Di Cesare Sacchetti

Non c’è stato troppo entusiasmo nella cosiddetta comunità ufologica, anzi c’è stata una certa freddezza se non una vera e propria voluta indifferenza.

Sono state queste le reazioni che hanno accompagnato la notizia che dietro i vari programmi di ricerca sugli UFO, come la ormai “leggendaria” Area 51, in realtà c’era una sofisticata campagna di disinformazione orchestrata dal Pentagono per portare avanti altri programmi per lo sviluppo di armi segrete.

Si è trattato, in altre parole, di una collaudata esibizione di guerra psicologica e tecniche del depistaggio entrambe ben sperimentate nei vari uffici della Central Intelligence Agency.

L’intelligence angloamericana ha portato avanti più semplicemente una sorta di campagna occulta per far credere alla opinione pubblica che il mondo potesse essere davvero sotto la minaccia di una fantomatica invasione aliena, un tema che, non a caso, Hollywood ha iniziato ad accarezzare già dalla seconda metà del secolo scorso, ma prim’ancora il pioniere di questo filone è stato senza dubbio Orson Welles.

Welles nella sua nota trasmissione radiofonica della CBS fece credere al pubblico che lo ascoltava nel 1938 che gli Stati Uniti erano sotto attacco da parte di una civiltà aliena.

La trasmissione di Welles del 1938

Nel pubblico americano si scatenarono delle prevedibili reazioni di panico, ma la trasmissione di Welles era probabilmente molto di più di una semplice boutade, quanto un vero e proprio esperimento sociale.

Alla CBS, una delle emittenti più potenti dei media americani, volevano in pratica testare le reazioni dell’uomo della strada di fronte alla “minaccia” degli esseri venuti da altri mondi per colonizzare la Terra.

Si volevano fare delle prove tecniche di una falsa emergenza “aliena” per capire se questa era lo scenario di crisi artificiale migliore per giungere al risultato desiderato dai vari potenti del pianeta, ovvero la costruzione di una sorta di impero globale, o una repubblica universale come amano definirla i liberi muratori.

Non c’è da perdersi in elucubrazioni di vario genere al riguardo, ma semplicemente occorre fare una fredda opera di citazione dei vari massoni, tra i quali c’è l’ineffabile ex Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Giuliano Di Bernardo, che disse esplicitamente che la massoneria anela a questa tirannide di illuminati, testuali parole, che daranno il loro potere un giorno ad una figura definita da loro stessi il dio-uno, che altro non sarebbe che l’Anticristo descritto nelle Sacre Scritture.

Il rapporto tra ufologia ed esoterismo

L’ufologia, come si vedrà meglio a breve, ha un legame profondo con la demonologia e sotto certi aspetti la prima può considerarsi a tutti gli effetti come una branca della seconda.

Difatti l’idea che esistano degli esseri venuti da altri mondi, degli esseri “divini”, non nasce nel secolo XX, ma è più antica, e già nella teosofia di Madame Blavatksy si trovano dei chiari riferimenti ai cosiddetti “maestri ascesi” e tra questi c’è la criptica figura di Rakorski.

I teosofi credono che la storia del mondo sia divisa in varie epoche o età, e in ognuna di esse esiste il dominio di una qualche figura messianica, tra le quali c’è anche Cristo, ma nella filosofia di questa religione Gesù non è il figlio di Dio e la seconda persona della Trinità cristiana, quanto uno dei vari maestri che sono giunti all’umanità nel corso dei secoli.

I veri esseri divini nella teosofia sono questi esseri divini o alieni che trasmettono di volta in volta tutto il loro sapere e la loro conoscenza a diversi soggetti, e il prossimo grande maestro che stanno attendendo costoro è una figura chiamata Lord Maitreya, un archetipo anticristico che un giorno dovrà dominare il mondo e portare ad una sorta di unione ecumenica delle varie religioni mondiali.

Maitreya difatti è del tutto simile al dio-uno del quale parla Di Bernardo e i vari massoni.

Non ci sono differenziazioni di sorta perché sono entrambe espressioni della stessa figura anticristica che questi ambienti vorrebbero intronizzare, sino a dichiarare esso il “vero” dio al posto di Dio.

Il cosiddetto alieno serve quindi in tale ottica a costruire il mito di una conoscenza segreta, negata al resto dell’umanità che nel corso della storia non ha mai saputo la “verità”, che invece soltanto gli gnosticisti e i massoni di grado più alto conoscerebbero.

