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Cesare Sacchetti

La TV di Stato russa prepara i cittadini alla guerra nucleare

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Categorie: Notizie

15/04/2018

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di Cesare Sacchetti

Il nuovo capitolo della crisi siriana sembra essersi apparentemente chiuso dopo l’attacco di Francia, Regno Unito e USA ad alcuni basi militari nei pressi di Damasco, ma in Russia ad ogni modo sembra che si stiano preparando al peggio in caso di nuove tensioni che potrebbero portare addirittura ad uno scontro armato che non escluderebbe l’uso delle armi nucleari tra Russia e Stati Uniti.

In questi giorni difatti sta girando sulla rete un video che riprende un estratto di una trasmissione televisiva di questa settimana trasmessa da Rossija 24, la TV di Stato russa, che spiega cosa fare in caso di attacco nucleare e fornisce le indicazioni principali per sopravvivere ad un simile evento.

Il video della trasmissione russa su cosa fare in caso di attacco nucleare

Il conduttore della trasmissione inizia dalla domanda più importante, ovvero cosa portare in un rifugio antiatomico in caso di attacco nucleare.

La prima regola da seguire per sopravvivere al “giorno del giudizio” è quella di portare con se meno dolci possibili e dotarsi di scorte di acqua. La carne scatola è un’ottima scelta perchè secondo le linee guida dei manuali di sopravvivenza in caso di attacco nucleare “può essere conservata per 5 anni”.

Il conduttore scoraggia invece nel portare con se scorte di pasta, perchè questo tipo di alimento va conservato in “recipienti sigillati altrimenti corre il rischio di prendere umidità e di avariarsi molto presto.”

Si sconsiglia di portare i dolci perchè se è vero che “contengono glucosio, una fonte di energia senza rivali” è altrettanto vero che assetano e aumentano quindi il consumo di acqua che va invece conservata il più lungo a possibile.

Durante la spiegazione sia il conduttore che Eduard Khalilov, un russo esperto in tecniche di sopravvivenza, si soffermano sul ruolo vitale dell’acqua senza la quale una persona “può resistere solamente 2 o 3 giorni” a differenza dell’astinenza di cibo che può prolungarsi per 2 o 3 settimane.

Viene anche mostrata una tabella che indica come il consumo di acqua cambi a secondo della temperatura dell’ambiente nel quale ci si trova. “Se il sistema di ventilazione del rifugio è debole, e l’aria nel rifugio è surriscaldata” spiega il giornalista russo, “il consumo d’acqua aumenterà notevolmente.”

Ma le raccomandazioni non sono finite perchè sicuramente l’acqua e il cibo sono vitali, ma allo stesso tempo in caso di attacco nucleare occorre portare con se tutti quei medicinali che contengono iodio, un elemento fondamentale per diminuire gli effetti delle radiazioni sul corpo umano.

A questo punto ci si chiede perchè mai la TV statale russa stia preparando i suoi cittadini all’evenienza di un attacco nucleare? Sono impazziti i russi oppure siamo noi dalle parti dell’Occidente che siamo ad un passo dal baratro senza essercene accorti?

 

 

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1 commento

  1. Sergio

    Come fa l’articolista a dire che “non c’è ne siamo accorti”, se abbiamo invaso i Balcani, la Libia, l’irak e la Siria, minacciamo Cina Iran Corea e impediamo il commercio delle merci russe mentre accumuliamo sempre più armi e soldati ai suoi confini. Non c’è ne siamo accorti o siamo dei criminali ipocriti fascisti?

    Rispondi

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