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Cesare Sacchetti

La nuova dittatura sanitaria: il caso di Dario Musso sottoposto a TSO

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Categorie: Dittatura sanitaria

08/05/2020

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di Cesare Sacchetti

Se si legge il caso di Dario Musso, si ha la sensazione di ripercorrere una vicenda ambientata nel Cile di Pinochet o piuttosto nell’Argentina dei desaparecidos degli anni’70.

Tutto questo invece sta accadendo in Italia, non più giardino d’Europa, ma sempre più simile all’arcipelago Gulag narrato dalla penna di Solženicyn.

Il TSO contro Dario Musso

Il caso di Dario Musso non ha ricevuto praticamente nessuna attenzione da parte dei media mainstream. Lo scorso 2 maggio, il giovane di 33 anni aveva inscenato una protesta contro la quarantena e si era dotato di megafono mentre girava in auto per le strade della sua città, Ravanusa, gridando che non c’era nessuna pandemia.

L’uomo, in un video già condiviso su Twitter, era stato fermato da una volante dei carabinieri ed è stato sottoposto ad un TSO firmato dal sindaco della stessa cittadina, Carmelo D’Angelo.

Il TSO è un acronimo che sta per trattamento sanitario obbligatorio ed è regolato da una legge specifica, secondo la quale questo può essere eseguito “solo se esistano alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici.”

Se si guarda il video pubblicato dallo stesso 33enne prima di essere fermato dai carabinieri del posto e dagli operatori sanitari, si ha la netta impressione che Musso non fosse affatto in preda “ad alterazioni psichiche”.

https://twitter.com/CesareSacchetti/status/1256889379605360640?s=09

L’uomo stava inscenando una protesta politica e il modo in cui è stato fermato in mezzo alla strada fa pensare che si è voluto dare un esempio a tutti coloro che stavano assistendo alla scena.

Placcato dai carabinieri nonostante non stesse facendo nessuna resistenza e subito dopo sedato da tre operatori sanitari.

Una scena che testimonia la brutalità di un regime che inizia sempre di più ad assomigliare alle feroci dittature totalitarie del secolo scorso.

https://youtu.be/6ZfanH5ue7Y

Il video del giovane sottoposto a TSO in mezzo alla strada

Da quel momento, Musso si trova nell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, legato ad un letto e con un catetere senza la possibilità di parlare con la sua famiglia.

Il fratello, l’avvocato Lillo Massimiliano Musso, ha provato più volte ad entrare in contatto con lui dal giorno del ricovero coatto, ma i responsabili del reparto gli hanno ripetutamente negato la possibilità anche solo di parlargli al telefono.

L’avv. Musso ha registrato le conversazioni avute dal 2 maggio in poi con gli operatori sanitari.

Ogni volta che il fratello e anche legale dell’uomo ricoverato prova a chiamare gli viene ripetuta la stessa risposta.

“Suo fratello sta dormendo.”

https://www.youtube.com/watch?v=QREd4FQjVe0&feature=youtu.be

Le telefonate dell’avv. Musso con l’ospedale e le forze dell’ordine

L’avvocato parla al telefono con una dottoressa che lavora nel reparto e le chiede conto del motivo per il quale il suo assistito si trova lì dentro.

Il medico spiega che c’è un TSO in corso e nega a Lillo Musso la possibilità di parlare telefonicamente con suo fratello.

Ma la legge sul TSO a questo riguardo è chiara. La famiglia ha il diritto di comunicare con la persona sottoposta a questo trattamento.

A questo punto, l’avvocato esasperato dai continui rifiuti chiama i carabinieri della stazione di Canicattì sollecitando un loro intervento, ma questi dicono che non hanno una volante a disposizione per intervenire e suggeriscono piuttosto di contattare il commissariato di polizia locale.

Il legale chiama il commissariato di Canicattì che prova subito a ributtare la palla ai carabinieri, sostenendo che la competenza è loro dal momento che sono stati i carabinieri a fermare l’uomo.

