Zelensky “irreperibile” , il sacco della Sardegna e la sua richiesta di avere la cittadinanza italiana alla Meloni

06/08/2025

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Di Cesare Sacchetti

A dargli la caccia, sarebbero almeno tre apparati di intelligence di tre diversi Paesi.

Secondo quanto riferiscono fonti dei servizi serbi, a cercare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono i servizi segreti di Stati Uniti, Russia e quelli della stessa Serbia che stanno cercando di capire dove si sia nascosto l’ex comico televisivo.

I tre apparati dei servizi dei Paesi in questione hanno passato in rassegna diversi luoghi e nascondigli nei quali Zelensky si sarebbe potuto rifugiare, in particolar modo almeno quattro basi della NATO sparse in Germania e in Polonia, ma fino ad ora nessuno ha avuto particolare fortuna nell’individuare la tana del “leader” ucraino.

Non si respira una bell’aria dalle parti di Kiev.

Il regime di Zelensky solo e sull’orlo del collasso

Lo si era intuito dando uno sguardo ai vari media Occidentali, tra i quali The Guardian e The Spectator, che hanno parlato espressamente della possibilità, sempre più concreta, che l’Ucraina possa crollare presto e non c’è certezza alcune dalle parti di Bruxelles che il sostituto di Zelensky possa essere un altro uomo allineato alla NATO.

Ogni scenario appare possibile dopo la caduta del regime nazista, da tempo sempre più in difficoltà e costretto, di volta in volta, a continui “rimpasti” di governo perché evidentemente Zelensky è ormai paranoico e teme da un momento all’altro che qualcuno, tra le sue stesse fila, cerchi di eliminarlo.

Successe proprio l’anno scorso in primavera, quando il presidente ucraino si recò a Odessa e riuscì a sfuggire per miracolo ad un attentato che non era stato organizzato dai russi, come hanno scritto i mendaci organi di stampa Occidentali, ma dal fronte di dissidenti in seno alle forze armate guidato da almeno tre generali.

Si ebbe la sensazione già allora di rivivere gli ultimi istanti di vita della Germania nazista, quando il fuhrer, Adolf Hitler, subì un attentato nella foresta di Kętrzyn, in Polonia , dal quale anch’egli riuscì a scampare miracolosamente.

La parabola dell’Ucraina è inevitabilmente quella del declino.

Il governo si sta sfilacciando, e le continue richieste di Zelensky di avere più armi cadono nel vuoto oppure vengono posticipate alle calende greche da Donald Trump che, con molta maestria, si prende gioco del presidente ucraino rassicurandolo sulla fornitura dei missili della contraerea Patriot che ancora non sono stati nemmeno prodotti e che semmai lo saranno, non è nemmeno certo che finiranno in mano a Kiev.

Trump e Zelensky durante il celebre incontro-scontro dello scorso febbraio alla Casa Bianca

Nelle ultime settimane, si è poi aperto un altro fronte di proteste interne per quello che riguarda lo scioglimento delle cosiddette “agenzie anti-corruzione” perché Zelensky avrebbe deciso prima di scioglierle e, pochi giorni dopo, di ripristinarle non certo perché queste agenzie combattano in qualche modo la corruzione ma più che altro per salvare la faccia con l’Unione europea e gli organi di stampa Occidentali che tanto esaltano le cosiddette “autorità amministrative indipendenti” che indipendenti non sono, poiché sono notoriamente il cortile privato dei vari comitati d’affari che hanno in mano il Paese.

L’olezzo del malaffare in Ucraina è arrivato ovunque.

Il Paese non ha mai goduto di una reputazione di un posto dove si combatte la corruzione e l’illegalità, ma da quando nel 2014 fu rovesciato il presidente Yanukovich tramite il disgraziatissimo Euromaidan, il colpo di Stato benedetto da Washington e Bruxelles, la situazione è inevitabilmente peggiorata.

I cosiddetti oligarchi, tutti di origini ebraiche, fanno il bello e il cattivo tempo, e durante gli anni post-Maidan, da Washington arrivavano ordini di far sedere nei CdA di varie aziende strategiche, su tutti la celebre Burisma, personaggi come il corrotto figlio dell’ex presidente Biden, Hunter, già noto per la sua dipendenza da sostanze stupefacenti da lui immortalata nei suoi video “autocelebrativi”.

Il traffico di armi in Ucraina e le tangenti italiane lavate in Albania

Sotto il regime di Zelensky, le cose, se possibile, sono andate ancora peggio. Le tangenti scorrono a fiumi, e le armi che vengono trasferite dai Paesi europei a Kiev, non finiscono nemmeno nelle mani dei soldati ucraini ma in quelle della criminalità organizzata nei Balcani e nello stato di Israele, che poi le utilizza per uccidere i civili a Gaza nel corso del genocidio del popolo palestinese iniziato dall’ottobre del 2023 in poi.

