di Cesare Sacchetti Mentre in questi giorni ancora si respira un’aria di incertezza e paura dalle...
I punti oscuri dell’omicidio Cecchettin e perché il femminismo vuole distruggere la cristianità
di Cesare Sacchetti
I media hanno allestito una vera e propria saga al riguardo e la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava la si era avuta già la scorsa settimana.
Stiamo parlando del caso che ha portato alla morte di Giulia Cecchettin sulla quale in questi giorni abbiamo visto mettersi in moto una massiccia macchina della propaganda mediatica che sembrava pronta da un momento all’altro a veicolare il suo distorto messaggio.
Il messaggio è sempre lo stesso. Gli omicidi di donne avvengono in quanto le donne sono donne e dietro di essi ci sarebbe dunque l’infimo patriarcato nemico della rivoluzione liberal-progressista del 68.
Noi avevamo nei giorni scorsi provato a citare le statistiche per mettere in evidenza una semplice verità.
Le statistiche ufficiali del tasso di omicidi per donna ogni 100mila donne
I numeri, seppur freddi e crudi, sono abbastanza chiari e ci dicono che non è mai esistita nessuna emergenza reale per quello che riguarda gli omicidi delle donne.
Utilizziamo non a caso la parola omicidi perché nella lingua italiana, e non in quella attuale contaminata dal pensiero liberal-progressista, questa parola identifica sia gli omicidi degli uomini che quelli delle donne.
E i numeri raccontano una storia molto chiara. Negli ultimi 10 anni su ogni 100mila donne solamente 0,5 sono state uccise.
Se poi scomponiamo il numero assoluto di omicidi di uomini e di donne, vediamo che le donne vengono uccise di meno dagli uomini quando queste rappresentano il 39% degli omicidi complessivi.
I moventi poi spesso non hanno nulla a che vedere con quelli che la macchina di disinformazione mediatica vuole far credere.
Le donne non vengono uccise in quanto donne. Esattamente come gli uomini i moventi sono pressoché identici quali futili motivi, liti, rancori personali e a volte poi ci sono casi di persone uccise per le quali non è stato possibile risalire ad un movente.
Non c’è dunque un mondo patriarcale che agisce scientemente per “opprimere” le donne come vuole farci credere il mondo liberal-progressista.
C’è una rappresentazione falsa di un fenomeno che nelle statistiche non trova riscontro. C’è il tentativo deliberato di demonizzare la figura maschile che va considerata come “colpevole” di tutte le disgrazie che capitano alle donne anche quando queste rifiutano la narrazione femminista.
Narrazione che poi ovviamente sorvola su tutti gli omicidi di donne commessi da immigrati e non sono affatto pochi.
Qualche tempo fa venne fatta una statistica che scomponeva gli omicidi e risultava chiaro che gli stranieri hanno una tendenza maggiore a commettere questo reato e altri di più degli italiani.
Anche qui i numeri si premurano di smentire la narrazione del migrante “innocente” venuto in Italia in cerca di fortuna, quando spesso purtroppo si tratta di avanzi di galera dei vari Paesi africani.
La storia è molto diversa. Le statistiche ci dicono che il 34% dei reati è commesso da stranieri e la loro tendenza a delinquere è molto più alta degli italiani considerati che essi sono il 10% circa della popolazione in Italia.
Questo vale anche per ciò che riguarda i crimini più odiosi per il mondo femminista, quali la violenza sessuale.
La violenza sulle donne non interessa però se a commetterla è uno straniero. Essa disturba la narrazione liberal-progressista che è interessata a rimuovere il patriarcato, l’uomo italiano nativo e invece vuole favorire il processo di sostituzione etnica di kalergiana memoria.
Alla base dell’inesistente fenomeno mediatico chiamato “femminicidio” c’è dunque la volontà di demolire ciò che rappresenta la cultura cattolica e ciò che rappresenta l’unico vero modello di famiglia esistente, quello naturale fondato sull’unione tra uomo e donna.
