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Cesare Sacchetti

ID2020: è in arrivo la vaccinazione digitale per tutti?

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Categorie: Notizie | Transumanismo

18/03/2020

di Cesare Sacchetti

ID2020. E’ il nome del progetto che potrebbe portare praticamente all’identificazione digitale di ogni persona del pianeta.

Per identificazione digitale si intende l’inserimento di un microchip nel corpo umano che contiene tutte le informazioni personali dei cittadini.

Se n’è parlato poco tra i media mainstream, ma ID2020 è arrivato ad una fase piuttosto avanzata.

Nel suo sito ufficiale si legge che ID2020 è una sorta di partnership pubblica-privata che vede il coinvolgimento dell’ONU, dei governi nazionali e dei soci fondatori che sono anche i suoi più attivi finanziatori.

I finanziatori di ID2020

Chi ha contribuito in maniera più attiva a questo progetto? Tra i soci fondatori ci sono nomi di massimo rilievo, tra i quali la Microsoft di Bill Gates; la società GAVI, l’alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione, interessata a promuovere l’uso dei vaccini nel mondo, e la famiglia Rockefeller.

Oltre a GAVI, anche il magnate americano Bill Gates ha manifestato un vivo interesse nell’investimento sui vaccini, come è stato già approfondito in un precedente articolo.

Ma cosa c’entra l’immunizzazione con l’identità digitale?

L’identità digitale non solo prevedrebbe la possibilità di racchiudere tutte le informazioni personali dei cittadini in un microchip sottocutaneo, ma allo stesso tempo consentirebbe anche di somministrare i vaccini sotto forma digitale.

Non si tratta di un ritrovato tecnologico avveniristico che diventerà realtà in futuro. Lo è già. Nello Stato del Texas, negli Stati Uniti, i poveri senzatetto vengono già utilizzati come cavie per la sperimentazione di questo microchip.

Anche il governo del Bangladesh ha aderito ufficialmente a questa iniziativa lo scorso settembre.

Quello dei vaccini è comunque un vero e proprio business miliardario che garantisce enormi margini di rendimento come ha spiegato lo stesso Gates che ne ha guadagnato cifre astronomiche.

Nei tempi della crisi di coronavirus, non è pertanto difficile immaginare che chi arriva per primo a sviluppare un vaccino contro questo agente patogeno possa ricavarne ingenti profitti.

Non a caso, il fondatore di Microsoft ha recentemente detto la sua sulla questione coronavirus in un articolo pubblicato anche sul sito del Forum di Davos.

Gates suggerisce di “investire nella sorveglianza delle malattie, per arrivare ad includere un archivio digitale istantaneamente accessibile alle organizzazioni più rilevanti con la previsione di regole che impongano ai Paesi di condividere le loro informazioni.”

E’ esattamente il progetto che Gates sta finanziando con ID2020. Se diventasse realtà, in questo microchip sarebbero istantaneamente reperibili tutte le informazioni dei cittadini, comprese quelle ovviamente riguardanti le sue malattie personali.

Le implicazioni per la privacy sarebbero devastanti, dal momento che tutti virtualmente potrebbero essere sottoposti ad una vera e propria sorveglianza digitale di massa.

Nessuno ovviamente si è preoccupato di far notare il macroscopico conflitto d’interesse di Gates che, promuovendo uno strumento simile, difatti consegnerebbe a sè stesso un enorme potere di controllo sulla popolazione mondiale.

Nonostante il progetto venga presentato sotto una patina umanitaria, in realtà nasconde delle implicazioni inquietanti sia per i profitti dei soggetti coinvolti in ID2020, sia per le dirette conseguenze sulla libertà personale.

Il microchip consentirebbe infatti a chi gestisce l’archivio digitale di tracciare i movimenti di chiunque. Il grande fratello digitale, sotto la scusa della tutela della salute personale, potrebbe sapere in tempo reale dove si trova una persona e cosa sta facendo.

