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Cesare Sacchetti

Le élite hanno deciso di sostituire Salvini con la Meloni: Salvini si rivelerà funzionale al sistema o farà saltare il banco?

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Categorie: Politica italiana

28/07/2020

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di Cesare Sacchetti

E’ successo tutto nel giro di pochi giorni.

Dopo l’approvazione di Giorgia Meloni a Giuseppe Conte, “caduto in piedi” secondo la leader di Fdi sull’accordo chiuso con il recovery fund, si è messo in moto un meccanismo.

Mentre sui social montava la protesta contro la politica di Fratelli d’Italia, nei sondaggi si assisteva al fenomeno inverso.

Il partito invece di andare verso il basso, andava singolarmente verso l’alto.

Nel frattempo, la macchina dei media mainstream ha fatto di tutto per rappresentare la Meloni come una politica “responsabile” e sono iniziate ad arrivare proposte da personaggi del calibro di Giuliano Cazzola, falco eurista già noto per aver militato tra le fila dello scomparso partito montiano, Scelta Civica, di affidarle la presidenza di una commissione bicamerale.

Proprio lo stesso Monti due settimane prima aveva preso il telefono per congratularsi con la leader di Fdi riguardo ad alcune sue recenti dichiarazioni.

Gli apprezzamenti sarebbero giunti per una ipotetica apertura della parlamentare del centrodestra ad una eventuale corsa del presidente della Bocconi al Quirinale

E’ in corsa una opera di sdoganamento politico della Meloni da parte del sistema.

La ragione, nemmeno troppo recondita per gli osservatori più attenti, è semplice.

Le élite mondialiste, e le loro rappresentanze locali, sembrano aver chiaramente deciso che è giunto il momento di passare lo scettro della leadership del centrodestra da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, reputata più “affidabile” dal mainstream.

Sarà questo passaggio di consegne probabilmente ciò che porterà all’avvicinarsi della resa dei conti in una coalizione che non è più tale e che mai probabilmente lo è realmente stata.

La prova del nove in questo senso è giunta dal Recovery Fund. Mentre Berlusconi e Meloni da un lato riservavano parole di elogi per Conte, dall’altro Salvini si distanziava parlando di un accordo truffa che nei fatti non porterà nelle casse del Paese cifre nette superiori agli attuali contributi versati annualmente a Bruxelles.

I vecchi toni all’arma bianca di Salvini nei confronti dell’UE sembrano essere stati rispolverati, anche se non è ancora chiaro se si tratti solamente di una maldestra manovra per recuperare il terreno perduto nei confronti della rivale Meloni, oppure se sia un vero tentativo di riprendere una linea più sovranista per riportare la barra del timone verso il percorso politico seguito fino all’infausto crollo del governo gialloverde.

Ciò che sembra essere evidente, ad ogni modo, è come il percorso moderatista intrapreso da Salvini dall’estate scorsa fino ad oggi non abbia fatto altro che avvantaggiare la leader di Fdi che non ha preso nessuna particolare posizione sovranista, ma al contrario non ha fatto altro che rimanere ferma sfruttando l’avvicinamento al baricentro del sistema scelto dal suo avversario.

I toni agguerriti di Salvini contro l’UE dopo la caduta del precedente governo si sono infatti progressivamente appannati.

Si è passati dai duri e legittimi attacchi contro l’UE e Macron che puntualmente ingeriva negli affari del precedente governo gialloverde, ad aperture a governi di unità nazionale che vedrebbero inevitabilmente il coinvolgimento del PD, il partito dell’establishment.

Si è passati da una linea no euro dei primi anni della Lega salviniana, alla proposta, comunque valida, di adottare i mini-bot, fino agli elogi sperticati ad uno degli esponenti per antonomasia dell’eurocrazia, quel Mario Draghi già noto per aver venduto a prezzo di saldo i gioielli dell’industria pubblica italiana nel 1992 alla finanza anglosassone e per aver di fatto sacrificato la Grecia sull’altare della Troika nel 2013.