La società aperta di stampo sorosiano vuole demolire le istituzioni di un tempo e instillare nell’uomo italiano ed Occidentale una sorta di senso di colpa primigenio che lo porta ad odiare sé stesso solamente per non essere straniero e con la pelle scura.
È un processo di autorazzismo che vuole innescare a sua volta un processo di autodistruzione della nostra società, già sfigurata dal 68 e dalla sua rivoluzione che ha partorito il divorzio nel 1973 e l’aborto nel 1978, fino ad arrivare al suo completo annichilimento.
E’ una rivoluzione concepita a tavolino dai filosofi della scuola di Francoforte che possono considerarsi i padri ideologici del movimento del 68 e degli stravolgimenti che esso ha portato in Italia ed in Europa.
La secolarizzazione sotto la sua ipocrita maschera di neutralità verso ogni religione, quando in realtà essa è intrisa di odio verso il cristianesimo e di deferenza verso altri culti, soprattutto quello ebraico, mira proprio a questo fine ultimo.
La secolarizzazione vuole semplicemente rimuovere ogni traccia dei valori del mondo cristiano e greco-romano per sostituire ad entrambi una società liquida nella quale non c’è più alcuna traccia di religiosità e di identità etnica, poiché tutto deve fondersi nel famigerato melting pot fino a cancellare ciò che c’era alle origini.
Questo processo di ingegneria sociale finanziato da ONG sorosiane e dalle varie massonerie serve semplicemente a distruggere la cristianità che va sostituita in tale “visione” con il culto illuminista dei diritti umani che al di là della sua ipocrita apparenza laicista nasconde invece uno strettissimo legame con l’esoterismo e il luciferianesimo.
Quando Adam Weishaupt nelle sue lettere ai suoi compagni di setta degli Illuminati, fondati nel 1776, affermava di voler cancellare tutto ciò che la cristianità rappresentava, intendeva proprio ciò che vediamo adesso.
Questo disegno è molto più antico di quello che si crede come si può vedere. La guerra alla cristianità e alla tradizione affonda le sue radici nel secolo dei lumi quando filosofi illuministi quali Voltaire e Rousseau decisero che questa religione doveva essere sradicata dall’Europa e dedicarono la loro esistenza a tale scopo.
Questo è il pensiero che muove dunque la campagna dei cosiddetti “femminicidi” e questo è il pensiero che ha dichiarato guerra alla nostra esistenza e alla nostra identità, prima che questa fosse aggredita dalla secolarizzazione e dalla rivoluzione sessantottina.
I punti oscuri della vicenda di Giulia Cecchettin
Adesso è necessario però soffermarsi sulle dinamiche dell’omicidio di Giulia Cecchettin perché queste sono ancora lontane a nostro parere dall’essere chiarite del tutto.
La ricostruzione che stanno fornendo i media racconta che Giulia sarebbe stata uccisa lo scorso sabato 11 novembre dal suo ex compagno Filippo Turretta.
Sarebbe stato decisivo per accertare l’accaduto e la responsabilità di Turretta un video di una vicina fabbrica, nei pressi di Fossò, dove l’uomo avrebbe aggredito e ucciso la Cecchettin.
Non c’è traccia di questo video, almeno nei media. Al momento risultano esserci solo dei fotogrammi di pochissimi secondi nei quali non si vede praticamente nulla ed è difficile dire cosa stesse succedendo in quelle immagini.
Non comprendiamo poi perché non siano stati mostrati i fotogrammi successivi e le uniche immagini che stanno circolando sono quelle di ricostruzioni fatte da disegnatori grafici, come quella che ha proposto il Corriere.
Il video è semplicemente fondamentale perché esso avrebbe consentito poi agli inquirenti di risalire agli spostamenti del Turretta.
Un altro aspetto che necessita chiarimenti riguarda quello della zona dove sarebbe stato rinvenuto il corpo della Cecchettin, nei pressi della strada della Val Caltea.
Questa zona è alquanto vasta e viene da chiedersi come abbiano fatto le autorità a sapere dove guardare con attenzione tanto che persino in alcuni articoli dei media mainstream si afferma che in normali circostanze ci sarebbero voluti almeno sei mesi per scovare il corpo.