GAVI e la famiglia Rockefeller

GAVI invece è una sorta di partnership pubblica-privata alla quale appartengono entità pubbliche e private, come l’OMS, l’Unicef e la Banca Mondiale e lo stesso Bill Gates con la sua fondazione “Bill & Melinda Gates Foundation”.

Ma questa alleanza è stata già accusata di non essere mossa propriamente da scopi benefici.

GAVI infatti ha usato i fondi pubblici ricevuti dai governi di diversi Paesi per aumentare i grandi business delle case farmaceutiche che producono vaccini, in particolare della britannica GlaxoSmithKline e dell’americana Pfizer.

Sotto le dichiarate intenzioni filantropiche, come si vede, si nascondono grandi interessi delle case farmaceutiche.

Anche la famiglia Rockefeller ha un grande interesse nell’identità digitale.

Nel sito ID2020, i Rockefeller vengono presentati come una famiglia da tempo “impegnata a promuovere il bene dell’umanità”.

Per chi avesse poca familiarità con questa famiglia americana, è utile ricordare uno degli episodi che può dare un esempio concreto della loro “umanità”.

Nel 1914, in una delle miniere di carbone di Ludlow, nello Stato del Colorado, di proprietà di John D. Rockefeller, scoppia uno sciopero per le paghe da fame somministrate agli operai.

I minatori si ribellano e Rockefeller decide di sedare la rivolta mandando un gruppo di uomini armati che non si farà scrupoli ad usare le armi contro di loro.

La rivolta fu soppressa nel sangue e costò la vita a 2 donne e 11 bambini.

L’episodio è passato alla storia come il massacro di Ludlow.

Come si vede, la ricchezza sconfinata dei Rockefeller che nel 1918 raggiunse la cifra di 1,5 miliardi di dollari, pari a 322 miliardi di euro dei nostri giorni,  non venne certo dalla pratica della filantropia.

John D. Rockefeller assieme a suo figlio, John Jr.

Ma perchè questa famiglia ha interesse nell’identità digitale?

La risposta potrebbe venire dall’autobiografia “Memorie” di uno dei membri della famiglia, David.

“Alcuni credono che siamo parte di una congrega segreta che lavora contro gli interessi degli Stati Uniti, caratterizzando me e la mia famiglia come internazionalisti e cospirando con altri nel mondo per costruire una struttura economica e politica più integrata, un mondo, per così dire. Se quella è l’accusa, mi dichiaro colpevole e ne sono fiero.”

Sostanzialmente, i Rockefeller sognano un mondo, per loro stessa ammissione, nel quale gli Stati nazionali vengono sostituiti da una sovrastruttura globalista.

I popoli in questa visione mondialista della politica non rivestono alcun ruolo, ma sono completamente rimessi ai voleri di questa élite transnazionale.

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E’ un disegno autoritario che vuole l’avvento di un supergoverno mondiale che annienti le nazioni e i poteri dei Parlamenti nazionali.

ID2020 sarebbe quindi lo strumento perfetto per schedare tutti i cittadini del mondo e proibire ai dissidenti di far parte della società globalista che sta per nascere.

In Svezia, si ha già un esempio concreto di come funziona questo microchip sottocutaneo.

Le persone che se lo sono innestato, passano la propria mano sotto scanner e pos per comprare beni e servizi.

Il microchip sottocutaneo in Svezia è già realtà

La crisi da coronavirus potrebbe essere quindi il pretesto perfetto per le élite per mettere al bando il contante da sostituire con questo nuovo strumento.

Ai credenti cristiani probabilmente una tecnologia simile evoca il Marchio della Bestia profetizzato nell’Apocalisse di Giovanni.

Le similitudini sono semplicemente disarmanti.

E’ lo stesso Giovanni a descrivere a cosa servirà questo Marchio:

“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.”

Nell’Apocalisse infatti si descrive una società dove senza questo marchio sottocutaneo non si potrà nè vendere nè comprare.

Coloro che vorranno far parte di questo regime totalitario dovranno quindi portare il marchio.

E’ sicuramente una riflessione di carattere escatologico che trascende i confini della politica, ma era giusto presentarla anche a chi non crede.

Ognuno potrà farsi una sua propria idea e decidere a cosa credere o no.

