di Cesare Sacchetti In molti probabilmente già hanno famigliarità con essa. Alcuni la definiscono...
Papa Leone XIV: papa del compromesso o della restaurazione?
di Cesare Sacchetti
Il gabbiano che accudisce i suoi piccoli vicino al comignolo della Cappella Sistina sembra essere stato un presagio che sotto quel tetto, tra le magnifiche volte di Michelangelo, era stato già partorito il nuovo pontefice della Chiesa Cattolica.
E’ arrivato prima di quanti molti si attendessero perché alla vigilia i vari fronti del conclave sembravano distanti e frammentati, a suggerire che il papa non sarebbe stato eletto subito come volevano i vari mezzi di (dis) informazione.
E invece il pontefice è arrivato molto presto, e non appena è uscito il fumo bianco dalla Cappella Sistina in molti hanno avuto paura in quei momenti di vedere uscire dalla loggia di San Pietro l’ex segretario di Stato, Pietro Parolin, che era certamente il porporato più appoggiato dalla massoneria e dal mondo ebraico.
Non è stato così. Sulla loggia di San Pietro si è affacciato il primo pontefice americano della storia, una scelta che spezza una lunga tradizione nella Chiesa che impediva ai vari cardinali degli Stati Uniti di diventare pontefici per non assegnare ancora più potere alla superpotenza americana.
Era una regola che valeva saldamente ai tempi della guerra fredda e del mondo globalizzato quando l’impero americano era a guardia di quell’ordine liberale internazionale partorito dalla seconda guerra mondiale, e del quale oggi in Italia ci sono molte vedove inconsolabili, disperate per la fine del mondialismo e il ritorno sulla scena degli Stati nazionali.
Arriva così il cardinal Prevost che sceglie un nome davvero carico di significato come Leone XIV in omaggio ad uno dei pontefici più grandi e gloriosi della storia della Chiesa, almeno a parere di chi scrive.
Il vero significato del pontificato di Leone XIII
Non appena i vari “analisti” vaticani dei mezzi di (dis) informazione hanno ascoltato quel nome, le reazioni sono stata alquanto preoccupate perché tale scelta sembra essere in chiara discontinuità non solo con il pontificato di Francesco, ma anche con tutti i papi post-conciliari in quanto Leone XIII è stato un papa fiero avversario del modernismo e tra i più magistrali nel denunciare la vera natura della massoneria.
Leone XIII
Si è scelto quindi da parte dei media di adottare un’altra strategia, a loro congeniale. Quella della mistificazione.
Se si leggono le pagine dei quotidiani del mainstream viene fuori a momenti che il papa eletto sul soglio pontificio nel 1878 fosse una sorta di novello attivista sindacale seguace del marxismo per via della sua enciclica, la Rerum Novarum, ma papa Leone è stato tutto tranne che un simpatizzante del comunismo, del socialismo e del materialismo storico.
Proprio nella Rerum Novarum del 1891, Leone XIII, dopo aver certamente riconosciuto la gravità della questione operaia descrive subito il socialismo come un “falso rimedio” e ne denuncia tutta la pericolosità per via della conflittualità che esso porta in seno alla società.
Papa Leone scelse queste parole per descrivere il socialismo.
“A rimedio di questi disordini, i socialisti, attizzando nei poveri l’odio ai ricchi, pretendono si debba abolire la proprietà, e far di tutti i particolari patrimoni un patrimonio comune, da amministrarsi per mezzo del municipio e dello stato. Con questa trasformazione della proprietà da personale in collettiva, e con l’eguale distribuzione degli utili e degli agi tra i cittadini, credono che il male sia radicalmente riparato. Ma questa via, non che risolvere le contese, non fa che danneggiare gli stessi operai, ed è inoltre ingiusta per molti motivi, giacché manomette i diritti dei legittimi proprietari, altera le competenze degli uffici dello Stato, e scompiglia tutto l’ordine sociale.”
Il pontefice originario di Carpineto Romano mette subito in guardia sulla pericolosità di una ideologia che mette una classe contro un’altra e non migliora la condizione dei più poveri che privati persino del diritto alla proprietà privata si troverebbero a stare in condizioni persino peggiori di quelle che il comunismo vorrebbe presumibilmente migliorare.
Allo stesso tempo però la dottrina sociale della Chiesa non fa alcuna concessione alla accumulazione illimitata del capitale.
E’ contro, in altre parole, la formazione di quelle oligarchie e di quel manipolo di banchieri che oggi si è di fatto sostituito allo Stato e ha in mano ogni leva economica della nazione, tanto che ormai lo Stato come tale non esiste più, in quanto esso è poco più di un simulacro giuridico governato dal potere del capitale e delle massonerie che papa Leone denunciò.
I vari organi di stampa è proprio tale ultimo passaggio che ignorano.
Leone XIII oltre ad essere stato il papa che elaborò la dottrina sociale della Chiesa alla base del futuro Stato imprenditore sorto tra gli anni’20 e ’30 sotto il governo del fascismo, è stato, come si diceva poco fa, il pontefice che seppe meglio descrivere cosa è veramente la libera muratoria.
Il pontefice scrisse nel 1884 un’altra mirabile enciclica intitolata Humanum Genus nella quale spiega appunto la natura dei grembiulini che i vari media ovviamente non vogliono ricordare poiché i loro proprietari sono i primi ad appartenere a questa setta segreta di stampo luciferiano.
