti non stanno dando sostegno attivo all’Ucraina. L’impero americano sta crollando.

      Rispondi
  4. imperscrutabile nell'essenza dell'ESSERE

    ESATTO!

    Finchè non si muove quel pazzoide della corea stiamo tutti tranquilli….(si fa per dire) . In medio oriente e nel mediterraneo ci saranno scaramucce, per Russia e Ucraina ne abbiamo ancora per un anno e mezzo

    Rispondi
  5. Silvia

    Salve, vorrei sapere se oltre su Telegram, dove non sono iscritta, posso reperire l’organigramma ( o quanto meno notizie più approfondite)
    circa la gestione dei bio laboratori in Ucraina, sostenuti dalla famiglia Biden ecc. e soprattutto sapere se sarà possibile un intervento per discuterne in una live con l’Avv. Tommaso Paola Rossini, presidente OTSC Sezione Europa, sarebbe di utilità a tutti e in un batter d’occhio queste notizie sarebbero diffuse al gregge italico che continua beatamente a sonnecchiare….grazie di tutto e un cordiale saluto

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ci sono altri link sui biolaboratori sul mio blog. Scriva “biolaboratori” nella sezione “cerca”.

      Rispondi
  6. Mario di giacomo

    Ciao

    Rispondi
  7. Alberto

    Invece di scrivere tutte queste castronerie, inalberandosi in improbabili questioni di fantapolitica, con lo stesso zelo bastava contattare la famiglia e verificare come, perché e quando é morto questo Ufficiale. Così facendo, invece, oltre che farvi passare per stupida cassa di risonanza di bufale, portate solo discredito alla nazione e gozzovigliate vilmente sul dolore di una famiglia che ha perso un figlio, un marito e un padre. Vergognatevi!

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ma vergognati tu per questo commento senza senso. Intanto contattare la famiglia non è cosa semplice perché non è che si trovano tutti i numeri delle persone sulle pagine bianche come credi..E poi anche se si riuscisse a contattarli non si avrebbe nessuna certezza che l’informazione eventualmente ricevuta sia vera..

      Rispondi

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