di Cesare Sacchetti

Nel corso dell’intervista alla radio svizzera RTS, l’ex ministro dell’integrazione del governo Letta, Cécile Kyenge, e attuale deputata al Parlamento Europeo nel gruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e democratici, torna a parlare dell’immigrazione e lancia un duro atto di accusa contro i partiti che, a suo dire, stanno utilizzando il fenomeno per meri fini di campagna elettorale.

In particolare, secondo la Kyenge il tema dell’immigrazione è diventato “l’unico piano aggregatore dei partiti di destra”,  tra i quali spiccano su tutti “la Lega Nord e il partito neofascista CasaPound.

Tutto questo per l’eurodeputata, alimenta un “clima di instabilità e insicurezza sociale” creato non dal costante aumento del fenomeno migratorio, ma da chi cerca strumentalmente di provocare la paura della popolazione descrivendo l’immigrazione come un problema per il Paese.

L’ex ministro del PD ha aggiunto che in questa “campagna elettorale non si parla di programmi politici ma piuttosto del malessere della popolazione o delle sue paure.”

Per l’eurodeputata “il razzismo esiste ” e crede a questo proposito che l’Italia “deve essere guidata al cambiamento della popolazione, o meglio al cambiamento della composizione della popolazione.”

Quello descritto dalla Kyenge dunque ricorda molto da vicino una sorta di “educazione” delle masse all’idea di una graduale sostituzione etnica, dove gli italiani nativi lasciano il posto a cittadini provenienti in larga parte dai paesi afro-asiatici. L’eurodeputata poi nel corso delle battute finali della sua intervista è tornata ad attaccare “le forze populiste che hanno utilizzato l’immigrazione e strumentalizzato il fenomeno.”

L’argomento delle nascite per risolvere il problema demografico non è stato affrontato dall’ex ministro che considera apparentemente l’immigrazione e il cambio di popolazione la risposta alla soluzione del calo delle nascite.

Proprio sulla questione demografica, un recente studio pubblicato dal Centro Machiavelli ha messo in rilievo come il tasso di fertilità della popolazione femminile in Italia sia passato da 2,7 figli per donna nel 1964 all’1,5 attuale.

La ricerca in questione riporta anche il consistente aumento della popolazione straniera in Italia, attualmente pari a poco più di 5 milioni, un aumento del 270%  rispetto al 2002. Ma la questione demografica, una vera e propria emergenza per il Paese, non sembra al centro dell’agenda della politica nè di quella di politici che esprimono un pensiero simile alla Kyenge, secondo i quali il problema si risolve semplicemente con una nuova “composizione della popolazione.”

Sorprendentemente, coloro che spesso accusano di razzismo chi è contrario a questa agenda immigrazionista, sono gli stessi che di fatto sostengono che l’estinzione del popolo italiano sia perfettamente accettabile. Il razzismo è ammesso, ma solo contro gli italiani.