Leone XIII scrisse queste parole riguardo alla libera muratoria.
“Varie sono le sètte che, sebbene differenti di nome, di rito, di forma, d’origine, essendo per uguaglianza di proposito e per affinità de’ sommi principi strettamente collegate fra loro, convengono in sostanza con la setta dei Frammassoni, quasi centro comune, da cui muovono tutte e a cui tutte ritornano. Le quali, sebbene ora facciano sembianza di non voler nascondersi, e tengano alla luce del sole e sotto gli occhi dei cittadini le loro adunanze, e stampino effemeridi proprie, ciò nondimeno, chi guardi più addentro, ritengono il vero carattere di società segrete. Imperocché la legge del segreto vi domina e molte sono le cose, che per inviolabile statuto debbonsi gelosamente tener celate, non solo agli estranei, ma ai più dei loro adepti: come, ad esempio, gli ultimi e veri loro intendimenti; i capi supremi e più influenti; certe conventicole più intime e segrete; le risoluzioni prese, e il modo ed i mezzi da eseguirle. A questo mira quel divario di diritti, cariche, offici tra’ soci; quella gerarchica distinzione di classi e di gradi, e la rigorosa disciplina che li governa. Il candidato deve promettere, anzi, d’ordinario, giurare espressamente di non rivelar giammai e a nessun patto gli affiliati, i contrassegni, le dottrine della setta. Così, sotto mentite sembianze e con l’arte d’una continua simulazione, i Frammassoni studiansi a tutto potere di restare nascosti, e di non aver testimoni altro che i loro. Cercano destramente sotterfugi, pigliando sembianze accademiche e scientifiche: hanno sempre in bocca lo zelo della civiltà, l’amore della povera plebe: essere unico intento loro migliorare le condizioni del popolo, e i beni del civile consorzio accomunare il più ch’è possibile a molti. Le quali intenzioni, quando fossero vere, non sono che una parte dei loro disegni.”
E’ una condanna ferma, netta e cristallina della natura eversiva di questa società segreta che penetra i meandri di una società, la infetta e la corrompe ai suoi scopi che non sono affatto quelli del “bene comune” come ipocritamente dichiarano i frammassoni, ma sono quelli di chi vuole costruire una repubblica universale mondialista che vuole cancellare ogni singola nazione, creare il melting pot così caro a George Soros fino ad imporre una religione luciferiana come riportato nella vastissima letteratura massonica che dimostra quale sia il vero dio dei liberi muratori.
Se dunque la scelta del nome di Prevost è stata fatta per seguire il magistero di Leone XIII allora se ne dovrebbe dedurre che si è di fronte alla fine della Chiesa liberale del Vaticano II e all’auspicabile ritorno di quella autentica per più di 1900 anni è stata un faro di civiltà nel mondo intero e protettrice delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa.
Non è però un esercizio facile inquadrare il nuovo pontefice.
Poco prima della sua elezione, a questo blog giunse l’informazione che il cardinal Prevost era tra i favoriti ma il suo nome veniva accreditato da vari siti, tra i quali Info Vaticana, come quello di un progressista che sarebbe stato accusato negli anni 2000 di aver coperto due casi di abusi sessuali.
Tali accuse però sono state definite da un altro sito come false in quanto scaturite da una setta peruviana di pedofili che lo stesso Prevost avrebbe contribuito a far sciogliere.
Prevost, ad ogni modo, se è un progressista come sostengono taluni dev’esserlo in maniera atipica poiché la sua teologia sembra molto salda e ferma nel respingere il gender, le unioni omosessuali e l’aborto, senza dimenticare che il cardinale americano risulta anche iscritto alla liste del partito repubblicano americano
Il fattore Trump sul conclave?
E’ vero, non sono mancati gli screzi tra lui e l’amministrazione Trump, ma a questo punto occorre attendere l’inizio del suo pontificato per avere una idea più esaustiva e completa di quali saranno le sue linee guida nella politica estera della Santa Sede, perché il fattore Trump sembra aver comunque influito su tale conclave.
Si è rivelato questo retroscena in un altro passato contributo nel quale si riferiva che il presidente americano già prima del suo viaggio a Roma per presenziare ai funerali di Bergoglio aveva trasmesso al Vaticano tutta l sua irritazione per il percorso anticattolico intrapreso dalla Chiesa di Francesco.
Vance, come credevano alcuni, non è giunto a Roma per un viaggio di piacere. Aveva un mandato molto preciso.
Nel corso dei suoi colloqui ha trasmesso al cardinale Parolin tutta l’insoddisfazione di Trump riguardo alle posizioni tenute dalla Chiesa, e, fatalità vuole, una volta terminati tali incontri, è subito arrivato l’annuncio della morte di Bergoglio il giorno del lunedì dell’Angelo.
L’interesse di Trump per il conclave non è comunque terminato al funerale di Francesco, tanto che pochi giorni dopo il presidente americano ha pubblicato una sua immagine vestito da papa, che alcuni hanno interpretato soltanto come una boutade, mentre altri, correttamente a parer nostro, hanno letto come un messaggio di avvertimento ai vari prelati della massoneria ecclesiastica che volevano un altro papa come Bergoglio sul soglio pontificio.