L’avvocato Musso racconta che l’ospedale continua a negargli la possibilità anche solo di parlare telefonicamente con suo fratello e denuncia un reato, ovvero la violazione dell’art.328 del codice penale che riguarda il rifiuto d’atti d’ufficio.

La polizia quindi sotto le pressioni dell’avvocato chiama l’ospedale e parla con la dottoressa che riferisce la stessa storia.

Dario Musso sta dormendo e non si può parlare con lui perchè non ci sarebbe un telefono cordless per passargli la comunicazione.

Lillo Musso non si arrende e richiama di nuovo l’ospedale.

“Suo fratello è contenuto. E’ meglio che dorme.”

L’avvocato di Ravanusa ribadisce che sono ben tre giorni che la famiglia non ha notizie del suo congiunto e chiede che cosa gli hanno somministrato.

L’impressione è che i vari responsabili del reparto si siano messi d’accordo per raccontare la stessa storia.

Ma se stanno rispettando la legge e stanno effettivamente somministrando al paziente medicinali non dannosi per la sua salute, perchè ogni volta avanzano la stessa scusa e impediscono all’uomo ogni comunicazione con l’esterno?

Per quattro giorni consecutivi, l’ospedale continuerà a negare alla famiglia la possibilità di parlare con Dario Musso.

La risposta è sempre la stessa. “Sta dormendo.”

Alla fine, Lillo Musso riesce a parlare con suo fratello solo grazie all’intervendo di un operatore sanitario del reparto che glielo passa finalmente al telefono.

L’uomo appare completamente stordito probabilmente per l’effetto dei sedativi che gli sono stati somministrati.

“Sono chiuso nelle mani e nelle braccia.” Questa la prima cosa che il 33enne di Ravanusa dice al fratello, facendogli sapere che è stato legato

Domani dovrebbe essere il suo ultimo giorno di ricovero coatto, ma la famiglia ha già presentato ricorso contro questo provvedimento che verrà discusso al tribunale di Agrigento il prossimo 4 giugno.

Il TSO è il manganello della nuova dittatura sanitaria

La vicenda di Dario Musso è estremamente preoccupante ed allarmante perchè testimonia la pericolosa deriva autoritaria che sta travolgendo l’Italia.

Recentemente, il CODACONS ha esortato ad usare il TSO a coloro che si rifiutano di sottoporsi al tampone.

E’ la nuova dimensione della dittatura sanitaria che sta prendendo forma. La presunta tutela della salute pubblica è divenuta il pretesto per colpire i dissidenti del regime.

“Se non obbedisci, ti faccio rinchiudere in un ospedale psichiatrico.”

Chi si rifiuta di seguire questo nuovo regime orwelliano potrebbe fare la fine di Dario Musso.

Sedato in mezzo alla strada come il più pericoloso dei criminali e trasportato all’ospedale negandogli i suoi diritti fondamentali.

Le leggi vengono calpestate. Gli abusi si stanno accumulando fino a diventare intollerabili.

Se si vuole avere ancora l’imprescindibile diritto costituzionale di poter esprimere liberamente la propria opinione, è vitale parlare di quanto è accaduto a Ravanusa, perchè potrebbe essere l’inizio del trattamento che questa dittatura totalitaria riserverà a tutti coloro che oseranno opporsi.

In una democrazia, il caso di Dario Musso avrebbe già sollevato un vespaio di polemiche e sarebbe sulle prime pagine dei giornali.

In una dittatura, questo caso viene ignorato. In una dittatura come quella che si è impadronita del Paese, il TSO è diventato il manganello per mettere a tacere la voce dei dissidenti.

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44 Commenti

  1. laura zurzolo

    Ingiustizia pura addio democrazia se non ci si da una svegliata

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    • Roland

      chiedo se esiste un eventuale gruppo, creato a favore del signor Musso, con cui si possa sostenere (anche in termini economici) la causa inoltrata dalla famiglia.
      So che richiedere un eventuale contatto è impossibile (privacy) , se qualcuno riesce a far giungere questa mia richiesta alla famiglia (in modo da poter essere contattato) ve ne sarò grato.
      OGGI è accaduto a lui … DOMANI può accadere a noi !!