I proventi di questo traffico finiscono in Albania, che è diventata la lavatrice dei politici italiani che si sono aperti diversi conti correnti nelle varie banche locali per lavare il denaro sporco frutto di tale traffico assieme ad altre tangenti e mazzette accumulate nel corso della farsa pandemica dal 2020 al 2022.

La torta degli appalti pilotati era piuttosto grossa e non conteneva soltanto i mitici banchi a rotelle, ma anche le mascherine, i letali vaccini e i truffaldini test PCR, e ciò aiuta a comprendere perché nell’estate del 2023 iniziò una campagna stampa sui quotidiani italiani per far andare i turisti in Albania, descrivendola come una Bengodi dai prezzi bassi, quando in realtà, non di rado, i prezzi che gli italiani trovavano erano pari o superiori a quelli che avrebbero trovato in Italia, con servizi molto più scadenti.

Gli organi di stampa stavano conducendo una operazione semplice. Avevano il compito di aiutare la politica e i corrotti imprenditori legati al giro di clientele della massoneria e della paramassoneria, di lavare i soldi sporchi in Albania con la benedizione del corrottissimo Edy Rama, già discepolo della Open Society di Soros, alla cui “scuola” si è formato.

Edy Rama con il figlio di George Soros, Alexander.

Tutti sapevano tutto, ma non c’è un magistrato che ancora oggi abbia deciso di aprire un fascicolo sul riciclaggio di soldi sporchi in Albania, perché i togati, saldamente nelle mani delle logge massoniche, si guardano bene dal disturbare certi traffici, e si attivano tutt’al più per colpire l’avversario della parte opposta, come si può vedere nell’attuale guerra tra bande tra procure iniziata da un po’ di tempo a questa parte.

Zelensky alla ricerca di una via di fuga: l’Italia disponibile?

La situazione ucraina va ad ogni modo dritta verso lo sfacelo, le possibilità o meglio le illusioni di vincere evaporano del tutto, e Zelensky, di conseguenza, consapevole che la partita ormai è giunta allo scadere, si guarda intorno, alla ricerca di un possibile salvacondotto sempre più difficile da trovare.

Il presidente ucraino aveva già bussato qualche tempo fa alle porte di Israele, uno dei principali alleati dell’Ucraina nazista, ma da Tel Aviv gli avevano fatto capire che per loro era alquanto complicato farsi carico del suo “esilio”, vista la crisi e la guerra civile che affligge lo stato ebraico, dilaniato dal profondo contrasto tra la destra messianica del Likud e i partiti della sinistra progressista.

Il governo Netanyahu, o quel che ne resta, ad oggi non ha nemmeno la maggioranza in Parlamento e il futuro di Israele sembra essere quello di tornare presto alle urne, dalle quali non è per nulla certo quello che uscirà.

Se il futuro di Israele è un rebus, e non è certo chi salirà al potere, le possibilità di Zelensky di avere rifugio qui, già basse prima, scendono ancora di più e allora ecco che lo sguardo del presidente ucraino si posa altrove.

Da qualche tempo a questa parte, il presidente ucraino sembra aver manifestato un vivo interesse per l’Italia.

E’ noto che Zelensky possiede una villa a Forte dei Marmi, nella quale non si fa mai vedere, perché quella residenza sembra essere stata comprata più che altro per lavare il solito denaro sporco messo nelle mani del presidente dai soliti oligarchi che si servono di lui come di una lavatrice.

Tra gli stessi oligarchi, c’è proprio il corrotto Rinat Akhmetov, che in Ucraina ha ammassato una fortuna pari a quasi 6 miliardi di dollari con il suo impero fatto di partecipazioni nei media, acciaierie, telecomunicazioni e risorse energetiche.

Il sacco della Sardegna e la richiesta della cittadinanza italiana di Zelensky

Akhmetov sta comprando da qualche tempo a questa parte degli appezzamenti in Sardegna per costruire degli impianti fotovoltaici, e tale operazione viene finanziata attraverso il denaro sporco del traffico illegale di armi che l’Ucraina ha rivenduto alle varie mafie europee e al citato stato di Israele.