Alla base del concetto dell’alieno c’è evidentemente un grande inganno, del tutto demoniaco ed è sufficiente leggere gli scritti e le “imprese” di un personaggio come Alesteir Crowley, occultista di rilievo del secolo passato, per comprenderlo ancora meglio.

Crowley già nel 1918 a New York metteva in scena dei complessi riti occulti ed esoterici chiamati “lavori di Alamantrah” tramite i quali il mago e massone britannico si proponeva di evocare appunto gli esseri “divini” dei quali parlava madame Blavatksy.

Nel corso di questi riti, apparve a Crowley un essere o un’entità che era praticamente il ritratto fedele di quello che oggi è noto nel mondo della ufologia come “alieno grigio”, mentre in realtà l’occultista della setta Ordo Templi Orientis non aveva invocato altro che un demone.

A sinistra, l’entità Lam evocata da Crowley. A destra, il cosiddetto alieno grigio.

Non esistono alieni di altri pianeti, ma semmai demoni che si servono di tale travisamento per ingannare molti creduloni che vanno dietro all’ufologia e che finiscono esattamente tra le fauci della massoneria senza nemmeno saperlo.

La disinformazione di David Icke e la teoria “rettiliana”

Lo stesso “Gran maestro” della ufologia del secolo scorso e del secolo presente come David Icke non è infatti altro che un agente della massoneria, alla quale il “divulgatore” britannico risulta essere, tra l’altro, iscritto.

Icke nei suoi scritti afferma chiaramente che uno dei suoi maestri è il citato Rakorski, la figura esoterica venerata dalla stessa Blavatksy, e che nel 1700 era noto essere come il Conte di Saint Germain, una criptica figura della nobiltà francese e massone del più alto livello.

Icke attinge dunque per costruire la sua cosmogonia aliena dalla teosofia e dalla idea, satanica, che ogni religione sia un inganno dell’uomo senza fare alcuna distinzione tra le false religioni da lui stesso seguite, come la New Age della società teosofica, e quella cristiana e soprattutto cattolica, vero e proprio spauracchio di tutti i vari ufologi, e massoni, della comunità internazionale.

L’ufologia vuole infatti raggiungere gli stessi identici scopi della massoneria e portare a credere l’uomo che non c’è nessun Dio se non quello che albergherebbe dentro lo stesso uomo, e si ritorna così nuovamente alla eresia gnosticista del I secolo d.C., oppure al moderno superuomo di Nietzsche.

Nemmeno la storia dei cosiddetti rettiliani è in realtà farina del sacco di Icke.

A concepire per primo la “teoria” che esseri con le sembianze di rettili venuti da altri pianeti avessero schiavizzato l’umanità è stato un personaggio come Maurice Doreal , un altro occultista della società teosofica della Blavatksy, che asserì che due esseri della presunta perduta civiltà di Atlantide lo avrebbero condotto nella leggendaria città di Shamballa, altro luogo mitico molto caro agli esoteristi teosofi.

E’ qui che Doreal sarebbe venuto a conoscenza che l’uomo si trovava sotto il giogo di questi “rettiliani”.

David Icke, come si vede, non si è inventato nulla.

La sua “missione” è quella del più classico dei depistatori della massoneria, un po’ sullo stile di un suo predecessore come Leo Taxil, ovvero di mischiare alcune verità a molte menzogne, per portare alla fine l’ingenuo seguace della ufologia dalla parte dei nemici che esso vorrebbe combattere.

Si spiega così tutta l’enorme pubblicità che tale personaggio ha ricevuto dagli stessi organi di stampa nel corso degli ultimi 35 anni.

A ospitarlo ancora oggi sugli schermi televisivi è la TV di Stato britannica, la BBC, e persino università vicinissime all’establishment come la prestigiosa Oxford non hanno esitato a dargli i loro palcoscenici, a dimostrazione che Icke è quanto di più vicino possa esserci a tali ambienti, che non lo considerano affatto ostile, ma lo accolgono a braccia aperte.

La conferenza di David Icke a Oxford

Il suo motto preferito è, non a caso, quello degli gnostici come “salvati da solo” togliendo di fatto ai suoi stolti seguaci l’unica vera possibilità di salvezza che sta nella fede cattolica, senza la quale è impossibile non solo comprendere la natura di questa battaglia contro il mondialismo, ma è altrettanto impossibile avere qualche possibilità di vittoria.

Sarebbe come andare alla guerra privi delle armi giuste per colpire il nemico ed è questo che gli uomini di Icke vogliono.