      Rispondi
    • Daniela

      Sono personalmente stata molto colpita dalla vicenda di Dario Musso mi sono sentita vicina a lui e mi sono immedesumata nella sua situazione provando rabbia, angoscia e paura. Quello che il ragazzo ha subìto é illegale e illegittimo e viola i più sacrosanti princìpi della nostra Costituzione e, a mio avviso, non deve assolutamente passare in sordina, altrimenti si dà il consenso a questo pericoloso stato di polizia che, col pretesto di un virus poco più che influenzale, venga instaurato in Italia un vero regime dittatoriale. Questo noi, che rappresentiamo il popolo italiano, non possiamo e non dobbiamo permetterlo. Dunque, SVEGLIA GENTE! Riprendiamoci i nostri DIRITTI e difendiamo strenuamente!

      Rispondi
      • Roberto Esse

        La Costituzione sono decenni che viene violata sistematicamente. Venendo ai giorni nostri, abbiamo un presidente del Consiglio che ordina di chiudere un paese con un DPCM, che non ha valore a livello costituzionale, come sarebbe invece un DM. Eppure si vanta di essere un professore ed un avvocato, ma a quanto pare non capisce o non vuole capire le differenze. Se poi pensiamo al Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il garante della Costituzione, si è ben guardato da contrastare Conte. Conte non è stato eletto da nessuno, non legge nemmeno quello che firma, fidandosi di comitati scientifici e personaggi che vivono a Londra con palesi conflitti d’interesse (ma in questo Conte è molto esperto). Mattarella invece è un presidente eletto da un parlamento illegittimo, per sua stessa ammissione. E’ il massimo del servilismo al potere finanziario globalista, ed il tradimento del popolo italiano.

        Rispondi
    • Luca

      Mi vergogno di far parte di questo paese

      Rispondi
    • Porco

      Veramente Sono solo 20anni che vi dovete svegliare ho perso le speranze sinceramente lol

      Rispondi
    • Giada

      Buongiorno anche io sono disponibile ad una denuncia pubblica e collettiva a sostegno del Signor Musso e della sua famiglia. Credo sia necessario agire e denunciare collettivamente eventualmente anche attraverso una petizione alle Camere.

      Rispondi
    • Roberto

      Sono anni che esiste il CCDU ( Comitato cittadini diritti umani ) che si batte contro gli abusi psichiatrici, suggerisco il fratello Avvocato e la famiglia di contattarli e farvi aiutare da loro, resto a disposizione della famiglia per qualunque aiuto in merito. Dobbiamo unirci contro questi soprusi perché Dario è come se fosse figlio, fratello, amico di tutti noi e nessuno dovrebbe avere un’esperienza drammatica come questa
      https://www.ccdu.it/

      Rispondi
  2. Marino Danielis

    ho ascoltato l’audio e video del fratello avvocato e qui ci troviamo davanti a una scena inaudita: non permettono al legale di parlare col fratello adducendo vari pretesti. Alla fine, dopo ore e ore di telefonate l’avvocato riesce a parlare col congiunto ma si sente che è stato sedato all’inverosimile tanto da non riuscire quasi a spiaccicare parola. Questo episodio dimostra che ormai ci stiamo avviando verso una dittatura dove i dissidenti, come succedeva in Unione Sovietica e succede ancora in Cina, vengono fatti tacere, non importa in quale maniera. E’ il brutto è che le forze dell’ordine si prestano ad eseguire ordini inauditi e le loro brusche maniere non le vediamo quando all’opera ci sono i clandestini. E allora quali ordini ricevono dall’alto? Devono sfogarsi con gli italiani perchè con i richiedenti asilo non possono? E i vertici delle armi si prestano a tale gioco? e gli uomini in divisa accettano di eseguire gli ordini supinamente senza pensare a quello che fanno e poi diranno che “abbiamo eseguito gli ordini” come abbiamo già sentito dai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale? Gli italiani, come popolo, devono reagire e non lasciarsi sottomettere perchè altrimenti vedremo nascere un regime dittatoriale come quelli che tante volte abbiamo criticato