Giova ricordare nuovamente che la presunta “conversione” di Draghi non è mai esistita nei fatti e l’ormai noto articolo del Financial Times vergato lo scorso marzo dall’ex presidente della Bce, non dice nulla che faccia pensare ad un ritorno alle tendenze keynesiane di Draghi trasmessegli dal compianto professor Caffè, salvo una generica proposta sulla necessità di espandere i debiti pubblici, senza menzionare minimamente l’indispensabile ombrello monetario della banca centrale per poterne garantire la solvibilità.

Allo stesso modo, Salvini non solo è stato fin troppo morbido sulla dittatura sanitaria che si è instaurata nel Paese, ma al contrario fino a poco tempo fa era uno dei più accesi sostenitori di misure di quarantena ancora più restrittive, tra le quali la proposta di tracciare e isolare i positivi, che è utile ricordarlo nella stragrande maggioranza dei casi, sono persone asintomatiche sane che non hanno bisogno di alcuna quarantena.

Durante i mesi orribili di un sequestro di massa che ha privato delle libertà fondamentali milioni di persone, non si sono levate voci nel partito contro la sequela di abusi subiti dai cittadini italiani che venivano rincorsi per le strade dalle forze dell’ordine solamente perchè osavano esercitare il loro sacrosanto diritto costituzionale di libertà di movimento, così come nulla è stato detto contro le irruzioni di carabinieri in Chiesa che non solo commettevano un reato interrompendo una funzione religiosa, ma riportavano alla mente le feroci persecuzioni dei bolscevichi contro i cristiani durante la rivoluzione russa.

In altre parole, la Lega di Salvini il cui consenso è esploso proprio per il suo piglio apparentemente anti-sistema, è mancata completamente proprio quando c’era più bisogno del suo spirito delle origini.

Solo ora, dopo mesi di silenzi e impliciti riconoscimenti degli abusi, il leader del Carroccio rilascia dichiarazioni nette contro la previsione di rinnovare lo stato di emergenza, denunciando un’operazione volta a spargere infetti nel Paese per poter continuare con la sospensione dei diritti.

Così come solo ora la Lega sembra avvicinarsi a virologi e medici come Tarro e Bacco che da mesi stanno denunciando la completa assenza di parametri scientifici nell’imposizione di queste misure, quali la mascherina e il distanziamento sociale, che non solo sono completamente inutili ma dannose sotto molti profili, compresi quelli economici, psicologici e medici.

Tutto questo andava detto prima, e ora sia che si tratti di mero opportunismo politico sia che si tratti di sincero ravvedimento, poco cambia.

Potrebbe essere troppo tardi. Questa linea compromissoria e moderata non ha fatto altro che far crescere enormemente l’influenza del deep state leghista e di Fdi.

Ogni volta che Zaia fa una sparata e invoca TSO e carcere per i positivi, e ogni volta che Salvini non prende le distanze dal governatore del Veneto, pezzi di elettorato della Lega si allontanano.

Che Salvini abbia fatto questo in nome di una misteriosa strategia che lo ha portato a compiere una ritirata strategica, o che lo abbia fatto perchè in realtà è il deep state di Giorgetti che glielo impone non fa nessuna differenza.

In ogni caso, le colpe di una eventuale perdita di consensi ricadranno su di lui ed è proprio quello che Giorgetti, l’uomo dell’establishment vicinissimo a Draghi, aspetta da tempo.

Qualche tempo fa, a questo proposito, è uscito un articolo sul Corriere, ormai ridotto al rango di rancoroso portavoce del regime, nel quale appunto si parlava di questa possibile manovra di defenestrazione ai danni di Salvini orchestrata proprio dal responsabile esteri del partito.

Giorgetti, estremamente logorroico fino alla fine dello scorso anno nel proporre governi con Draghi e nel dire no netti all’uscita dall’euro, ora invece è parco nelle sue dichiarazioni.

L’eminenza grigia della Lega si è messo da parte e aspetta pazientemente che il cadavere del suo nemico passi sulla riva del fiume.

L’appuntamento decisivo potrebbe arrivare proprio dalle prossime amministrative. Sia che i delusi della Lega si sposteranno verso Fratelli d’Italia sia che si consegneranno all’astensione, partirà comunque l’assedio alla leadership salviniana.

In questo senso, il rientro di Maroni nel partito lascia intravedere un oscuro presagio del ritorno definitivo alla Lega delle origini.