Se quel microchip è ad un passo dal diventare realtà, si potrà sapere che esso forse non è solo qualcosa che attiene alla sfera politica, ma probabilmente a qualcosa dal significato molto più spirituale.

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44 Commenti

  1. Marino

    l’élite mondiale, composta dai delinquenti tipo Gates, Rockefeller, ecc. vuole controllare il pianeta e vuole a tutti i costi introdurre il microchip con cui dopo potrà controllare tutte le mosse di tutti noi: è il famoso marchio della bestia a cui tutti dovrebbero ribellarsi anche se credo che invece troveranno terreno fertile in quanto il marchio sarà sottovalutato dalla gente. Stiamo molto attenti a queste operazioni molto pericolose per la libertà individuale: dobbiamo essere pronti a ribellarci, a scendere in piazza, a fare, se necessario, anche rivoluzioni per non essere catalogati e finire schiavi del mondialismo

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      È proprio questo il pericolo più grande, Marino. Molti stanno invocando la fine delle proprie libertà personali dando al regime le armi per sottomettere l’intera popolazione.

      Rispondi
    • Diego

      Hai perfettamente ragione, e la minaccia di una malattia mortale, è sempre stata ventilata come una possibile leva su cui agire nel caso il popolo non gradisse il chip

      Rispondi
    • Yoyo

      Appunto Mario, sarà sottovalutato da molti ,Tanto sono già tutti”connessi” e fieri.

      Rispondi
      • Cesare

        Il primo tentativo di controllo della popolazione mondiale ha visto i cellulari HUAWEI come sistema concreto, la reazione è stata il Covid

        Rispondi
    • Daniel

      È chiaro ! Ci vuole il vero sacrificio umano per ritornare nella nostra dimensione di esseri fragili e pieni di sentimenti, caratteristiche che ci contradistinguono dai monstri che vogliono creare quelle schifezze umane di nomi inpronunciabili per me e corrosivi per il mio palato e i miei polpastrelli!!!!???

      Rispondi
    • Davide

      È una forma di civiltà, chi non la vuole sarà considerato 100% insorgenti.

      Rispondi
  2. Martina

    Cosa fareste voi realmente se vi fosse impedito di sopravvivere senza “il marchio”? Quanto resisteremmo allora senza cadere nella loro trappola? Questa è la vera domanda per l’oggi.

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Come accennavo alla fine dell’articolo, è una questione che riguarda soprattutto la sfera spirituale.

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      • Luigi

        Non voglio essere uno schiavo terrestre, ma un libero celeste. Quindi il mio assoluto NO al microchip.

        Rispondi
        • Charlotte

          Condivido totalmente

          Rispondi
        • Zenx

          Mi devono mettere la camicia di forza. Io mi do alla macchia. Mi ritiro al sud e faccio il pescatore. In qualche modo vivo. LIBERO

          Rispondi
          • Jessica

            Microchip…. serve solo alle bestie cioè agli animali non a noi.

        • Cristina

          E il vaccino contro il coronavirus che propongono adesso sotto forma di cerotto, con 400 piccoli aghi? ( mi sembra d’aver capito) anche quello è ill marchio della bestia o è un vaccino normale?

          Rispondi
      • Ercole

        Fratelli date retta al mess cin tante grazie a vuesti signori e fratelli vhe ci informano non accettatelo non cadete nella trappola. . Gia adesso. Abbiamo I giorni contati. . Piuttosto aprite I vostri cuori al signore GESUCRISTO. AMEN. FRATELLI RESTIAMO UNITI. OL SIGNORE E IN ARRIVO CONVERTITEVI. CI SIAMO . SIAMO ALLA DERIVA. LA RESA DEI CONTI LUNICA PISSIBILITA E IL CRISTO REDENTORE. IL RE DEI RE IL NOSTRO AMATO GESUCRISTO. AMEN NON ADERITE

        Rispondi
    • Yoyo

      La gente vive senza “cose” comprate da millenni,ma sembra che senza queste cose sia impossibile vivere.
      Con caffè e gocce ?