A salvare gli investigatori sarebbe stato, a quanto viene detto, un cane da fiuto chiamato Jageer che con il suo sviluppato olfatto sarebbe riuscito a ritrovare la povera Giulia in quella così vasta zona.
Qualcuno ha parlato di un ago rinvenuto in un pagliaio e appare difficile dargli torto.
A sollevare perplessità poi sono state anche le reazioni e i contesti, per così dire, dei famigliari di Elena.
La sorella, Elena, appare certamente il tipo più anomalo. Se si dà uno sguardo al suo profilo Instagram si vedrà che Elena Cecchettin condivideva sul suo profilo alcune foto dove ostentava una croce al contrario portata sul collo e un’altra dove invece aveva sulla fronte sempre il crocefisso capovolto.
Una delle foto condivise da Elena Cecchettin su Instagram il 5 gennaio scorso
Non è un segreto e certamente molti lettori già sapranno che la croce al contrario è tipica di alcuni ambienti satanisti che per farsi beffe e oltraggiare il sacrificio di Cristo sulla croce lo capovolgono.
Se si continuano a sfogliare le foto della ragazza si trovano poi altre immagini inquietanti come quelle di una motosega, teschi vari e una statua di Lucifero.
Difficile pensare dopo aver visto queste immagini che la ragazza non avesse qualche interesse per il mondo dell’occulto.
A colpire poi è stata anche la tempestività con la quale Elena si è subito precipitata a raccogliere l’attenzione dei media quando ha inviato una lettera al Corriere nella quale individuava il colpevole della morte della sorella nei “figli sani del patriarcato” per poi rincarare la dose su un programma Mediaset nel quale, indossando una felpa che mostrava il disegno di un pentacolo, ha ancora una volta indicato la società patriarcale come responsabile dell’omicidio di Giulia.
Alcuni hanno affermato che Elena Cecchettin stesse recitando una sorta di copione già scritto da altri e appare difficile dargli torto perché il linguaggio scelto sembra provenire direttamente da quegli ambienti femministi ai quali era, ad esempio, vicina Michela Murgia.
Questa sensazione si è rafforzata quando il padre di Elena, Gino Cecchettin fondatore della start up Next4, si è presentato davanti ai microfoni a sole 24 ore di distanza dalla morte della figlia senza mostrare apparentemente nessuna particolare costernazione.
Gino Cecchettin parlava della necessità di “andare avanti” e mentre pronunciava queste parole al suo fianco c’era Martina Semenzato, deputata e presidente della Commissione femminicidi.
Ovviamente non abbiamo visto tale personaggio parlare di alcuna particolare “emergenza” quando lo scorso agosto Iris Setti veniva uccisa da un immigrato.
I riflettori dei media erano spenti allora così come lo era l’attenzione della Semenzato che non risultava aver detto o fatto nulla per denunciare il barbaro omicidio della Setti.
La presenza di questa politica eletta tra le fila di Noi Moderati ha dato adito ancora a maggiori sospetti. La volontà di strumentalizzare l’intera vicenda è palese e la volontà della politica nelle mani della lobby progressista di voler utilizzare la morte di Giulia per raggiungere un altro fine è altrettanto manifesta.
Ci si sarebbe aspettati di vedere respinte tali strumentalizzazioni dai famigliari di Giulia, e invece li vediamo lì assieme alla Semenzato a dire alle donne di essere pronte a denunciare.
I punti oscuri, come si vede, non sono pochi e la sensazione che dietro ci sia una regia per creare una falsa emergenza fondata attorno al “femminicidio” è alquanto forte.
Sempre per restare nel tema di casi di cronaca nera non chiariti del tutto, ne ricordiamo un altro che accadde più o meno di questi tempi.
L’anno scorso andava infatti in scena un altro strano episodio che vedeva Claudio Campiti entrare in una riunione di condominio a Fidene, quartiere di Roma, e sparare su alcuni condomini.
Incredibilmente, tra di loro, risultava esserci una conoscente della Meloni e in una città come Roma si tratta certamente di una notevole coincidenza statistica.