Il sistema tornerebbe, o forse lo è sempre stato, in completo possesso della sua creatura e verrebbe dato il benservito a Salvini.

Se Salvini è stato uno dei tanti gatekeeper della politica italiana, questo sarà il probabile epilogo della storia e il leader leghista seguirà probabilmente lo stesso cammino di un altro movimento controllato dal sistema, il M5S.

Se invece Salvini è in buonafede e vuole divincolarsi dalle spire del meccanismo mortale che si è messo in moto, prima o poi sarà costretto a far saltare il tavolo e fondare sul serio un nuovo partito che non sia la sbiadita fotocopia del suo predecessore, ma che viri decisamente verso un piglio sovranista e lontano dal neoliberismo che ancora è la stella polare in economia dell’attuale Lega.

Allo stesso modo, è impensabile avviare questo processo senza prima aprire un ponte diretto con Trump che, ad oggi, ancora non c’è.

Il silenzio della Lega sullo spygate, e l’avvicinamento di Salvini a Renzi ha distanziato enormemente il partito dall’amministrazione del presidente americano.

L’ha portata praticamente a mettersi di traverso sulla strada di Trump che vuole andare fino in fondo in questa storia, e arrivare ad un probabile coinvolgimento di Renzi e Gentiloni che avrebbero usato i servizi segreti italiani per spiare illegalmente il presidente degli Stati Uniti.

Se qualcuno in Lega si illude ingenuamente che nell’entourage di Trump questo avvicinamento a Renzi non sia stato notato, commette un grosso errore di superficialità e pressapochismo.

A Washington, non sono scemi.

Qualsiasi sarà la fine di questa storia, la macchina del sistema si è messa in moto e puntuali sono già partite alcune inchieste giudiziarie su politici della Lega.

Ora resta solo da capire se Salvini è un attore con un copione già scritto che si consegnerà al destino assegnatogli dal sistema, oppure se è una mina vagante che vuole ancora provare a far saltare il banco.

Tempo fa, lo stesso Salvini disse di tenere la foto di Renzi in ufficio regalatagli proprio da Giorgetti che forse gli ha voluto recapitare un messaggio nemmeno troppo velato.

Gli uomini creati dal sistema, prima o poi, finiscono sempre per essere tolti di mezzo quando non servono più.

Forse ora è giunto per Salvini il momento di riprendere in mano quella foto e decidere se essere un uomo del sistema e uscire di scena in silenzio, o se sfidare lo status quo andando controcorrente.

Le élite hanno già preso la loro scelta. Ora resta solo da vedere quale sarà la scelta di Salvini.

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19 Commenti

  1. Giancarlo

    salvini è andato a baciare il sederuccio dei J, da lì ho capito che si era perso, o che – fin dall’inizio – era solo uno strumento dei “padroni universali”. Ora la meloni, stessa storia, o l’hanno comprata o minacciata o non so che, ma anche lei , dopo le ultime dichiarazioni, è persa.
    Io credo che votare sia inutile, è come in USA, chi vince vince è sempre roba loro, lo stesso trump potrebbe essere solo una pedina dei rockfeller nella loro battaglia contro i rothshild per la supremazia in famiglia, da qui si può capire l’intransigenza verso la cina, futura – dopo l’america – base operativa J dei rothshild.
    Per me tutti i nostri politici, TUTTI, si devono mettere al muro,bendati, da quei traditori dell’Italia e del popolo che sono.

    Rispondi
    • anna maria

      Se tutti la pensassero come lei sig. Giancarlo, sarebbe terribile! Nel senso che continuerebbero a governare i prepotenti, i delinquenti, e scaltri che ora ci governano. Alle urne bisogna andare, “sempre ” e comunque, bisognerà votare almeno il “meno peggio”, per contrastare il “diabolico”! Non so se ho reso l’idea!? Io ho le idee chiare su chi votare, ma qualora dovessi trovarmi in una situazione in cui non mi ritrovo con le proposte politiche o i personaggi politici proposti, comunque non mi “asterrei” dal voto, diritto altissimo, ma voterei almeno il “meno peggio”. Per contrastare danni peggiori.