Trump condivide la sua immagine vestito da papa
Soltanto ieri, a conferma che una influenza del presidente americano c’è stata, è arrivata l’informazione che Trump ha donato alle disastrate casse del Vaticano la cospicua somma di 14 milioni di dollari.
I mezzi di comunicazione non volevano tale esito, è certo.
Sono adesso tutti impegnati a far credere che il cardinal Parolin dall’alto del suo presunto “senso di responsabilità” abbia fatto un passo indietro a favore di Prevost, ma non è certo che l’ambizioso porporato vicentino abbia abdicato così facilmente alla partita.
Le stime iniziali che gli assegnavano un pacchetto di 45-50 voti erano con ogni probabilità gonfiate dai media sempre nel tentativo di indirizzare il conclave nella direzione voluta, non certo quella della venuta di un pontefice discontinuo da Bergoglio, ma un suo successore che ne portasse a termine l”opera” e magari facesse diventare definitivamente la Chiesa Cattolica una derivazione di quella protestante proprio come voleva fare il non compianto Francesco.
Nella sua prima uscita pubblica, papa Leone XIV è stato certamente equilibrato.
Ha citato Francesco, ma al tempo stesso si è discostato già dalle sue precedenti scelte quando ha deciso di indossare di nuova la mozzetta rossa messa da parte da Bergoglio profeta di un falso pauperismo, e ha anche recitato l’Ave Maria pronunciando il nome di Cristo, cosa ormai sempre più rara da parte del papa argentino, se non per oltraggiarlo con le sue blasfeme uscite.
Prevost non lascia pensare quindi ad una prima impressione che ci sarà una “persecuzione”, ad esempio, del mondo tradizionalista come quella messa in atto dal suo predecessore che attraverso il motu proprio “Traditiones Custodes” aveva di fatto ristretto di molto, se non proibito di fatto, la possibilità di officiare la messa con il rito tridentino.
Secondo almeno due differenti fonti cattoliche tradizionaliste, il cardinale americano avrebbe egli stesso celebrato con il rito antico, e certamente questo lo avvicina alle istanze di quel mondo che vuole tenere viva la tradizione di una messa che è stata alla base della liturgia della Chiesa Cattolica per secoli.
Non ci sarà da aspettarsi pertanto un assalto ai sacerdoti e ai vescovi ancora legati al rito tridentino, ma dovrebbe esserci una auspicabile pacificazione.
Prevost dovrà però fare i conti con tutta la pesante ed eretica “eredità” bergogliana a partire da encicliche come Amoris Laetitia e Fratelli Tutti, attraverso le quali ha scosso i già fragili pilastri della Chiesa del Vaticano II attraverso la concessione della comunione ai divorziati e alla esaltazione dell’ideale massonico di “fratellanza universale”, così caro a Bergoglio e al suo circolo.
Leone XIV dovrà fare i conti con tutto ciò.
Dovrà dimostrare ai fedeli se il suo pontificato è soltanto uno all’insegna del moderatismo e alle varie situazioni compromissorie che hanno ridotto la Chiesa in questo deprecabile stato, oppure se sarà uno che farà una doverosa e profonda analisi della deriva post-conciliare degli ultimi 60 anni a partire dal Buddha di Wojtyla sulla Chiesa di Assisi fino ad arrivare alla Pachamama di Bergoglio nei giardini del Vaticano.
Dovrà dimostrare soprattutto se la scelta del suo nome è stata fatta all’insegna della ricerca di una tradizione perduta del glorioso passato della Chiesa, oppure se si tratti soltanto di un dotto vezzo eseguito magari per confondere le acque.
C’è infine un altro importante episodio completamente taciuto dai media riguardo al pontificato di Leone XIII.
Papa Leone è stato il pontefice che il 13 ottobre del 1884 ebbe la visione della Chiesa che cadeva nelle mani di Satana per 100 anni.
Leone XIII in pratica vide quello che è accaduto negli ultimi 60 anni.
Vide l’apostasia della Chiesa e vide i vescovi e cardinali farsi portavoce di quelle eresie che oggi si vedono in molti prelati che ripudiano il messaggio dei vangeli, sostituito da quello della società aperta di Soros, dalla difesa e dalla pratica della omosessualità fino ad arrivare al “fraterno” abbraccio con la libera muratoria.
Talmente fu scosso il pontefice che decise quel giorno di ottobre del 1884 di mettere nella messa una preghiera rivolta a San Michele Arcangelo affinché proteggesse la Chiesa dai suoi nemici.
Papa Leone XIV è stato eletto proprio nel giorno nel quale ricorreva la festa dell’apparizione di San Michele Arcangelo al Gargano.
La ricorrenza è davvero significativa soprattutto se si pensa al nome scelto da Prevost.
Si spera che Leone XIV voglia davvero seguire le orme del suo predecessore, e se così vorrà fare, a lui vanno tutte le preghiere del caso perché avrà davvero bisogno dell’aiuto della Provvidenza per guarire le ferite inferte alla Chiesa non solo da Bergoglio, ma negli ultimi 60 anni.
C’è bisogno di sapienza, temperanza, coraggio e determinazione.
C’è bisogno soprattutto di fede.
A Prevost vanno i più sinceri auguri perchè possa avere tutte queste doti nel corso del suo pontificato.