Rinat Akhmetov

Akhmetov si sta servendo della Sardegna come una centrale di riciclaggio, e nessuna autorità politica né ovviamente giudiziaria sta sollevando il problema perché probabilmente anche nell’isola c’è una torta da spartire e sulla tavola sono seduti diversi commensali di diversi partiti, senza alcuna distinzione per ciò che riguarda il colore politico, come già visto ai tempi della “pandemia”, durante la quale sia il centrodestra sia il centrosinistra e il M5S appoggiavano tutti le varie restrizioni e le varie persecuzioni contro gli italiani.

L’oligarca in questione starebbe quindi preparando il terreno al presidente Zelensky che, secondo le fonti di intelligence dei tre Paesi citati in precedenza, avrebbe già avviato dei contatti sempre più frequenti con il presidente del Consiglio errante, Giorgia Meloni, per presentare la richiesta di avere la cittadinanza italiana.

Zelensky assieme alla Meloni

Giorgia Meloni ha fatto capire a Zelensky che la strada per prendere la cittadinanza italiana non è in discesa, e che richiederà del tempo, ma forse i soldi che il corrotto regime di Kiev sta facendo arrivare nelle tasche dei vari partiti italiani dovrebbero servire sulla carta a oliare un po’ la macchina della burocrazia.

La classe politica italiana, se può utilizzarsi tale espressione, è praticamente lo specchio di quella ucraina.

Corrotta fino al midollo, senza alcun senso di patria, e pronta a mandare al macero il proprio Paese e il proprio popolo pur di rimpinguare i conti correnti cifrati all’estero dei vari politici che continuano a speculare sulla pelle di questa grande nazione.

Sono probabilmente le battute finali di un sistema politico ormai giunto al capolinea, abbandonato dai suoi vecchi referenti, su tutti lo stato profondo di Washington, e che ormai sembra soltanto impegnato a riempirsi la pancia in attesa dell’inevitabile crollo del sistema liberal-democratico.

A Cernobbio, luogo di elezione dell’establishment italiano, si è già svolta una riunione segreta a giugno nelle quali si sono delineate le ultime strategie dell’apparato globalista, e, come rivelato in un precedente contributo, si sta studiando una eventuale sostituzione del governo Meloni con possibili candidati quali Tajani e Calenda.

Si tratta di un risiko politico molto rischioso perché gli equilibri nella cristalleria della politica italiana sono fragilissimi, e, se tale manovra verrà fatta, c’è il serio rischio che le cose, per l’establishment italiano, peggiorino.

La preoccupazione principale però non è questa.

La preoccupazione principale è che i corrotti partiti della Seconda Repubblica non facciano altri danni al Paese prima di uscire una buona volta di scena e sparire per sempre.

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11 Commenti

  1. Silvio

    non c’è dubbio che serva una bella pulizia ,ma ci saranno abbastanza discariche per seppellire tutto il marciume di 80 anni ? tempo addietro ,Sacchetti , mi disse che le persone valide per fare un cambio c’erano ,spero tanto di poterle vedere all’opera ….

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    • Mario Antonio Mantovani

      Intanto fa letteralmente sbellicare dalle risate che l’Albania Nazione candidata ad entrare nell’Unione Europea e nella NATO possa essere il centro di un’operazione di riciclaggio un quanto le sue banche sono sotto il costante controllo dell’antiriclaggio non solo europeo ma anche americano. In quanto a Zelensky che vorrebbe chiedere la cittadinanza italiana per trovarsi un comodo rifugio in Sardegna fa ridere ancora di più perché ormai anche i sassi sanno che il despota ucraino non fa un solo passo senza il consenso dell’Inghilterra che non si fiderà mai di mandarlo in Italia dove -visti gli eccellenti rapporti tra Meloni e Trump- rischierebbe costantemente di essere estradato negli Stati Uniti o direttamente in Russia. Zelensky fino al momento della sua inevitabile dipartita troverà rifugio in qualche isola dei Caraibi facente parte del Commonwealth. In quanto ad Achmetov che starebbe facendo razzia di terreni in Sardegna per costruire impianti fotovoltaici per scoprirete è la sua ennesima fantasia basta consultare l’elenco degli acquirenti per scoprire che all’85% sono cinesi il resto se lo dividono americani, arabi e inglesi. Come per la misteriosa massoneria che governerebbe la Chiesa e l’altrettanto misterioso complotto pedo-massonico per uccidere Chiara Poggi lei fa congetture, butta accuse a destra e sinistra ma di prove vere e non partorite dalla sua mente complottista non se ne vede neanche mezza.