      Rispondi
  2. Federica

    Giorgetti: “È vero, mancheranno 45mila medici di base nei prossimi 5 anni. Ma chi va più dal medico di base?” Il fallimento di un partito come la Lega sta tutto nella spocchia bocconiana di chi lo dirige. Se il Veneto si è salvato è stato grazie alla medicina territoriale e al fatto che la sanità è pubblica al 95%, non certo per il parassitologo Crisanti o per Zaia. I medici specialisti costano, avere gli ospedali con reagenti e dpi in quantità sufficiente idem. E le ambulanze medicalizzate? Queste sconosciute. Bene, continuiamo così. Da Gianfranco Miglio a Giorgetti la parabola è scritta. Se prenderanno voti, è perché lo zoccolo duro dell’elettorato si aggrappa ai ricordi celoduristi, alle promesse pontidiane (sempre rimandate) e ad un appeal che sembra popolare ma per il popolo, alla resa dei conti – quando le attrezzature e strutture adeguate servono-, non fa o si comporta come tutti gli altri.

    Rispondi
  3. anna maria

    “Se invece Salvini è in buonafede e vuole divincolarsi dalle spire del meccanismo mortale che si è messo in moto, prima o poi sarà costretto a far saltare il tavolo e fondare sul serio un nuovo partito che non sia la sbiadita fotocopia del suo predecessore, ma che viri decisamente verso un piglio sovranista e lontano dal neoliberismo che ancora è la stella polare in economia dell’attuale Lega.”

    Penso che Salvini sia in “buona fede”. Non ho la cultura di tanti uomini politici, ma penso di avere quel certo “buon senso” della gente comune. Lo ascolto volentieri e con tanta attenzione, sia nei suoi interventi in trasmissioni televisive, sia nei social che riportano i suoi comizi e mi ritrovo pienamente nelle idee che esprime, nei programmi politici che propone, e soprattutto nella sua evidente vicinanza con il popolo, con la gente. Da insegnante di scuola Primaria, penso di avere abbastanza esperienza (più che trentennale) delle diverse personalità e delle loro caratteristiche, spesso comuni tra loro: espressioni del viso, toni della voce, posizioni del corpo, atteggiamenti involontari, che esprimono quasi chiaramente alcuni tratti della personalità, che ad un “occhio attento”, come il mio, non può sfuggire. Bene, personalmente in Salvini “vedo” tanta buona fede, sincerità, schiettezza e passione, per l’Italia e gli italiani, per le tradizioni ed i valori cristiani! Lo ammiro tanto soprattutto perchè sa di essere assolutamente contro corrente, contro i poteri forti, sa che rischia la sua vita e quella dei suoi figli, ma imperterrito va avanti. Forse in lui vi è un po di sana “ingenuità”, altrimenti , mi chiedo, chi gli da il coraggio di affermare con forza ciò che nessuno osa più affermare?

    Rispondi
  4. Iris

    Sono in perfetta sintonia con l’utente Giancarlo quando parla della totale inutilità del voto, perché ha perfettamente ragione.

    Quello che ha sempre rovinato l’Italia è la mentalità del votare il “meno peggio” per arginare danni peggiori.
    Senza comprendere che fin quando non cambia totalmente il paradigma i danni saranno sempre gli stessi, non esiste il migliore o il peggiore se non nella mente di chi vive ancora nel dualismo, cosa che non mi riguarda, e che l’eletto è sempre lo specchio riflesso dell’elettore. Ecco perché l’Italia è un paese ingovernabile da sempre.

    Ci sono solo due cose che andrebbero fatte a questo punto, e il sistema cadrebbe come il castello di carte illusorie che è: Sciopero elettorale e sciopero fiscale.
    Gli italiani però, che in genere campano di paure e della sindrome del leccapiedi al politicante di turno, sono incapaci di metterle in atto, ancora convinti che nella catastrofe imminente riusciranno a cavarsela.
    Non questa volta, per fortuna.
    La lezione deve essere imparata da tutti, nessuno escluso, perché questa è la resa dei conti finale.

    Salvini? Uno squalo come tutti gli altri. Non ha mai lavorato un giorno in vita sua, campa di un populismo becero e squallido appositamente creato per squalificare l’idea stessa di sovranismo, e lui sovranista non è mai stato, lui ama indossare la kippah tanto per ricordarci chi lo foraggia, e risponde agli stessi piani alti, lo dissi già ma repetita iuvant, dei pentastellati e PD.