Ad oggi, ancora non è chiaro come Campiti sia riuscito a procurarsi l’arma che a detta dei media sarebbe stata presa in un poligono di tiro a Roma, nonostante esistano delle misure di sicurezza precise per la custodia delle armi in simili strutture.
Sono episodi certamente strani, anomali e vediamo spesso che essi sono utilizzati dai media per provare a creare false emergenze o portate avanti determinate agende sempre più difficile da attuare.
In questo caso, appare chiaro il tentativo disperato di mettere in atto un ultimo assalto all’antica società cattolica tanto che qualcuno parla già scompostamente della necessità di far studiare sui banchi di scuola regole di comportamento ai giovani maschi, che non è difficile immaginare che saranno volte a demascolinizzarli, se possibile, ancora di più.
La nostra opinione di fronte a tutto questo rimane immutata. C’è un sistema politico che si agita e si dimena compulsivamente perché dopo il fallimento della farsa pandemica si è messo in moto un meccanismo che sta portando ad un progressivo crollo delle istituzioni liberali.
Per quanto tale sistema si agiti, c’è ben poco da fare per arrestare questo suo processo di crollo generale.
I lettori comunque siano preparati ad altri episodi di questo tipo. La bestia è sempre più vicina alla sua fine e si dimenerà fino all’ultimo istante.
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Carissimo dott. Sacchetti, le chiedo una cortesia: potrebbe inserire l’audio nei suoi bellissimi articoli, ovvero la possibilità di ascoltarli oltre che leggerli? La ringrazio per l’attenzione e Le auguro una buona giornata.
Paola Testa
Vedrò se è possibile farlo, Paola. Ti ringrazio.
Carissimo Dott Sacchetti La seguo sempre ed ovunque, La condivido su Fb (anche se alcuni articoli me li bloccano, sicuramente anche questo). Le chiedo gentilmente di essere “sbloccata” su Telegram.
Grazie mille
Mi mandi un messaggio, per favore, tramite la sezione contatti, Maria.
Grazie Paola, mi hai anticipato.
Interessanti, curiosi e fuori dalle righe queste osservazioni di Cesare Sacchetti che ai più sfuggono, ma agli attenti, trovano degli alleati, diventerebbero più efficaci se ASCOLTATE.
Gran bell’ articolo
Sarà dura ma li smonteremo pezzo per pezzo
Grazie a lei
Grazie mille, Sara.
Articolo molto interessante. Grazie Dott. Sacchetti
Grazie Elvira.
la vedo anch’io così….. E poi non approderanno a niente con la loro distruzione… o meglio…..con il loro tentativo-di-distruzione del Cristianesimo. E perché? Perché C’E’ LA RUSSIA. Ecco perché! E con la Russia ci sono i Cristiani Ortodossi. E la Russia NON mollerà di un passo.
sono assolutamente daccordo
Io personalmente mi sono sempre rifiutato di sentirmi brutto, sporco e cattivo in quanto maschio, ma per dare un’idea del clima generale qui a Bologna, essendo un frequentatore abituale di librerie, tempo fa, in una grossa libreria del centro storico, all’interno, in una sezione riservata ai titoli sulle questioni di genere, vidi esposti in bella (si fa per dire) evidenza, un paio di scritti, guardacaso recentemente ristampati, di una certa Valerie Solanas (colei che uccise Andy Warhol, per la cronaca), uno dei quali intitolato “S.C.U.M., manifesto per l’eliminazione della razza maschile”, ma non basta, nell’altra sede, sita sempre in centro storico, di questa medesima catena libraria, da almeno un anno è stata posta al suo interno una sedia occupata da un grosso cartello in memoria di “tutte le donne vittime della violenza degli uomini”. Per quel che mi riguarda, pur non avendo mai avuto in vita mia relazioni particolari col cosiddetto gentil sesso, per contro non pochi esemplari di esso mi hanno funestato pesantemente l’esistenza, facendomene di tutti i colori, datemi pure del bieco maschilista, ma questa è la verità, piaccia o meno!