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E’ sicuramente il prosieguo di PIO XII e non quanto scritto nel concilio vaticano II attuato dal 1958 a ieri.
Lo speriamo davvero, Carmine.
Bellissimo articolo centrato
Auguro al nuo pontefice tanta protezione divina e la forza per cambiare questa chiesa in forte declino
Ti ringrazio, Piero.
Buongiorno, Cesare. La tua prospettiva su ciò che potrebbe accadere con questo nuovo Papa è molto rispettabile. Tuttavia, qui nella mia patria, abbiamo molta paura che possa essere un secondo Bergoglio, dal momento che è stato lui a nominarlo e tutto sembra indicare che abbia intenzione di continuare sulle orme del suo predecessore . Vedremo . . . Spero, come dici con il tuo intelligente sarcasmo, che la loggia vaticana non ci abbia inviato un COMPAGNO MASSONE. Da parte mia, non ho molte speranze, almeno per ora. Un grande saluto da Mendoza, Argentina.
Ciao Isabel, grazie. Anche altri cardinali sono stati creati da Bergoglio, ma non sono come lui. Gli inizi sembrano incoraggianti.
Comunque, anche sussistendo l’invalidità del cardinalato, nulla ostava all’elezione a Pontefice di RF Prevost: è sufficiente essere maschi, battezzati, ultra35enni e celibi: in teoria anch’io, che possiedo tali requisiti, potrei esere eletto Papa.
La questione della validità del cardinalato è da considerarsi, quindi, ostativa per l’elettorato attivo piuttosto che per l’elettorato passivo: e su questo aspeto già circolano teorie interessanti su quest’elezione.
Buonanotte.
MarTino.
ottimo articolo, come sempre e… speriamo bene!
Oggi ho trovato questo collegamento ad un sito che non conoscevo, in cui si prospetta che questa elezione sia da considerare non valida:
https://www.chiesaromana.info/index.php/2025/05/08/1887/
Mi ha stupito inoltre, nella stessa pagina, il titolo visibile nella colonna di sinistra tra gli ULTIMI articoli, dove il sunnominato cardinale invitava a farsi iniettare l’intruglio venefico.
Cosa ne pensa di tutto ciò?
Grazie per l’impegno
Grazie Salvatore. Certamente non fu un’uscita felice e auspichiamo che il papa negli ultimi tempi o adesso ritorni su quanto fatto in quel tempo e se ne penta.
Dottor Sacchetti buongiorno e complimenti per l’articolo.
Esattamente le sue considerazioni ed i suoi eventuali dubbi di cui Ella riporta nello scritto sono stati anche i mei, nell’immediatezza.
Le parole mi hanno fatto riflettere con gli equilibrismi che ha manifestato, forse per non creare subbuglio tra i fedeli, ancora troppo di fresco inconsapevolmente ottenebrati dalle eresie bergogliane: diciamo che ha cercato di carpirne i pochi aspetti positivi, perché, in fondo, anche un orologio rotto, due volte al giorno, ha ragione.
Poi riflettendo….
Cominciando dai dettagli meno “spiritali”: che forse questo pontificato abbia il compito di le “spigolosità”, le esagerazioni della politia trumpiana? Perché, oggettivamente, alcune questioni della politica trumpiana sono molto controverse,diciamocelo.
Il suo ruolo politico, io personalmente, lo vedrei molto più affine a quell di un RF Kennedy, figura che, al netto di alcuni punti discutibili (aborto su tutti), io apprezzo moltissimo, forse potrei dirmi anche suo seguace. C’è un dettagli che Ella non ha anootato: entrambi si chiamano Roberto Francesco: con tutti i nomi possibili, proprio questo iconsueto accoppiamento.
Su questo punto farei notare che: San Roberto Bellarmino è stato uno degli autori della controriforma tridentina sotto Pio V; su Franceso è superfluo discettare, anche se ci aggiungerei anche san Francesco di Sales (combatté i calvinisti), san Francesco di Paola e San Pio da Pietrelcina (Francesco Forgione, nato il 25 maggio 1887, sotto il pontificato di Leone XIII).
Poi l’8 maggio: nelle nostre parrocchie era festa (sono intititolate a San Michele Arcangelo): ora non si fa più, purtroppo!
Ma non solo: ricorre la Madonna di Pompei e Leone XIV l’ha ricordata. Ricordiamo che quella è la Madonna il cui titolo deriva dalla “visione” di San Pio V che precedette la vittoria di Lepanto, nel 1571… La Madonna Regina della Vittoria.
Tra pochi giorni ricorre la memoria della prima apparizione di Fatima, con la festa consegente.
Poi alto dettaglio importante: è agostiniano e dovrebbe essere devoto dell’agostiniana Santa Rita da Cascia, visto che li ha pure intitolato una chiesa quando serviva in Perù. Il 22 p.v. è Santa Rita: non lo farà, ma sai sei facese la “mattata” recandosi in pellegriaggio da Santa Rita!
Faccio notare che il 22 maggio 2019 la Santa Messa da Cascia, trasmessa in diretta dalla rete dei vescovi, fu celebrata da Giovanni Angelo Becciu: pur non ricordando le parole della sua omelia, ricordo la sensazione che provai: ciò che leggeva, sembrava riflettee le miei personali considerazioni che in quei giorni precedent avevo maturato.