      Rispondi
    • Gianna

      Interessante il Suo oppinione di Club di Roma,che e” stato fondato da Aurelio Peiccei,dopo la Seconda guerra Mondiale,in Zvizzera e cosa pensa del Comitat 300 che e’ stato descritto nel suo libro da John Coleman.Quele influenza di essi su istruzione e economia nel mondo?Grazie.

      Rispondi
      • Cesare Sacchetti

        Ciao Martina, penso che il libro di Coleman avesse già preannunciato perfettamente l’obbiettivo finale delle élite: ovvero il governo unico mondiale.
        Il Club di Roma è una delle istituzioni più potenti nella gerarchia globalista.

        Rispondi
    • Andrea

      Questo è il Marchio della Bestia contenuto in Apocalisse. Chi se lo farà mettere vivrà si nella società per un periodo limitato di tempo prima della fine… Ma venderebbe la sua anima per l’eternità nell’inferno, la’ sarà il pianto e lo stridor dei denti. Dovremo testimoniare a costo della vita di appartenere a Gesù.

      Rispondi
    • Barbara

      Infatti…. concordo.. cosa faremo??? ci sarà una resistenza vera e non manipolata?

      Rispondi
  3. Monica

    Ma se la maggioranza si fa pescare, noi che siamo consapevoli della rete, cosa possiamo fare?

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Cercare di restare fuori dalla rete, se possibile. La democrazia, senza una barriera di diritti inviolabili che non si possono toccare, può diventare una dittatura dal momento che se la maggioranza decide di privarsi dei suoi diritti può trascinare con sè anche la minoranza.

      Rispondi
      • Michela

        Bellissimo articolo. Ovviamente sì, dobbiamo cercare di limitare il più possibile…ma come? siamo schedati nel servizio sanitario e con carta identità… Come possiamo organizzarci senza usare i mezzi di comunicazione come il cellulare, Internet che aiuta a diffondere questi dati…? Io voglio la vita eterna promessa da Cristo!…

        Rispondi
    • Saverio

      Bisognerebbe formare delle comunità, rifugiandosi tipo in montagna o altri luoghi sperduti, cercando di vivere con quello che la natura ci offre, spazzando il pane quotidianamente e ringraziando il Signore aspettando la sua venuta e annunciando il regno che è vicino. Dio vi benedica.

      Rispondi
      • Rosanna

        Saverio, hai toccato un punto fondamentale da raggiungere per la nostra SERENA vita sulla terra.
        Io è molto tempo che con chi credo di poter , tocco questa possibilita’ che vedo ideale, cioe’ fare delle piccole comuni, coltivare e allevare e poi con quanto si raccoglie si ha da mangiare e da vivere in pace.

        Se decidi io ci sono…

        Rispondi
  4. Renzo costantini

    Se l’America ci vuole imporre una simile schiavitu’ possiamo fare accordi con la Russia e mandare in mona gli schiavisti.

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      Non è tanto l’America che vuole imporla, ma le élite globaliste che la governano. Sono le stesse élite che dirigono l’UE.

      Rispondi
  5. FABIO

    Ragazzi io per la liberta’ individuale, sono disposto anche a GUERRA E SANGUE… non mi va’ per niente , che una manica di miliardari ladri delle risorse terrestri,i quali hanno sempre adottato la ” MENZOGNA” per schiavizzare intere popolazioni,fregandosene della salute della gente, proclamando guerre nascoste dietro pretesti assurdi o eventi inventati a dovere, ora possano prendere il comando totale al 100%,di tutti noi, per giunta prendendoci per il culo fino all’ultimo respiro!!! NON MI VA’! quindi che iniziassero ad aprire gli occhi tutti, parlatene con amici, parenti, conoscenti, cerchiamo di tenerli pronti, perche’ questi gran figli di una puttana malata, useranno tutti i pretesti possibili ed immaginabili, ed ora che siamo in un emergenza mondiale, in cui il 90% della gente ha una fottuta paura, questi sfruttatori mentecatti del CAZZO, non perderanno tempo…. il cambiamento deve partire da noi, singoli individui, cerchiamo di abbandonare un po’ la mera idea capitalistica, che ci ha soggiogato fino ad oggi, cerchiamo di riscoprire l’autarchia, per essere autosufficienti e vivere in un mondo nostro,dove nel 99% dei casi non abbiamo bisogno di altri paesi, e di nessun altro… accontentiamoci di avere una vita piu’ modesta, senza rincorrere sempre mete assurde, con altrettanti sacrifici, solo per avere la villa con piscina, che non useremmo neanche per la vitaccia di sacrifici che conseguiremmo…. riscopriamo l’orto dietro casa, facciamoci l’energia solare, eolica,..insomma mettiamocela tutta, perchè infondo se lo vogliamo in tanti, possiamo realizzarlo….