Vogliono togliere all’uomo ogni possibilità di comprensione e salvezza fino a spingerlo alla dannazione della propria anima attraverso tutta una serie di pericolose pratiche magiche ed esoteriche, non affatto dissimili da quelle praticate da Madame Blavatksy e Crowley.

Il diplomatico Maurice Strong e il ranch degli “alieni”

È una costante infatti nel mondo ufologico trovare sempre la presenza dell’occulto e un altro esaustivo esempio al riguardo viene dalla storia di Maurice Strong.

Strong è stato un diplomatico delle Nazioni Unite del secolo scorso e come tutti gli appartenenti a tale istituzione, il suo scopo era quello di costruire un governo mondiale con la sua annessa religione teosofica ed ecumenica.

Maurice Strong

Strong aveva ovviamente tutte le entrature che un uomo con il suo profilo poteva avere, e secondo gli autori del celebre libro Dope Inc, che denuncia i veri signori del traffico di droga, il diplomatico canadese era anche un agente dei servizi britannici oltre ad essere uno dei membri di spicco della società esoterica britannica dell’Ordine dell’Alba Dorata, fondata da un gruppo di massoni inglesi, in quanto, come si è visto in altri contributi, non sussiste alcuna distinzione tra occultismo e massoneria, dato che la seconda è il passepartout indispensabile per iniziare il viaggio nell’esoterismo.

Il diplomatico delle Nazioni Unite nel 1978 aveva acquistato un ranch nello stato del Colorado, il famigerato Baca, intorno al quale pullulavano già da diversi anni manifestazioni ufologiche che in realtà, a questo punto, dovrebbe essere chiaro erano e sono ancora soltanto dei fenomeni di natura esoterica e demoniaca.

Il Baca divenne anche per questo una sorta di luogo di culto dei mondialisti di ogni ordine e grado.

Lo Yeshe Rangsal Stupa, uno dei templi buddisti che si trovano nel ranch Baca

In esso, erano stati costruiti tempi buddisti, induisti, e uno ziqqurat, l’antico tempio religioso dai sumeri e dei babilonesi.

E’ nella residenza di Strong che si stavano già facendo le prove tecniche della futura religione globale che come si vede ha un intimo legame, si potrebbe dire inestricabile, sia con le religioni orientali sia con le antiche religione misteriche praticate nell’Antico Egitto e a Babilonia, culti ai quali la massoneria è chiaramente ispirata.

Giungono così al Baca divi del mondo di Hollywood come Shirley MacLaine, convinta apparentemente dal suo astrologo a trasferirsi in questo ranch, e nomi ancora più importanti come quelli dei Rothschild, dei Rockefeller e di Henry Kissinger, una vera e propria eminenza grigia di questi ambienti che si incontra ogni qual volta si parli non solo del mondialismo ma soprattutto della sua vocazione massonica e luciferiana.

Non c’erano, come si vede, nei luoghi dell’ufologia gli ultimi gradini della scala sociale.

C’erano i più alti poteri massonici e finanziari del pianeta, a dimostrazione che il vero potere del mondialismo mostra un elevatissimo interesse per l’ufologia perché sa molto bene che questa è soltanto una branca del satanismo.

L’inganno di questi ambienti, come si diceva, è stato più sottile e raffinato.

Si è voluto far credere al pubblico attraverso vari agenti disinformatori dei quali Icke è soltanto la punta dell’iceberg che la verità sugli UFO e sugli alieni sarebbe stata taciuta al grande pubblico perché i governi volevano preservare la fede cattolica e cristiana.

Majestic 12: un altro depistaggio dell’intelligence americana

Nasce così un altro depistaggio come la leggenda dei cosiddetti Majestic 12, un gruppo di illuminati che si sarebbe adoperato per nascondere al mondo l’esistenza degli alieni.

A mettere in circolo tale storia è stato un agente del controspionaggio americano, tale Richard Doty, che passò un falso documento da lui redatto ad un noto ufologo degli anni’80 come Paul Bennewitz che iniziò a metterlo in circolo fino a farlo diventare un vero e proprio pilastro di tutta la impalcatura della cospirazione che vuole nascondere la verità sugli alieni.

Doty continuò a passare altre false informazioni a Bennewitz e aveva probabilmente gioco facile in questo perché il secondo era affetto da disturbi psichici, e iniziò a mettere in circolo un’altra falsa velina quale quella della base segreta di Dulce, nel New Mexico, nella quale i militari americani lavorano a fianco di una specie aliena.