Comunque, al di là degli aspetti più individuali: una marea di circostanze che coincidono che danno veramente molto materiale su cui riflettere. Insomma: neanche un cieco non può fare a meno di vedervi, di ravvisarvi una marei di indizi.
Infine, ftto importantissimo: quale altro Papa “moderno” ha concesso l’indulgenza plenaria al momento del suo insediamento, con tanto di benedizione in latino? Va bene che avrà anche voluto lanciare un messaggio di pace ai peccatori ed agli eretici in primis, ma in questa forma era ormai divenuta cosa insolita, anzi, direi sconosciuta. strano perché proprio delle riflessioni che leggevo ieri per la devozione del mese mariano, erano poprio incentrate sul dovere di convertire e far ritornare all’ovile gli eretici e li apostati: il nuovo Papa parrebbe avere messo in pratica il fioretto del giorno consigliato in quel libello!
Su Leone XIII sorvolo, visto che già ne ho scritto abbastanza in passato, proprio perché io sono perugino e Papa Pecci visse le vicende dell’ascesa al potere dei massoni in Italia proprio qui a Perugia, nell’epicentro del terremoto, essendone la prima vittima. Inoltre, quando noi andiamo in chiesa, entriamo nelle sue chiese, ciamate appunto chiese leonine. Aggiungo un dettaglio storico, che dovrebbe essere di ottimo auspicio per tutti, Leone XIV in primis, anzi potrebbe essere un motivo della sua eventuale grandezza storica: probabilmente sotto Leone XIII non vi furono guerre o si terminarono quelle in corso: difetto nel ricordare le date precise degli eventi storici, lo confesso, ma basterà controllare.
Questo si inserirebbe nell’eventuale solco che, in termini geopolitici, passerebbe anche da Butler, il 13 luglio scorso, anniversario di una della apparizioni di Fatima.
I segnali sono una miriade……
Chi vivrà vedrà!
Buona giornata
MarTino.
Grazie Martino, anche per aver messo in rilievo i numerosi segni e ricorrenze che è alquanto difficile ignorare.
Ciao Cesare, sei l’unico che sta mettendo un ordine e un senso storico agli avvenimenti. I soliti noti stanno giocando come sempre la carta del caos. Grazie per la tua puntualità e professionalità.
Non avendo elementi per il momento, oltre alla valanga di segni che chi ha fede e ragione ha colto subito, mi ha colpito la gabbianella contro il falco che si era abbattuto sulla colomba, e l’arcobaleno (di un po’ di tempo fa) in contrapposizione al fulmine di bergogliana memoria.
Un discorso razionale e fattuale verrà col tempo e adesso e prematuro… certo che i segni sono inequivocabili.
Trump ha giocato il ruolo di Defensor Fidei questa volta. Tra un po’ di settimane credo che verrà attaccato dai nostri nemici e difeso dai suoi alleati per questo.
Un grande abbraccio pieno di fede e speranza, carissimo Cesare. Stiamo vivendo un tempo più epico che storico.
Grazie mille, Alice, credo anch’io che presto i media daranno l’assalto a papa Leone XIV. Adesso è la fase dell’inglobamento, poi arriverà quella della freddezza, infine quella dell’aggressione selvaggia.
P.s.: preciso che, nonostante la grande stima e simpatia che provo per RF Kennedy, io non sono mai stato un seguace e/o simpatizzante democratico (di quello americano, intendo) ma manco de striscio, sia chiaro! Di nuovo cordiali saluti.
Ultima annotazione: ho citato santa Rita per un lto dettaglio molto particolare dopo secoli di dimenticanze vaticane nel canonizzarla nonostante la grandissima devozione popolare, fu canonizzata nel 1900 proprio da Leone XIII. Di novo.
MarTino.
Buongiorno Cesare,
confido che come al suo solito approfondisca l’aspetto legato alle accuse di coperture di casi di abusi sessuali in quanto se il sito da lei indicato bolla come false tali accuse, altre fonti riportano che uno dei preti accusati ammise la propria colpa ma nonostante questo non fu mai cacciato dalla Chiesa, grazie alla copertura di Prevost.
L’entusiasmo iniziale che ha portato ottimismo mi auguro possa essere confermato ma, come detto, non le impedisca di continuare la sua ricerca sulla verità dei fatti. A suo merito va infatti l’aver anche ricordato tale aspetto in un post sul gruppo telegram prima delle elezioni dove indicava Prevost assieme ad altri 2 cardinali per il suo passato non particolarmente limpido. Grazie
Salve Nick, chi sarebbe il prete accusato e dove avrebbe ammesso la sua colpa? Ti ringrazio.
“La diocesi di appartenenza in un incontro con la stampa ha spiegato di avere interrogato padre Lute,che aveva confessato i fatti di cui era accusato da tre suore, e per questo gli era stato chiesto di non celebrare più messa e di non partecipare ad eventi pubblici”
Questo è un estratto dell’articolo che ho trovato in rete di una testata italiana.
Personalmente un soggetto “creato” da bergoglio e che invito’ ad andare a sierarsi non so quanto possa essere ritenuto dalla nostra parte.