Se il ragazzo morirà (finto suicidio o altro) a breve/medio termine, avremo la certezza che è un omicidio rituale.
Lui incolpevole oppure vittima di MK-Ultra (Monarch).
E comunque questo caso ha qualche attinenza con quelli di Valeria Solesin.
Moltissime cose non tornano…
P.s.: credo per errore, sono stato bannato dal canale Telegram . Se possibile chiedo di essere riammesso (non conosco altro mezzo per comunicarlo. Mio nick: @Zeno_966 ).
Grazie.
Chiedo, per cortesia, di poter essere riammesso al canale (vedi il “P.S.” al messaggio precedente).
Grazie.
Prova adesso. Ricordati il regolamento.
Purtroppo ancora bloccato.
(Mi scuso ancora di utilizzare questo mezzo).
Scrivimi attraverso la sezione contatti del blog.
Conosco quel libro. Io (sono una donna) ne ho sentito parlare per la prima volta durante una normale pausa pranzo al lavoro: la maggior parte delle mie colleghe -peraltro tutte fidanzate da diverso tempo, per quanto giovani- sembrava apprezzarlo e lo commentava in maniera entusiasta. Per quel che posso osservare nel mio piccolo, il piano di minare i naturali rapporti uomo-donna hanno insidiato le menti di gran parte della mia generazione (ho meno di 30 anni), con poche eccezioni che faticano tuttavia a vivere in armonia insieme a uomini che appaiono (logicamente) sempre più impauriti e privi di vigore fisico e morale e donne prevaricanti e irrimediabilmente intrise di femminismo. Non c’è dialogo. E quindi è tanto più difficile riconoscersi tra coloro che ancora conservano un briciolo di autonomia di pensiero e di integrità morale.
Lo spunto dell’intero articolo è interessantissimo ma l’occulto non è sinonimo di satanismo e il satanismo che visione politica/ideologia avrebbe in maniera ufficiale? Finiamola di sconfinare in campi dove non c’e’ preparazione sufficiente. Bisogna approfondire perché Rudolph Steiner, tanto per citarne uno, non era un satanista, assolutamente. L’occulto è esattamente quel percorso che non viene spesso condiviso alle masse per renderle facili da sfruttare. L’occulto è sinonimo di conoscenza, di illuminismo. Purtroppo c’e’ gente menzognera che sfrutta questo, la stessa per mentalità, che hai giustamente sottolineato nei radical chic che odiano le tradizioni identitarie dei popoli (non è solo questione di cattolici italiani). I radical chic sono quelli, tanto per dirtene un’altra, che hanno osato mettere bocca sulle tradizioni dei “latinos” emigrati negli Stati Uniti (come il semplice modo di vestire) dimostrando solo ignoranza e mal celato razzismo nei riguardi di una comunità che non comprendono e non vogliono comprendere.
Io direi di finirla di voler mitizzare la figura di Steiner che non era un cristiano ma uno gnosticista che aveva una passione molto marcata per l’occulto. E l’occulto non è affatto sinonimo di conoscenza e illuminazione come lei vuole far credere. È sinonimo di un pensiero che rifiuta Dio e considera la conoscenza come unica fonte di salvezza.
Da agricoltore mi sono avvicinato a Steiner studiando l’agricoltura biodinamica. Lo studio l’ho portato con rigore scientifico al pari del mondo dal quale provenivo. Il risultato è stato che le sue tesi combaciavano perfettamente con la realtà pratica e mi aprivano un mondo di conoscenza che io avevo appena intravisto come agricoltore convenzionale. Parallelamente ho ampliato lo studio della mia entità animica e spirituale per indagare in profondità verità tenute nascoste dal credere cattolico ufficiale. Questo percorso di Fede reale e non virtuale ha rafforzato le mie convinzioni spirituali con prove e fatti incontrovertibili ben al di là della catechesi cattolica ufficiale. Niente di più, niente di meno. Ogni uno ha un percorso da fare e nel proprio intimo lo fa o meno. Io l’ho fatto e ne sono profondamente soddisfatto. Mi basta e avanza per sapere cosa fare e come comportarmi almeno fino al varco della Soglia che attendo, ma senza fretta, serena operosità.