    Non esiste alcuna buona fede in nessuno di questi figuri, neanche più nei loro cognomi.
    Sulla Meloni nemmeno spreco tempo, è una Chihuahua come la definisce un noto youtuber simpaticamente, io in modo neutro perché non mi procura il benché minimo interesse.
    Questa gente è solo aria fritta e stantia, null’altro.

    Chi dopo tutta questa pantomima avrà il coraggio di votare Lega o Fratelli d’Italia avrà ancora una volta scelto il vecchio, lo stantio, il nulla pneumatico.

    Personalmente, e in silenzio con altre persone in un cammino ben preciso, sto invece lavorando alla totale distruzione di questo paradigma, che ha i mesi contati.
    Non è più tempo per energie vecchie e votate verso l’esterno.
    È se stessi che bisogna votare, sempre.

    Rispondi
    • Cristiano

      “Personalmente, e in silenzio con altre persone in un cammino ben preciso, sto invece lavorando alla totale distruzione di questo paradigma, che ha i mesi contati.”
      Suppongo si tratti di un cammino nella trascendenza…il numero dei partecipanti non é importante?
      Se sí, come operate nel raccogliere aderenti? Ci sará un modo per aggregarsi, avendone il desiderio….

      Rispondi
  5. anna maria

    Ognuno è libero di inseguire ” UTOPIE ” , se è questo che le far star bene! L vita è fatta di scelte concrete, nella massima obiettività. Non serve inseguire chimere. Comunque liberissimi tutti di inseguire le proprie chimere, ognuno segua ciò che ha nel cuore. Intanto la vita sociale corre e non me la sento di lasciarla correre stando con le braccia conserte.

    Rispondi
  6. filippo spano

    Direi il conrario,i rockefeller sono sostenitori dei dem. ,di biden come prima lo erano di hillary, ed e’ il loro esponente kissinger ad aver sdoganato la cina comunista ,gia’ negli anni 70 ,ovvero proprio ai tempi di crisis of democracy( watanuki,crozier,huntigton). Manifesto programmatico della trilaterale( programma ampiamente attuato), commissione trilaterale,anche lei creatura dei rockefeller.
    Trump e’ stato salvato dalla bancarotta ,piu’ di una volta proprio dalle banche dei rothschild( ad es. dopo la fallita speculazione sui casino’ di atlantic city) e, sempre trump appena eletto ,scelse wilbur ross , (ex dirigente della b.ca di investimento dei rothschild per decenni) come suo,segretario al commercio.
    Nb. Wilbur ross contrariamente ai molti esponenti dell amm. trump sostituiti, e’ sempre (tuttora) rimasto al suo posto, ergo trump fin dall inizio ha messo in atto piani e politiche economiche ,graditi proprio ai rothschild.
    A lume di naso si potrebbe dedurne che lo scontro tra le due bande, sia il seguente rockefeller/Dem. Deep state/Cina da una parte e , rothschild/trump/Usa/GB dall altra.
    Tra le due bande la prima , ad alto tasso di psicopatici degenerati,Gates,Soros,OMS,Bezos,Zuckerberg,Buffet ecc., coi loro programmi di controllo sociale stile Cina e, con i loro programmi di vaccinazione su scala globale e tracciatura genetica , mi pare la piu’ pericolosa.
    Sono loro gli architetti del controllo sociale globale via tracciatura e della pandemia come sistema per poterne giustificare la messa in atto.
    Alla luce di cio’ capovolgerei la sua poco realistica ipotesi.
    Ammesso comunque, che in realta’ le due fazioni non stiano facendo il giochino del poliziotto buono e quello cattivo, nella prospettiva di un comune risultato da raggiungere, tesi/antitesi……sintesi risolutiva ,prevista e programmata.
    Saluti

    Rispondi
  7. Katy

    Segnalo ai lettori l’ultimo video di Massimo Mazzucco dal suo sito Fb, sul rientro a scuola a settembre. Utile per tutti i genitori!