    Rispondi
    • Marco Ferrante

      Concordo con Marino Danielis e disapprovo questi comportamenti dei camici bianchi collusi con l’oligarchia della sinistra che sta instaurando la dittatura silente ma non meno pericolosa. Non abbiamo un governo per i cittadini bensì una rappresentanza di se stessi per meri interessi di lucro e di potere con organismi e personaggi sovranazionali.

      Rispondi
      • Michele

        Semplicemente assurdo. 1984 e Brave new world, A. Huxley, sono diventati i manuali di uso, le procedure operative, dei ns. governanti e amministratori. Non avrei mai creduto che cose di questo genere si potessero verificate in Italia. Sono allibito. Occorre reagire subito altrimenti siamo finitiiiiii.

        Rispondi
        • Vittorio

          Il problema ha dell’incredibile ! Medici che non sono all’altezza del mandato sociale che hanno scelto !! Mi vergogno ( a queste condizioni ) di essere italiano !!. Saluti

          Rispondi
    • Glauco

      Concordo, è incredibile che le forze dell’ordine ci tradiscano e tradiscano il Paese e la Costituzione di cui dovrebbero essere i veri custodi. Anche loro saranno soppiantati dalle macchine, come noi. Forse si salveranno i vertici, se saranno scaltri. Che schifo di Pianeta.

      Rispondi
    • silvia

      ma gli Italiani non reagiscono proprio. Vedo che non cercano neppure di camminare un po’ senza mascherina

      Rispondi
      • adalberto

        Hanno paura dei 400 euro di multa non del virus che non cé

        Rispondi
    • Cosima

      Lo stato ha iniziato con questo primo caso, ma ha già avvisato che, quando sarà disponibile il vaccino , sarà obbligatorio sottoporsi e chi si rifiuta verrà trattato come il signor Musso.
      Poteva anche morire se fosse stato allergico al trattamento in questione .
      Io però avrei contattato il sindaco che ha emesso l’ordinanza del Tso x capire il suo gesto, visto che siamo ancora in uno stato democratico.
      Solidarietà alla famiglia

      Rispondi
      • adalberto

        come sarebbe stato democratico, eravamo tanti anni fa, ora é peggio del Cile di allora.

        Rispondi
  3. Ionut

    Ragazzi, ma è possibile piangere nel 2020 italiano per un ragazzo che protestavano liberamente? È possibile???

    Rispondi
  4. Luciano

    Io penso che dovrebbero essere dimissionati dalle loro funzioni sia il sindaco che ha autorizzato il T.S.O sia i responsabili medici che hanno a quanto pare reso Dario Musso una persona che a fatica strascicava le parole, mentre invece poco prima che venisse trattenuto e sedato, era mio parere perfettamente lucido. Spero che tutti costoro siano perseguiti penalmente.

    Rispondi
  5. PINO

    Mi chiedo se il PdR Mattarella è a conoscenza di un tale “fattaccio”.

    Rispondi
  6. Claudia

    Perché non si sono rivolti allo studio dell’avvocato Polacco?? Che sta facendo un ottimo servizio a tutta la popolazione italiana….
    Consiglio di andare sul sito dell’avvocato Polacco etc…

    Rispondi
    • Johnny

      …avete la più pallida idea di quanto sia potente la psichiatria?

      Ove risiedo, psichiatri (genericamente parlando) si sono rifiutati di deporre a sfavore di colleghi che avevano commesso gravissimi illeciti e violazioni, altro che TSO.

      Hanno paura…terrore, gli uni degli altri.