Graziano Ganzit: “Ogni uno ha un percorso da fare e nel proprio intimo lo fa o meno. Io l’ho fatto e ne sono …………………………profondamente soddisfatto”.
Mi permetta di porle una domanda, egregio Ganzit: quando arriverà per lei l’ora relativa al suo “varco della Soglia”, le dispiacerebbe dirmi, adesso, quanto sarà mai il suo premio nel caso il “percorso del suo intimo” dovesse risultare corretto? E quanto sarà la sua perdita nel caso il “percorso del suo intimo” dovesse risultare incorretto?
E FANNO BENE, 2000 ANNI DI CANCRO religioso DEVONO FINIRE, FATTE UNA RAGIONE💩😏 poraccio.
Il cancro sei tu in questo commento..
Cretino .Non meriti aggiunti .
Aspettavo anche questa volta un suo intervento riguardo a questo triste fatto di cronaca. Prima di tutto una doverosa premessa: ogni morte violenta è una tragedia, e una bieca offesa al nostro creatore, per chi ci crede ovviamente, e ogni atto di violenza, non solo fisica, soprattutto se perpetrato ai danni di chi “non è in grado di difendersi” è un’infamia per chi lo perpetra. Detto questo, vorrei tuttavia fare presente che IO non mi sento in alcun modo responsabile della morte della povera ragazza!!! Le statistiche da lei proposte stanno rimbalzando su diversi siti e blog, e provengono da un report redatto da niente popò di meno che la gloriosa O.N.U.: con mia grande sorpresa vedo molte persone prendere finalmente coscienza della montatura cui stiamo assistendo in nome di una presunta emergenza F3mminic1d10 in Italia (chiedo scusa per il camuffamento): posso solo immaginare l’enorme sospiro di sollievo che avranno tirato nelle redazioni di molte testate “giornalistiche” al ritrovamento del corpo della sventurata con le evidenti tracce di violenza che avrà avuto addosso; “che fortuna”, avranno pensato, “per almeno un mesetto non dovremo più parlare di roba seria, tipo l’eccidio di Gaza, la disfatta di Kiev, o il perdurare dell’invasione di allogeni dalle coste sud-mediterranee…e poi si incomincia con il carrozzone natalizio/primo dell’anno/epifania!!…poi c’è il carnevale, e visto che nel 2024 Pasqua è bassa, se ci dice culo e ci scappa qualche altro morto ammazzato, come piace a noi, si intende, fino alla primavera inoltrata non avremo bisogno di parlare di niente di pericoloso!!!”.
Ogni giorno faccio una preghiera e poi apro la Bibbia o il Vangelo a caso e vedo cosa c’e’ scritto. Oggi ho aperto al capitolo 17 di Rivelazione. “La bestia che hai visto era, ma non è, e sta per salire dall’abisso,l e se ne andrà verso la distruzione.” E poi: 17:17 (17! Numero fatale): “Dio infatti ha messo nel loro cuore il desiderio di realizzare il suo intento, sì, di realizzare il loro solo intento dando il loro regno alla bestia feroce, finché non si adempiranno le parole di Dio. 18 E la donna che hai visto rappresenta la grande città che regna sui re della terra”.
Poi ho aperto il computer e ho visto il Suo articolo.
Le Sue parole nel post di oggi sembrano echeggiare le parole del Vangelo. A parlare di questo caso specifico, non ne so niente. Ma come dice Lei, il legame satanico salta all’occhio. Mi ricordo da giovane quando si diceva cose tipo “i Democrats mangiano i bambini” era una cosa che faceva ridere perche’ era cosi’ assurdo. Ma negli ultimi anni in quest’apocalisse che stiamo vivendo tutti, stanno venendo fuori fatti comprovati ancora peggiori di cio’ che si diceva all’epoca. Ultimamente hanno arrestato un “giornalista,” un tale Slade Sohmer, amico di John Podesta, per aver violentati bambini piccoli. Tanti non pochi. Lo stesso Sohmer aveva “sfatato” la “leggenda urbana” di Pizzagate, ovvero la rete di pedofilia in cui erano coinvolti i Clinton et al.