    Rispondi
  8. EXILADADELSUR

    Si dice che il diavolo stia nei dettagli. Bene: su 5* avevo maturato dei dubbi dal 2015/2016;poi nella primavera del 2017 la trilteral tenne una delle sue riunioni periodiche, guarda caso, a Roma,con tanto di omaggiamenti a Mattarella. Alla cena conclusiva venne invitato il giovane Di Maio, a me quel particolare confermò che i 5* erano finti. A giugno gettarono un po di fumo con la discussione contro il decreto vaccini della misera lorenzin, che un anno dopo l’altra l’altra misera Grillo confermò, e l’ancor piu misera Taverna rinnegò le sue intemerate in parlamento contro la lorenzin: prima conferma ! Seconda conferma : agosto 2019 virata dei 5* verso il PD e tutto il seguito sino ad oggi; tengono ancora un po duro sul mes ma hanno già mollato sul resto che è ancora peggio. E veniamo alla Meloni; mesi fa l’ho ascoltata affermare, apertis verbis, che Debito pubblico = vivere al disopra delle proprie possibilità, Cifra del fatto che è bell’e venduta anche lei. Ed ora a Salvini: quando l’ho visto andare in Val Susa a sostenere il Traforo, mi si è parata davanti la cerimonia inaugurale del traforo del gottardo 2014; per me luce rossa e sirena d’allarme ,andate a riguardarvi il video di quella cerimonia satanica se non l’avete già vista e sarete allarmati anche voi.. In occasione delle sane e ferme denunce in parlamento di Sara Cunial, dalla lega non ci sono stati gli sbeffeggiamenti di pd e 5* , ma nemmeno un appoggio chiaro; e nemmeno un appoggio chiaro dopo le recenti dichiarazioni degli “eretici” nella biblioteca del Senato, ma solo qualche sfumato accenno benevolo di Matteo.
    Ora dato Che a Matteo piace sventolare il croficisso, dovrebbe ricordare che nel vangelo del suo omonimo 5;37 c’è scritto -Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno.
    Non posso che sperare che la sua posizione sfumata su quanto sta venendo fuori su emergenza e confinamenti ( smettiamola con i termini stranieri una buona volta e tiriamo fuori un po di orgoglio nazionale) sia una mossa tattica, ma i dubbi mi rimangono, e forti.

    Rispondi
    • Iris

      Pienamente d’accordo su tutto tranne su una cosa: Le mie sono certezze e non dubbi.

      Qualunque politico porti ancora avanti il concetto di debito pubblico è solo un pagliaccio e un traditore svenduto ai poteri forti per meno dei famosi trenta denari.
      Il debito pubblico è solo una delle tante illusioni montate ad arte da banchieri e finanzieri squali (e mi perdonino gli squali) che hanno fatto si che nelle costituzioni europee venisse aggiunto il pareggio di bilancio, una cosa ignobile che non si era mai vista perché non s’avrebbe proprio da vedere.
      Uno stato che diventa un’azienda? Solo nei film horror più malati, eppure…
      Ma fa tutto parte del piano globalista neo liberista, dove gli ospedali e i centri di prenotazione diventano aziende con tanto di amministratore delegato, e poi parliamo di emergenza sanitaria Covid?

      Ma coi quattro spicci investiti negli ultimi trent’anni e mille tagli nella sanità sarebbe emergenza sanitaria pure un’intera squadra di calcio con le gambe fratturate o un’epidemia di raffreddore cittadina.

      E finché questi squallidi figuri saranno votati da italiani convinti che uno stato non debba essere solidale coi più deboli ma debba erogare soldi a pioggia a imprenditori del Nord che delocalizzano pagando all’estero le tasse e togliendo lavoro ai loro connazionali per schiavizzare rumeni, bulgari e cinesi non se ne esce.

      Salvini dica la verità sul perché ha mollato il governo lo scorso agosto.
      Altro che dubbi poi…

      Chi ha ancora bisogno di questo paradigma, di questa gente e di questa società ne paghi le conseguenze ma non si aspetti che chi non ci sta paghi con lui e per lui.

      Non questa volta, e non più.

      Rispondi
  9. Iris

    E come volevasi dimostrare…

    La proroga fino al 15 ottobre dello stato di emergenza al virus farlocco (tanto quanto questo governo) è stata approvata “grazie” all’assenza in Senato di ben 34 parlamentari, quasi tutti di Forza Italia, infatti la proroga è passata proprio con uno scarto di oltre 30 voti.