      Basta una parola contro di “te” da parte di uno psichiatra, magari pure in malafede, che afferma che sei fuori di testa, e la tua vita è fi-ni-ta.

      Avvocati?
      Associazioni?

      Nessuno ha mosso un dito, tranne qualche buon’anima di un’associazione abbastanza ben conosciuta in Italia.

      Lo psichiatra ha “vitae necisque potestas” sulla tua persona, e ti assicuro, NON lo fermi.

      Per di più la psichiatria, anche la la meno becera, è asservita al potere più becero e malsano di quanto non lo sia, per definizione, la medesima.

      Non intendo certo disquisire sull’esistenza o sulla non esistenza del disagio mentale, bensì sul potere (da sempre) esercitato dalla psichiatria al servizio dell’uno o dell’altro regime, con la scia di sofferenza e di vite umane rovinate per sempre a causa degli effetti collaterali di farmaci neurolettici somministrati a piene mani.

      Schierarsi contro la psichiatria, che trova la propria massima espressione nell’istituzione manicomiale e nei mezzi di repressione, punizione ed annullamento della Persona…ecco, quello è folle.

      Sono tutti pronti a “combattere”, psichiatri e non pschiatri, per poi assistere puntualmente alla diaspora di conigli che corrono nelle loro tane (per rimanerci) compresi quegli stessi psichiatri che dovrebbero ben vedere nonchè conoscere le oscenità che, ancora oggi, vengono perpetrate nei c.d. SPDC.

      Oscenità di qualunque tipo, dall’uso massivo (non motivato se non addiruttura utilizzato in modo pretestuoso) di farmaci neurolettici sui pazienti, all’uso della TEC, ad abusi sessuali su (giovani) pazienti donne, alla somministrazione di farmaci neurolettici su anziani o bambini, all’utilizzo, sempre al di sopra di ciò che la Legge dispone, di tecniche di contenzione protratte ben OLTRE i termini stabiliti.

      MAI visto avvocati rischiare il… “confronto” con uno psichiara.

      Nel momento in cui lo psichiatra dovesse mai affermare che l’avvocato o il parente in questione gli sembra un po’ fuori di testa, la vita, (o la carriera) del medesimo, verranno spazzate via in meno di un attimo.

      Stesso discorso per appartenenti alle FF.OO., al limite arrivano gli agenti della Polizia municipale e trattenere il paziente “aggressivo” di turno affinchè possa essere contenuto e sedato.

      Inoltre, spiace dirlo, tra i non addetti ai lavori, la sigla TSO (ed i relativi procedimenti di applicazione, ivi ricompresi i diritti dei pazienti), non sono affatto conosciuti.

      Se per esempio il paziente ha DIRITTO di voler vedere un determinato parente (anche durante un TSO) ma lo psichiatra si oppone, quel parente, in SPDC, NON entra.

      Punto e basta, in barba alla legge che dispone del TSO e della sua corretta applicazione.

      Buona fortuna…

      Rispondi
  7. Michele

    Semplicemente assurdo. 1984 e Brave new world, A. Huxley, sono diventati i manuali di uso, le procedure operative, dei ns. governanti e amministratori. Non avrei mai creduto che cose di questo genere si potessero verificate in Italia. Sono allibito. Occorre reagire subito altrimenti siamo finitiiiiii.

    Rispondi
  8. Glauco

    Ad una persona come Dario Musso tutto il mio rispetto. Anche io, con meno coraggio, esprimo chiaramente il mio dissenso ed invito tutti a farlo. E’ tutto molto evidente, sta a noi decidere se vivere da uomini e donne con i nostri affetti o esistere come cavie malate tra intelligenza artificiale e dottori. Tutti, nessuno escluso tranne Loro. Qualcuno è con noi.

    http://veritasliberabitvos.info/firma-lappello/

    Rispondi
  9. Massimo Furini

    Un commento solo: dittatura pura!