    Rispondi
  6. Massimiliano

    Scusate ma le cose non stanno come dite! ID2020 riguarda l’assegnazione di un identità digitale NON attraverso i vaccini ma le impronte digitali! Se leggete bene lo specificano, dicendo che la campagna vaccinale permetterà contestualmente di ottenere i dati biometrici di tutti quei bambini che non risultano registrati all’anagrafe e che sarebbero circa 20 milioni secondo le stime fornite. L’articolo ufficiale non parla assolutamente di microchip!

    Rispondi
    • Paola

      Scusi Sacchetti io vivo in Svizzera sul Confine con l’Italia…. anche qua ci sarà quezt’obbligo? Il deep State oltre ai paesi nell’UE e noi svizzeri non lo siamo…. dove operano? Quali sono i paesi che resteranno liberi? Il Giappone? Trump anche è contrario credo… grazie ?

      Rispondi
      • Cesare Sacchetti

        Salve Paola, non so dirle sinceramente quali Paesi rimarranno liberi e quali no. Tutti comunque, chi in misura maggiore e minore, s
        andranno in questa direzione. Certamente Trump è contro.

        Rispondi
  7. Linda

    Ci sono persone la cui mera sopravvivenza dipende dal sistema imprescindibilmente. Io ad esempio sto in sedia a rotelle e per questioni di carattere sanitario non mi posso in alcun modo sganciare dalla burocrazia, volente o nolente. Sono una sorvegliata speciale dai servizi sanitari purtroppo perché schedata per la mia situazione. In casi simili come ci si può tutelare dall’inoculazione coercitiva di vaccini, microchip e quant’altro? Inoltre: trovo abbastanza irritante il commento ricorrente che ci si deve adattare a uno stile di vita più modesto, commento giusto e valido per la maggioranza della gente, ma inopportuno verso chi ha già una vita molto più limitata e tribolata della media. Non tutti aspiriamo alla villa con piscina, c’è anche chi tribola anche solo per mettersi le scarpe e per lavarsi: in questi casi, se la qualità di vita dovesse essere ulteriormente aggravata, sarebbe la fine.

    Rispondi
  8. mimmo

    Scusa,.. per l’articolo in inglese?…

    Rispondi
    • Agnese

      Assolutamente no al microchip. Sono cattolica praticante .ascoltiamo le parole dell’apocalisse anche se aderire vuol dire non poter più né vendere né comprare e tanto altro.. dobbiamo fidarci di LUI. È già tutto scritto..ci sono già le basi..le premonizioni.Leggiamo i segni del tempo.STiamo attenti.. perché è facile cadere nella rete..

      Rispondi
    • Rossonera

      Ti comprendo profondamente perché anch’ io sono disabile, in mano a servizi sociali e burocrazia, senza famiglia che mi spalleggi ….
      Sono terrorizzata da questi orrori che useranno su noi e che se rifiuterei ci faranno tso e rendendoci schiave psichiatria coercitiva…
      Io sono molto critica Vs il sistema è saprei che fare nella mia vita, ma da sempre le istituzioni mi mettono in condizioni di non poter realizzare il mio progetto vero di salute e vita rinata.
      Sono arrivata alla conclusione che ci vogliono un mare di soldi x liberarci noi disabili
      Per costruirti la tua casa, il tuo stile, alimentazione, cure sane, assistente personale dove è nei modi che davvero servono a noi e nn pseudoeducatori ecc che ci dicano ciò che va bene x noi.
      O ci uniamo tutti e fare classe action collettiva contro sevizi sociali, farci risarcire o a livello individuale essere benestanti!!!!
      Siam messi male, poi di questi tempi colla crisi economica ci sarà più business su noi
      Triste rendersene conto è nn avere mezzi x spuntarla davvero!
      Il proverbio dice chi ha il pane nn ha i denti
      Chi ha i denti nn ha il pane!
      Io ho i denti ma mi manca il pane agio economico e spalleggiamento familiare / lobby di famiglie associate che garantiscono buona vita x me disabile