    Non esiste alcuna opposizione nel Parlamento italiano, solo mercenari che porteranno gli italiani dritti al macello molto presto. Fatevene una ragione o fate la rivoluzione.

    Rispondi
    • Cesare Sacchetti

      No, Iris, non è esatto. Le assenze del cdx sono state 16, non 30. Sia chiaro, non lo dico per difenderli. Solo per riportare correttamente i fatti.

      Rispondi
  10. MASS

    Aveva visto questo?
    “Col. Douglas Macgregor, US Army (Retired), of Pennsylvania, to be Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of the United States of America to the Federal Republic of Germany”
    https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/president-donald-j-trump-announces-intent-nominate-appoint-following-individuals-key-administration-posts-072720/

    Che cosa sappiamo dell’esercitazione NATO Defender Europe 2020? E’ tuttora in corso?
    Un cordiale saluto

    Rispondi
    • MASS

      Grazie. Era per invogliare Cesare Sacchetti a un articolo sull’argomento. Pressione USA crescente su D e sua “controllata” UE…

      Rispondi
  11. filippo spano

    Mediterraneo ( pare che l italia ci stia in mezzo,si dice)

    A proposito di grecia/turchia/egitto/libia/russia/ue/nato………usa
    Queste sono di 7 giorni fa’
    https://www.agi.it/estero/news/2020-07-23/acque-territoriali-grecia-turchia-egitto-9236475/
    https://it.insideover.com/politica/tensione-nel-mediterraneo-la-grecia-chiede-aiuto-alla-russia.html
    Ma poi….. questa e’ di 2 giorni fa’
    https://formiche.net/2020/07/turchia-grecia-cina-russia/

    E questa sempre di due giorni fa’
    https://www.newsbella.it/il-consiglio-della-federazione-russa-ha-risposto-alla-dichiarazione-dellue-sulla-militarizzazione-della-crimea/

    Sunto
    Dopo aver usato la questione delle prospezioni geologiche vicino l isola greca di kastelorizo ,come arma
    di pressione,al punto che la grecia si stava abboccando con l egitto,per frenare le smanie di erdogan, di espandere le acque territoriali turche e ,sempre la grecia,addirittura aveva contattato putin ,
    https://it.insideover.com/politica/tensione-nel-mediterraneo-la-grecia-chiede-aiuto-alla-russia.html
    Ora , forse erdogan chiude la questione con la grecia , per avere semaforo verde in libia,contro l egitto di al sisi……..e la russia che sostengono haftar?
    Colleghiamo i punti?
    Gli usa ridislocano le truppe(e gli aerei) di stanza in germania , in polonia,italia,e paesi balcanici.
    La UE condanna la militarizzazione russa della crimea, e questo dopo aver dichiarato che l occupazione russa della crimea e’ un atto illegale, e dopo aver per questo prorogato le sanzioni economiche verso
    la russia
    https://www.eunews.it/2020/06/29/lue-proroga-altri-mesi-le-sanzioni-economiche-alla-russia-relative-alla-crisi-ucraina/131757
    Intanto,Erdogan si frega le mani?
    E aggiungo in chiusura, se Trump pensa davvero, come ha twittato, di rinviare le elezioni , forse una situazione di tensione militare cadrebbe a pennello come giustificazione.
    Ovviamente l itaglia degli ominicchi , nulla face, si barcamena maldestramente con prospettive millimetriche di fronte a questi scenari, vedrai ,conte , di maio…… due grandi statisti.
    La libia? Ma che ce frega a noi, abbiamo ben altro a cui pensare.
    Oohh yess

    Rispondi
    • ELENA MICHELINI

      Perché Fratelli d’Italia sarebbe un partito sionista e neo-liberista?? Fonti affidabili danno la Meloni finanziata dall’entourage di TRUMP …

      Rispondi
      • Cesare Sacchetti

        Perché sono tutti neoliberisti e sionisti. La stessa Meloni, membro dell’Aspen di Rockefeller, è a favore della moneta unica e del pareggio di bilancio. Corsetto, altro esempio, è un sionista fanatico. Chiunque siano queste fonti “affidabili” dicono il falso perché Trump alla Meloni non la vede proprio.

        Rispondi

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