Il punto e’ che il satanismo, l’adorazione della bestia, e’ molto diffuso. In inglese si dice “Love makes the world go round,” ma invece in questo momento della storia, e’ il sangue innocente che fa girare il mondo. Comunque tutto questo c’e’ scritto nel capitolo 17 di Rivelazione.
Per quanto riguarda il “femminicidio,” concordo con Lei che la donna l’hanno uccisa nel 68 e continuano ad ucciderla, lentamente, prima umiliandola e poi negandole il diritto ad esistere. Qui in America addirittura gli uomini che fanno finta di essere donne sono legalmente donne a tutti gli effetti e passo a passo stanno rubando tutto cio’ che appartiene alle donne. In cina addirittura hanno inventato l’utero sintetico e fra pochi anni la donna sara’ obsoleta, almeno cosi’ vuole la bestia.
La buona notizia e’ che, come scrive Lei e come c’e’ scritto nel Vangelo, la bestia sara’ sconfitta.
Buonasera dott. Sacchetti, le rimando questo video che è disponibile su you tube, nel quale il padre della ragazza usa una parola a dir poco spiazzante per descrivere il “femminicidio”, parla di CELEBRARE IL FEMMINICIDIO. Ecco il video dell’intervista.
https://www.youtube.com/watch?v=dA34H2T40kw
Ho ascoltato. Che dire? L’unica attenuante potrebbe essere che intendeva dire “celebrare” nel senso di commemorazione così come si utilizza questo termine per un funerale. Ma è la sua reazione comunque a sconvolgere. Nessun dolore apparente dopo una tragedia di questo tipo e lo stesso può dirsi per la sorella di Giulia.
Di tanto in tanto (anche se, lo ammetto , solo di tanto in tanto) apprezzo alcune sue congetture. Questa volta decisamente no. I suoi interventi di questa tragedia sono davvero fuori luogo. E so già cosa mi risponderà (è molto prevedibile, sa): che ad essere fuori luogo è il mio intervento. La saluto nonostante tutto con rispetto
Non ci sono “congetture” ma osservazioni corroborate dai fatti nella prima parte e nella seconda invece si mettono in rilievo le parti non chiarite, non sono poche, del caso Cecchettin. Cosa dovrei rispondere ad un commento che non fa nessuna osservazione nel merito? Un saluto a lei..
Ha ragione. È necessario fare “considerazioni nel merito”. E facciamole pure. Innanzitutto i fatti: una ragazza è stata uccisa. E nel modo più atroce possibile: morta per dissanguamento. Siamo d’accordo? Di qui le opinioni. C’è quasi tutta Italia che è commossa dalla vicenda. C’è qualcuno che (come giustamente lei rileva) utilizza questa morte per le sue battaglie politiche ideologiche (giuste o sbagliate non entro nel merito). E poi c’è un giornalista che pubblica (fra le migliaia di sue foto presenti su Instagram che la ritraggono come una ragazza normalissima) una foto della sorella della vittima con una croce alla rovescia (evidente carnevalata, almeno per noi comuni mortali mediocri), ed un post di fb del 2016 (2016!) del padre con un link relativo al forum di Davos, concludendo tout court di trattarsi di famiglia satanista e vicina alle idee del WEF (che poi… Anche se fosse?). Lei, provando un attimo a mettersi nei panni di un comune mortale mediocre della mia stregua, come giudicherebbe quel giornalista? Persona intelligente e perspicace o un mostro, lui sì davvero satanico (nel senso più puramente letterale del termine: colui che sparge menzogna)? Le sarò grato della sua argomentazione e le porgo i miei rispettosi saluti.