      Rispondi
  9. mirko

    meglio a morire!!!!!

    Rispondi
  10. luigi gallo

    Essere completamente autosufficiente è molto difficile. Si può fare creando una comunità di persone con gli stessi valori. Ma, nella storia, sono già esistite simili comunità. Poi arrivavano i conquistatori che depredavano e schiavizzavano. Penso che ci sia poco da fare, tranne che confidare in DIO.

    Rispondi
    • Rosanna

      Ma no perché? Le comunità sono oggi più che mai la soluzione , sopratutto per chi vuole staccarsi dal sistema e con poco a disposizione puoi vivere! Perché ormai questa non è vita, questo che viviamo e che ci impongono è un massacro quotidiano, ti tolgono tutto e nessuno si rende conto di cosa sia la vera serenità.
      Io vorrei trovare persone per prendere un cascinale a poco , animali per latte formaggio , uova e verdura e frutta. Stop
      Bisogna ritornare indietro e L unione fa la vera forza di tutto. Curiamo L anima e la mente solo in questo modo.

      Rispondi
      • Silvia

        Credo anche io che le comunità siano la risposta, per chi non si vuole sottomettere a questo scempio. Mai sottomettersi, ma vedo che la reazione comune purtroppo è un’altra, com’era prevedibile dopo un anno di terrore psicologico..

        Rispondi
        • Rosanna

          Ciao Silvia, vedi ben, anche se secondo me al momento è la maggioranza che ha la benda sugli occhi, perche’ non si rende conto oppure gli danno certezze, di cosa succedera’ concretamente. In fondo da quando siamo entrati nella comunita’ europea ed abbiamo iniziato ad usare l’euro, era evidente che stavamo andando verso la poverta’, eppure la stragrande maggioranza era votata al “speriamo di no”. Poi ad inizio pandemia “andra’ tutto bene”…penso invece che, e non uso la parola….adatta, che in troppi hanno abbracciato un metodo che ora gli ha in un certo senso , legato mani e piedi. Poi come sai in mezzo vi sono gli eletti ( non certo del Signore) i collaboratori degli eletti ed i manovali degli eletti, quindi un nutrito gruppo si sente salvato….Invece ricordiamo che non sarebbe la prima volta che taluni stanchi e ben consapevoli, hanno scelto anche e adirittura di isolarsi. Io resto dell’idea che se si ha convizione si deve procedere e non aspettare di vedere che in molti lo fanno, ah ecco allora sai che forse è giusto…come si dice “la fame vien mangiando”

          Rispondi
  11. Rosanna

    Personalmente condivido l’idea di creare delle comuni, liberandosi di cio’ che abbiamo per non essere piu’ schiavi di nulla. Ricostrursi una nuova vita piu’ Serena, coltivando la terra,allevando animali e dai loro frutti farne formaggi etc…

    Ognuno nella comunita’ con il suo lavoro contribuisce e poi per poter pagare utenze etc…ci si organizza secondo le leggi vigenti, nel vendere parte della produzione. Stop a problemi e via libera al proprio tempo libero in serenita’!

    E’ pieno di ruderi in zone montane o campagne a pochi euro….

    Bisogna cercare di immaginare come puo’ essere la vita vissuta in questo modo, io personalmente la sento tranquillae in pace. ( del resto durante il lungo lockdown di cosa abbiamo vissuto? )

    Un abbraccio a tutti,
    Rosanna

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