Io non ho mai visto di buon occhio la figura di molti papi ma Leone XIII per quanto ne so io era però una buona persona contro il capitalismo e socialismo e a favore della gente comune, questo invece si vedrà, ancora e’ presto dirlo.
Vedremo i fatti, mi aspetto che dica la verità su bergoglio, la verità sulla massoneria, la verità sui sieri, che si opponga a tutto il sistema marcio così come anche si dovrà opporre a tutto questo schifo di gender che vuole annullare la differenza di identità tra maschio e femmina che invece e’ una differenza assolutamente fondamentale e naturale e che venga anche fermato lo schifo della propaganda pederastica, ma non basta, anche fermare l’ immigrazione di sostituzione etnica eccetera.
Dovrà essere al pari di Cristo (vabè pretendiamo troppo),dovrà essere pronto a rischiare la vita come fece Gesu’, e non come fecero ai tempi addietro che scapparono per minacce e paure.
Vogliono essere considerati come il ponte tra Gesu’ e l’ umanità? Bene, allora ne siano degni,altrimenti a cosa serve tanta considerazione?
Speriamo sia come si auspica.
Saluti
Occorrera’ tempo per capire da che parte sta realmente, vedendo il suo operato man mano che si svolge il tempo del suo papato. Partiamo dal fatto che in un video del 2021 esattamente come Bergoglio incoraggiava la gente a vaccinarsi per fare un “atto d’amore”, oltre che dirsi uno degli uomini più vicini al suo predecessore. Una cosa è certa vediamo quello che farà ma certamente di essere un conservatore è fuori questione
Non credo proprio che sia fuori questione visto che è a favore della messa in latino e contro il gender.
Ottimo articolo. Speriamo in bene su molte cose mi ritrovo ad essere d’accordo con lei anche se penso che il male esisteva anche prima del vaticano II, gli anti papi ci sono stati pure nei secoli passati classico esempio la santa inquisizione dove papi e preti abusavano di donne e bambini e condannavano al rogo chi non si prostrava dinnanzi al loro potere ( considerandolo eretico/a o strega/mago anche se magari fosse innocente, per “volontà divina”)
Grazie Alfonso, ma sulla Inquisizione hai le idee non poco confuse…
Secondo i mezzi di (dis)informazione il Cardinal Parolin potrebbe rimanere Segretario di Stato. Possibile?
E l’accordo provvisorio con Pechino sarà rinnovato anche da Leone XIV?
Sono loro che stanno perorando la sua causa. Lo vogliono lì.
Grazie!
Attendiamo la nomina della nuova Curia.
Complimenti vivissimi per la bellezza dell’articolo.Personalmente non ho idea di quanto in profondità è entrata l’Eresia nel Vaticano e aspetto di capire di più da questo Papa ma siano di augurio le ultime parole del suo saluto ..IL MALE NON VINCERÀ
Ti ringrazio, Vincenzo.
Sugli antefatti storici che hanno portato all’attuale degrado umano abissale, come è stato esposto in questo articolo e molti altri ancora sul suo blog, sono d’accordo pienamente con lei, Sacchetti; ma sull’apostasia della Chiesa e la situazione del soglio pontificio, ci sono altri fondamenti dottrinali che non posso non tenere in considerazione, i quali indicano come Prevost faccia parte di quella triste lista di usurpatori del soglio pontificio, che origina da Roncalli.
Ne spiego il motivo partendo da alcuni presupposti dogmatici e ragionamenti logici:
La ben nota bolla di Papa Paolo IV “cum ex apostolatus officio” ribadisce l’insegnamento della Chiesa circa la condanna degli scismatici ed eretici manifesti, sottolineandone l’applicazione anche nel caso di cardinali eretici che fossero stati eletti Papa.
Quindi uno scismatico, eretico o apostata; davanti a tutta la Chiesa, deve essere considerato scomunicato e privato immediatamente di ogni autorità e giudizio qualora il suo errore sia manifesto tramite parola, scritti o fatti evidenti.
Ne consegue che le elezioni da Roncalli in poi e i cambiamenti da loro apportati, devono essere considerati nulli perchè essi erano eretici manifesti; oltretutto Roncalli era già segnalato come sospetto modernista, prima di diventare cardinale.
Chiunque continui pertinacemente a rimanere sottomesso a questi eretici, li giustifica o li sovvenziona, diventa complice di eresia e di conseguenza diventa automaticamente scomunicato egli stesso.
A causa di questo, la gerarchia ecclesiastica ha smesso di incarnare quasi tutti gli attributi (unaità, santità, cattolicità, apostolicità) che caratterizzano dogmaticamente la Chiesa; e ha quindi rigettato di appartenervi; non riuscendo a mantenere più l’adesione sufficiente a quei principi sovra-razionali (cioè i dogmi) che gli darebbero invece la rettitudine e l’autorità di governare in conformità con la tradizione apostolica.
Dalla morte di Pio XII quindi, la successione petrina è stata usurpata e deformata; con l’aggravante che, Montini, modificando tutti i sacramenti, ne ha corrotto la materia o la forma necessari, rendendoli da quel momento in poi, invalidi o dubbi. Da quel momento, è stata interrotta anche la validità della successione sacerdotale e vescovile.
In effetti, è difficile immaginare una eresia e apostasia più grande di quella che vediamo svolgersi da decenni.