Che dire? Questo commento non solo ti qualifica come imbarazzante ma anche come vergognoso. La ragazza “normalissima” non ha solamente una foto con un crocefisso rovesciato ma ne ha altre con teschi, motoseghe e statue di Lucifero. Forse tutto questo sarà normale a casa tua. Addirittura poi sei arrivati all’apologia del forum di Davos quando hai liquidato la questione con un “e quindi?”. Infine sei arrivato a dare a me del “mostro satanico” per aver esposto semplicemente dei fatti incontrovertibili. Vergognati veramente, se ne sei capace..
concorso con la sua analisi, che ho fatto io stessa, aggiungo anche che l’inconscio non mente, la parola usata viene da un livello profondo non sottoponibile ad alcun controllo. Tanti elementi fanno riflettere in questa storia.
Mi viene da pensare che sia uno dei (oramai non più pochi) casi di controllo mentale, dopo aver scelto attentamente gli “attori” di questa vicenda (compresa la povera ragazza, che con una sorella dedita a certi interessi è perfetta per comparire sui mass media e veicolare, più o meno consapevolmente, immagini che inneggiano a quel mondo satanico che trae energie enormi da questo genere di delitti e dalla cassa di risonanza quali social e mass media sono).
Ottima analisi. Come sono stati capaci di inscenare la fiumana di camion militari a Bergamo per obnubilare quel po’ di raziocinio e lucidità che i social e la tivù stile “Essi vivono” non hanno ancora bruciato, nulla toglie che assisteremo ad altre tragedie pilotate/costruite a tavolino, omicidi di massa, rituali, serial killer, una mattanza nerissima e una tristezza infinita… 😞
Non si è capito cosa ti farebbe ridere e non era consuetudine dei Romani crocefiggere a testa in giù..San Pietro si fece crocefiggere a testa in giù per rispetto a Cristo ma nulla c’entra con il discorso dei satanisti che usano portare crocefissi alla rovescia per oltraggiare Cristo..
Certo per capire il tuo italiano ci vuole un traduttore..
Io posso riportare questa classifica. Lettonia in pole position (https://www.quotidiano.net/speciali/qn-x-le-donne/femminicidi-europa-f1d32baa)
Condivido l’articolo sebbene non capisco come non si possa parlare di emergenza sociale quando su 56 settimane annue si rilevano più di 1 omicidio di donne alla settimana.
Infatti non c’è alcuna emergenza. Noi lo abbiamo scritto.
Grazie della replica, ma come si fa a non chiamarla emergenza con oltre 56 morti annui quando nell’Italia anni 60 e 70 le morti violente di donne non raggiungevano neanche la dozzina? quale logica segue Lei? grazie saluti
Al di là della fattispecie in oggetto e dei motivi che hanno scaturito il fatto, di per sè purtroppo non eccezionale o fuori dalle statistiche (l’Italia è anche tra i paesi europei con dove l’incidenza di donne uccise nel complessivo numero di omicidi è più bassa…) ho sempre ritenuto giuridicamente aberrante, illogica e immotivata la statuizione nel c.p.p. della c.d. fattispecie di reato del femminicidio, come se uccidere una donna sia diverso che uccidere un uomo, più grave o meno grave, comportante in sè una colpa più grave o diversa o più pericolosa socialmente. E lo dico con un minimo di cognizione di causa essendo laureato in legge…
Detto questo, ritengo altrettanto aberrante la morbosità dei media a ricamo della storia (già vista per altro in altri tristi fatti similari…), volta chiaramente a sviare l’attenzione del pubblico dalla gravissima situazione economico-sociale in cui versa il paese, l’esplosione della povertà e le sue conseguenze, il crollo della sanità pubblica, lo svilimento del lavoro con paghe ormai da fame rapportate all’alto tasso di inflazione e non ultimo il genocidio perpetrato ai danni del popolo palestinese dagli israeliani. Ecco, l’idea che si inorridisca verso un pur triste fatto di cronaca come la morte di una giovane donna e si resti in silenzio verso l’uccisione di 13.000 civili a Gaza, di cui 6.000 bambini, dà l’idea del tipo di ‘informazione’ che veicolano i nostri media a libro paga.
La curva intrapresa dal nostro paese è chiaramente quella tipica di una società in piena involuzione sociale, giuridica, politica e relazionale.
Una società italiana che d’altronde rispecchia quella del resto dell’occidente, ormai ombra di sè stessa.