    Rispondi
  10. Maria

    Voi che commentate indignati: queste cose in Italia succedevano anche prima, non c’entra Orwell, c’entra l’uso sbagliato ed eccessivo del TSO, qualcuno è anche morto mentre glielo facevano (controllate) o in ospedale mentre era legato al letto. Ma fare un’azione per avere personale più preparato in psichiatria no?

    Rispondi
  11. Alta Tensione

    Le prove tecniche di trasmissione vennero utilizzate dalla RAI per la verifica della qualità della prime immagini a colori. Il bavaglio è stato il collaudo tecnico, il TSO sarà il colore lugubre delle prossime immagini.

    Rispondi
  12. Lucia

    questa non è mica una eccezione.
    Quelli che “sclerano” vengono sempre, sempre, trattati in questo modo!
    il bombardone che questo ragazzo ha subito, porta al limite del collasso, ecco perchè sbiascica e non formula pensieri coerenti.
    è certo che il ragazzo, al momento del fermo, non si è mantenuto gelido.
    così quella massa di manigoldi ha avuto la giustificazione per fare una bella punturona, che lo ha mandato in confusione.
    immagino, ogni volta che è tornato cosciente, quanto sia stato incazzato e allora loro giù di nuovo tante belle punturone.
    non ci sono dubbi: è un orribile abuso!

    Rispondi
  13. Luna

    X arrivare al loro progetto sulle nostre teste passano sui cadaveri… Pronti a fare qualsiasi cosa pur che il gioco lo vincano loro! Non esiste legge non esiste morale . le leggi le decidono loro! Noi siamo solo formiche che lavorano x loro! I potenti! I comandanti del mondo!!! L unica via e’ scappare dove forse tutto questo non si permette!! Forse!!!! ?

    Rispondi
    • Aida

      Leggo molti commenti condivisibili p meno. Alcune persone reagiscono e, x fortuna, si accorgono del problema solo quando vemgono toccati in prima persona
      Lode a loro perché altre subiscono srnza reagire. Sono da anni impegnata cpntro chi buolr ffistruggere la Legge 180, cosidetta Basaglia
      Un medico che prpprio vedendo la realtà di Trieste ha combattuto con pochi altri x ridare diritti e dignità alle persone che soffrono un disagio psichico
      Non da oggi Associazioni di volontariato e altri denunciano che, stiamo tornando indietro a quando i Manicomi servivano per rinchiudere tutto ol disagio sociale e chi non si adegua a regole imposte. Mettiamoci assieme senza usare questo a scopo partitico ma, solo come scelta

      X far funzionare il diritto alla salute x tutti

      Rispondi
  14. Adriano Puliè

    LEGA
    SEPARA
    DOMINA
    =
    STATO DI POLIZIA
    VACCINI
    5 G

    Il piano dei demoni

    Rispondi
  15. Eugenio

    Che i carabinieri fossero servi di partito è cosa risaputa e non messa in discussione. Ma nei fatti che obbligano la gente con TSO e normale per questa dittatura. A TRIESTE hanno messo talmente tanta gente in TSO per appropriarsi dei loro beni che un libro per catalogare tutti non basta, d’altronde gia nel 45 lo sterminio da parte dei comunisti italiani fatto ai danni dei Giuliano /dalmati E cosa risaputa e nota . Purtroppo conosco anche qualcuno che piange il figlio portato via per TSO e ammazzato dai sedativi e medicinali . Presto sarà finita , presto presenteremo il conto.

    Rispondi
  16. Enzo

    Mi metto a ridere quando si dice che l’Italia è diventata una dittatura. Chi lo dice non ha la minima idea che cos’è la dittatura. Libertà di pensiero e di manifestare le proprie idee si, ma fino ad un certo punto. Questo individuo qualche settimana prima si era rifiutato di dare i documenti ad una pattuglia dei carabinieri, poi ha bruciato la propria carta d’identità in auto davanti alle forze dell’ordine. Ora in un momento del genere se ne esce con quelle dichiarazioni. Lo vada a dire ai parenti di tutte quelle persone che sono morte., che il covid è una cavolata. Per me nn è una persona sana di mente.