Tutte le strutture ecclesiastiche sono diventate un involucro vuoto fatto di formalismo, immoralità, sentimentalismo e sacramenti ridotti a cerimonialismo in difetto di forma, materia ed intenzione; in cui lo Spirito Santo non può più imprimere il carattere od operare la grazia santificante. Tranne forse per il battesimo. (Bisognerebbe indagare caso per caso).
A causa quindi della natura falsata dei nuovi riti, Prevost deve essere considerato non validamente ordinato nè come sacerdote nè come vescovo e pertanto mancante, da un punto di vista dell’ordine, delle qualifiche per accedere all’elezione papale. Ma anche dal punto di vista della fede, egli rimanendo sottomesso alle autorità della setta del Vaticano; si è reso complice di eresia, ed automaticamente estromesso dalla Chiesa. E su questo fatto sia lui che il resto del clero non ha giustificazione, perchè soprattutto i più anziani, avevano ed hanno ancora a disposizione i documenti del magistero precedente all’anti-concilio per riconoscere e giudicare la gravità delle deviazioni dottrinali, sacramentali e morali compiute a partire da Roncalli.
Quello che la maggior parte delle persone continaua a non vedere, anche se ormai la cosa a partire da Bergoglio, è sempre più difficile da nascondere, è che dentro il clero Vaticano, per i motivi suddetti, non è sopravvissuto nessun nucleo autentico di cattolicità. È questa la cosa che rende impossibile un ripristino.
L’unica cosa che rimane possibile invece, è il ripudio e il distacco da questa setta.
Forse, la visione di Prevost sarà più moderata rispetto a quella di Bergoglio, ma anche quella di Ratzinger lo era, e nonostante questo Razinger non ha mai rigettato nulla del famigerato conciliabolo, origine di ogni ufficiosa contraffazione dottrinale. Essi sanno infatti, che se lo condannassero pubblicamente, verrebbero espulsi; come è accaduto nel caso di Lefebvre.
Prevost, nel suo discorso proclamato dopo la sua invalida elezione, discorso imbiancato dai soliti richiami alla pace e al dialogo di ispirazione massonica, ha anche omaggiato in maniera positiva la figura del suo infame predecessore e continuando la proclamazione non è emerso nulla che dimostri chiaramente l’intenzione anche solo parziale di riannettere importanza primaria all’insegnamento dogmatico; il che denota come egli rimanga più sul versante delle apparenze facendo, per ora, solo sembrare di essere più rigoroso;
proponendosi con vestimenti tradizionali, affermando di essere agostiniano e affibbiandosi il nome evocativo di Leone XIV, come tentativo di presentarsi in continuità con la figura volitiva e zelante di leone XIII.
Questo di Prevost, è un modo di comunicare ambiguo, equivoco, sfuggente.
Questo non è il modo chiaro, netto, inequivocabile di un capo della Chiesa docente e dei concili ecumenici.
Questo è il modo di comunicare dei modernisti, dei testi dell’anti-concilio e degli anti-papi eretici:
Quello cioè di dire sì e no contemporaneamente anzichè di essere netti e precisi nel parlare; quello di amalgamare intenzionalmente verità e menzogna, che è la qualità propria del modernista.
La verità è che il clero si è degradato al punto di diventare una simulazione sempre più grottesca del Cristianesimo autentico.
Continuare a prestare attenzione alle vicissitudini di questa chimera deforme, può avere un interesse di tipo sociale, politico e servirà anche a misurare il livello di corruzione e infiltrazione massonica.
Ma oramai non ha più alcuna valenza nel veicolare la speranza di chi attende un riassetto spirituale da Roma; perchè non esistono più le condizioni canoniche e sacramentali affinchè possa accadere che venga realmente eletto un autentico pontefice in Vaticano.
La costituzione apostolica di Pio XII “vacantis apostolicae sedis” ha ribadito e fissato definitivamente le regole che devono essere osservate durante un interregno papale. Regole che non sono state rispettate già a partire dalla stessa alezione invalida di Roncalli; perchè essendo stato dichiarato sospetto di modernismo, non sarebbe mai potuto diventare eleggibile e inoltre, gli altri cardinali hanno commesso una gravissima negligenza nel non considerare la gravità dei sospetti a carico di Roncalli.
Se poi per miracolo Roncalli fosse stato espulso prima della fine del suo pontificato illegittimo, annullando tutti i suoi atti, le sue nomine, il suo “concilio”, ecc.; si sarebbe potuta rimediare la situazione di sede usurpata eleggendo canonicamente un nuovo Papa e preservandone così la continuità.
Ma la pressione dei modernisti, dei massoni, il degrado dottrinale e dogmatico e l’anti-concilio già avviato, non hanno permesso al clero che doveva sopra ogni altra cosa preservare la fede incorrotta, di agire di conseguenza.
A questo punto però, Immagino quale potrebbe essere l’obiezione in riferimento a quanto ho denunciato finora:
ovvero che con le mie dichiarazioni nego la continuità della Chiesa.
Questo è un punto dogmatico che ha provocato un corto circuito tra i cosiddetti tradizionalisti e gli studiosi delle eresie del post-concilio.