Sembra di essere finiti nel film Independence Day, nel quale, guarda caso, l’umanità subiva un attacco da parte di una civiltà aliena e nel corso della storia si veniva a scoprire che persino al presidente degli Stati Uniti era stata nascosta la verità sugli UFO “caduti” sulla Terra, ma Hollywood in realtà non aveva fatto altro che attingere al manuale di disinformazione della CIA.

Attraverso la falsa credenza che il governo degli Stati Uniti aveva agito per occultare le informazioni sui cosiddetti alieni, l’apparato di intelligence americano aveva fatto credere ad un’ampia parte di ingenue persone che esistevano davvero civiltà che venivano da remoti mondi e così il pubblico è stato spinto dritto sul territorio dell’inganno massonico.

Si sono portate le persone verso la teosofia, verso la religione misterica della massoneria, e, di conseguenza, lontano dalla cristianità.

Soltanto a questo serviva l’ufologia.

A scristianizzare l’Europa e gli Stati Uniti e a dover erigere un muro, una barriera di contenimento a tale campagna di bugie avrebbe dovuto essere la Chiesa Cattolica, ma purtroppo tale istituzione negli ultimi 60 anni si è fatta essa stessa portatrice dello spirito ecumenico delle Nazioni Unite, ed essa stessa ha finito con il perorare la causa ufologica.

A provare come l’ufologia, e quindi la massoneria, sia penetrata in seno alla Chiesa è il caso del famigerato monsignor Balducci, vicinissimo ad un noto ciarlatano del mondo ufologico come il messicano Jaime Maussan, che affermava che esistevano alieni venuti da altri mondi e che questi avrebbero persino programmato il DNA umano, nella massima espressione possibile della menzogna ufologica e massonica che sostituisce gli extraterrestri a Dio nella creazione divina.

Corrado Balducci

Balducci affermava che gli alieni erano coloro che stavano dando all’uomo la possibilità di conoscere loro stessi, esattamente come facevano i vari occultisti, teosofi, massoni e ufologi che si recavano in pellegrinaggio presso il ranch di Maurice Strong.

Nemmeno i pontefici sarebbero stati immuni dall’inganno degli UFO.

Sulle colonne del quotidiano britannico The Sun uscì un articolo nel 1985 nel quale si raccontava di un incontro ravvicinato del terzo tipo tra Giovanni XXIII e i cosiddetti extraterrestri avvenuto nel 1961 nei giardini di Castel Gandolfo.

Testimone dell’incontro sarebbe stato il segretario particolare di Roncalli, monsignor Capovilla, creato cardinale da papa Francesco.

Non stupisce che Capovilla abbia raccontato una simile storia.

La biografia, quella vera non agiografica, del “papa buono” racconta di un prelato che già negli anni’30 era entrato tra i ranghi della massoneria, in particolare quella del Grande Oriente di Francia, e i suoi più stretti collaboratori e segretari erano tutti espressioni di quel mondo modernista ed ecumenico che ha lavorato alla costruzione della falsa chiesa ecumenica del Vaticano II.

Questo spiccato interesse per agli alieni avrebbe anche riguardato un altro pontefice come Giovanni Paolo II, che, a detta di un noto ufologo come Eufemio Del Buono, era un patito della trasmissione televisiva “Noi e gli UFO” condotta dallo stesso appassionato di UFO.

Del Buono descriveva così la visione di Wojtyla.

“Quanto è stata grande la missione in Terra di Giovanni Paolo II che, mentre seguiva una rubrica in una televisione privata dal titolo “Noi e gli U.F.O.”, al contempo preparava il mondo ad accettare i concetti di Amore Universale che sono il governo per un unico governo mondiale e una unica religione mondiale.”

Si può vedere ancora una volta come i fini della cosiddetta ufologia sono del tutto identici a quelli della massoneria.

L’ufologia in pratica è una nuova religione, quella della New Age e del governo mondiale voluto da Del Buono, dai massoni, dai membri della società teosofica, dalle Nazioni Unite, dal forum di Davos e dalle famiglie più influenti del mondialismo quali i Rothschild e i Rockefeller.

La Chiesa oggi pertanto si trova di fronte ad una grande sfida.

Deve smascherare e denunciare l’inganno degli alieni e della ufologia, ma per poterlo fare deve prima rimuovere dal suo interno i vari apostati che tali menzogne hanno propalato.

Al Santo Padre, Leone XIV, spetterà anche questo compito.

Iniziare a far emergere alle luce tutte quelle verità seppellite da decenni di sistematiche e reiterate bugie diffuse dalle agenzie di intelligence angloamericane e dalla solita massoneria.

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