    Rispondi
    • Mary

      Quindi essere “sani di mente” vuol dire solo rispettare le regole, qualunque esse siano, senza rifletterci? Senza valutare, senza considerare tutti gli aspetti, fidandosi più o meno ciecamente? Essere “sani di mente” vuol dire fare tutto quello che gli hanno fatto? Di sicuro è stato coraggioso, certo ingenuo e purtroppo solo, vista la situazione.
      Se come dice lei, “in un momento del genere” non può “uscirsene” con quelle dichiarazioni e la libertà di esprimersi c’è “fino ad un certo punto”, beh, questa per me è una dittatura. Io ho pianto per quello che ho visto e sentito. Lei continui a ridere…

      Rispondi
      • Enzo

        Io piango per la gente che è morta non per questo soggetto.

        Rispondi
    • Tatiana

      Non è un motivo per fare il TSO.
      E si, è una dittatura,lei ha mai vissuto per 20 anni in una dittatura totalitaria? Io si.

      Rispondi
      • Enzo

        Guardi nn voglio più ne rispondere ne seguire più questo caso.

        Rispondi
    • Pier Luigi

      Fatti un giro…… ho usato una frase carina, per non insultarti pesantemente come meriteresti (ma non è nel mio DNA)

      Rispondi
  17. Marta

    Ritengo che quello che è successo a questo giovane sia un fatto davvero gravissimo, degno di un regime totalitario del Su America. Siamo tutti indignati per questa violazione della libertà e della dignità di una persona tutelate dalla Costituzione ma vorrei invitare i cittadini a riflettere sul fatto che finchè la maggior parte di noi ritiene “normale” che si blocchi un intero paese senza rispettare le regole stabilite dalla nostra Carta, purtroppo qualsiasi governo si riterrà sempre libero di adottare misure di coercizione e limitazione dei nostri diritti costituzionalmente garantiti. In questi mesi di quarantena forzata è passato il messaggio che ciò che veniva deciso era cosa buona e giusta ed era per il nostro bene. Ciò è davvero molto pericoloso e la triste vicenda di Dario Musso dimostra paradossalmente che chi osa ribellarsi al pensiero unico è considerato un elemento pericoloso.
    Solo il rispetto della nostra Costituzione ci potrà dare la garanzia di un futuro democratico altrimenti scivoleremo irrimediabilmente verso una pericolosa dittatura…anzi ci siamo già.

    Rispondi
  18. Tatiana

    Marta lei ha ragione, si inizia sempre dalle piccole cose come privare della libertà di uscire, imporre regole più o meno assurde,usare la violenza o le intimidazioni.
    Nessuno nega l’esistenza del virus ma su come è stata gestita la situazione ci sarebbe da discutere.

    Rispondi
    • antonino

      ho sentito la telefonata fatta dal fratello non riusciva a parlare poverino. mi spiace vedo dei giganti di colore che rispondono in modo arrogante alle forze dell’ordine non c’è un giusto equilibrio

      Rispondi
  19. Alessandro Colla

    Al signore che dice che la dittatura non c’è solo perché lui non se ne accorge: finiamola di sparare idiozie del tipo “andatelo a dire ai parenti delle vittime del virus”. Tutti noi, ogni anno, abbiamo parenti o amici che vengono colpiti dai virus influenzali. Alcuni, specialmente se molto anziani o provati da altre patologie, non sopravvivono. Non per questo si giustifica il totalitarismo. Rifiutarsi di mostrare un documento può giustificare al massimo una multa, non un ricovero forzato nei reparti psichiatrici.

    Rispondi
  20. Cristina

    E belle queste dottoresse dei miei stivali. Io non mi farei mai e poi mai mettere le mani addosso da queste incompetenti . Fuori dall’albo dei medici voi la laurea l’avete comprata. Siete allucinanti.

    Rispondi

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