Perchè se si vuole considerare il Vaticano ancora la continuazione della Chiesa, si viene contraddetti dalle prove certificate dagli insegnamenti del magistero stesso; cioè che gli eretici manifesti, a qualunque livello, sono fuori dalla Chiesa, non possono più comandare e non hanno più validità di giudizio e che la Chiesa autentica non può emanare documenti pretestuosamente dogmatici per insegnare menzogne che conducono le anime che le accettano tacitamente o meno, alla dannazione eterna.
Ma se si denuncia il Vaticano trasformatosi in una setta, a quel punto non si è in grado di dimostrare inconfutabilmente dove si trovi materialmente la continuazione della gerarchia apostolica.
Su come si configuri la continuazione della Chiesa, in relazione alla totale e irreversibile corruzione di Roma, a mio parere si possono esporre almeno due argomenti:
_È continuata nascostamente una linea di successione apostolica legittima, da qualche parte nel mondo, Tenuta in “ostaggio” o che agisce nel totale anonimato per non essere infiltrata da massoni e occultisti, la quale attende di tornare ad essere visibile a tutti, prima della resurrezione della carne. Dimostrando a quel punto, mediante delle prove inconfutabili, che la successione apostolica non si è mai interrotta realmente.
Forse abbiamo una successione canonica a partire da Siri, come sostengono alcuni, ma non sono molto convinto perchè nonostante la sua apparente conformità alla dottrina, egli non condannò apertamente gli errori del conciliabolo V2 e rimase fattivamente sottomesso a falsi papi, quindi dimostrandosi incoerente e complice di eretici.
Forse in mezzo a tutte le maldestre e dubbie elezioni di “papi” tentate in giro per il mondo in questi decenni, si nasconde una autentica elezione valida, semmai per miracolo uno di loro potesse dimostrare di essere stato eletto canonicamente, secondo le condizioni dettate della costituzione apostolica di pio XII.
_l’altro argomento risulta dall’assunto che gli attributi della Chiesa lo sono prima di tutto a livello di principio;
ovvero si tiene in considerazione che quei dogmi che definiscono le qualità della Chiesa in perpetuo, non necessariamente si incarnano sempre costantemente in tutto l’organismo della Chiesa, che invece a causa del libero arbitrio può tradire la fede anche in blocco, compreso il Papa, rimanendo a quel punto solo un imprecisato numero di fedeli autentici sparsi nel mondo, senza l’ausilio di una gerarchia completa, visibile e legittima; ma comunque fedeli validamente battezzati e che hanno abiurato le eresie conciliari e conservata intatta l’adesione ai dogmi necessari per la salvezza; attraverso la lettura e l’approfondimento dei catechismi pre-conciliari.
Questi individui, sono quelli che rappresenterebbero la continuazione residuale della Chiesa durante il venturo regno Anticristico e fino alla resurrezione della carne.
La situazione attuale sarebbe simile per esempio, a quella in cui i Cristiani Giapponesi furono abbandonati dai sacerdoti che andarono a evangelizzare quella nazione, i quali dovettero lasciarli soli a causa delle stragi e persecuzioni che in quel luogo subirono nel 16°-17° secolo. In questo caso, molti di loro riuscirono a sopravvivere per circa 250 anni (cioè fino al ritorno, nel 19° secolo, di altri chierici mandati dalla Chiesa) nascostamente, senza altri sacramenti che il battesimo e il matrimonio, che furono tramandati e amministrati dai capi famiglia.
le fazioni tradizionaliste odierne, difficilmente si possono includere tra il rimanente cattolico; perchè sono da considerarsi portatrici di dottrine erronee sulla natura del papato e altre questioni dottrinali. Oltretutto, esse sono illegittime e scismatiche nella giurisdizione, il che le ha portate tutte a continue frammentazioni e scissioni intestine. Esistono anche seri dubbi sulla validità dei loro ordini vescovili e sacerdotali, sia dalla linea di Thuc che da quella di Lefebvre.
E ci sono pure indizi che suggeriscono una infiltrazione massonica e occultista anche all’interno dei loro gruppi.
Per i Cristiani autentici rimanenti quindi, non essendoci apparentemente sacerdoti validi e legittimi a cui chiedere la confessione, il magistero indica la possibilità di esercitare la contrizione perfetta, unita all’intenzione di confessarsi sacramentalmente. Questa è una possibilità prossima alla fede e rappresenta in questi tempi così oscuri, forse l’unica alternativa da tenere in considerazione rispetto al sacramento della confessione.
Purtroppo, una apostasia generalizzata, dopo la proclamazione dell’evangelo in tutto il mondo, era previsto che dovesse accadere.
Questo processo fa parte del destino della Chiesa, come ci tramanda la stessa tradizione apostolica.
Il successivo passo sarà quindi l’ascesa e il trionfo passeggero dell’Anticristo.
Infine, la resurrezione della carne e il giudizio universale.
Salve Renato, ti ringrazio ma ti chiedo però di fare commenti un po’ più brevi perché altrimenti diventa difficile la lettura degli altri commenti. In sintesi dico che se il collegio cardinalizio accetta l’elezione di un pontefice, seppur nemico della Chiesa, la sede non è vacante. Tale argomento tra l’altro va contro la promessa di Cristo che disse che la Chiesa sarebbe esistita fino alla fine dei tempi. Il sedevacantismo ha difatti fatto finire la Chiesa nel 1958 ed è evidente che tale tesi non può essere vera.