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      • La Cruna dell'Ago

        Mantovani, la ringrazio perché è con il suo commento che ha fatto sbellicare mezzo blog. C’è l’imbarazzo della scelta: l’Albania non ricicla il denaro sporco? Dice sul serio o è il suo cabaret? Il fatto che l’Albania sia una enorme lavatrice viene riconosciuto persino dalle sentenze dei vari tribunali albanesi. Agevolo: https://balkaninsight.com/2024/09/11/the-gorgon-how-drug-money-fuels-tirana-real-estate-boom/
        Zelensky non fa un passo senza l’Inghilterra? Starmer, a differenza della Meloni, non è proprio intenzionato a prendersi una patata così bollente mentre l’Italia ha già iniziato a trattare con lui da un pezzo.
        Gli eccellenti rapporti Trump-Meloni? Ma dove? Sul pianeta delle scimmie forse. La Meloni è andata alla Casa Bianca a fare la figura della portaborse della Von der Leyen. Non ha nemmeno per un istante provato a trattare con Trump per rappresentare l’Italia. Trump l’ha rispedita al mittente con due pacche sulle spalle.
        Falso che gli acquirenti siano cinesi e americani perché Akhmetonov si sta servendo di una società italiana per fare i suoi “investimenti”. Il suo partito invece che fa al riguardo? Lei invece di venire a scrivere sul mio blog amenità non dovrebbe denunciare l’operazione di speculazione selvaggia in Sardegna? Vedo che ha altre priorità.. Rispondo sulle ultime due sciocchezze e poi non perdo più ulteriore tempo con lei. Che la massoneria si sia infiltrata nella Chiesa è fatto pacifico e provato da una sterminata moltitudine di fonti. Anni addietro venne anche pubblicato un elenco di massoni ecclesiastici, ma immagino che lei nemmeno lo ha troppo letto, troppo impegnato a ripetere i vari termini senza senso quale “complottista” e compagnia brutte. Su Chiara Poggi, forse lei non sa che la ragazza è proprio sulla pedofilia che lei indagava, ma anche qui vedo che lei va di repertorio con “complottista”. Continui così che tanto non serve a nulla. Il copione dal quale lei attinge non sortisce effetti sugli intelligenti. Un saluto e non rivederci.

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  2. Massimo

    Ciao Cesare.Giocare a nascondino e sapere che prima o poi verrai scovato.Questa è la fine di Zelensky.Non siamo nel 1945 e il tuo scoop è già sintomatico di come andranno a finire le cose.

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    • La Cruna dell'Ago

      Salve Massimo, sicuramente. Se poi viene in Italia, è ancora peggio per i vari partiti “italiani”..

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  3. Gabriele

    Bene, questa classe politica e Company, quali danni potrebbero causare al paese prima di andarsene tutti a farsi benedire nel cesso? Grazie.

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  4. Isabel.

    Congratulazioni, come sempre, per la tua analisi inconfutabile degli eventi che descrivi, per i sottotitoli estremamente eloquenti del tuo articolo, nonché per la tua instancabile determinazione nel presentarci la verità dei fatti, macchiata dalle menzogne mediatiche. Infatti, dietro tutto ciò che accade si cela la presenza abietta di coloro che si percepiscono come prescelti da un falso dio e dal suo braccio armato: la Massoneria globale. Nel mio paese, inoltre, abbiamo attualmente la sfortuna di avere un presidente filo-israeliano. Sono lieta che tu insista sempre sul fatto che quanto accaduto nel 2020 sia stata una falsa pandemia e che tu chiarisca ciò che la stampa ufficiale nasconde: che i test PCR sono stati manomessi e che le statistiche sono state esagerate o semplicemente inventate. Insistere nel smascherare queste BUGIE ti posiziona come un vero patriota perché offri dati e non storie fittizie o favole (così care alla stampa corrotta). Da Mendoza, Argentina: un caro saluto.

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  5. Pier Paolo

    Buongiorno Cesare articolo stupendo. E’ possibile la creazione di un governo ombra parallelo?

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    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Pier Paolo. Cosa intendi con governo ombra parallelo?

      Rispondi
  6. NICOLO CASCIOFERRO

    Se spargono quest notizia della cittadinanza italiana e della Sardegna le cose possono essere due:
    1) che vogliono dare il suo indirizzo affinche poi qualcuno o loro stessi lo facciiano fuori
    2) che vogliono far finta di farlo fuori e con una plastica lo si fa trasferir3e altroe

    D’altronde non c’e bisogno di tutta questa pubblicita se a uno gli voglio discretamente far togliere il disturbo e il fatto che facciano tutta questa pubblicita ha un fine diverso..
    Ppoi comprarsi un passaporto o falsificarlo o tramite le loro agenzie farsi donare una cittadinanza, non e’ necessario fare questa pubblicita’.

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    • La Cruna dell'Ago

      Non vedo il nesso, mi scusi. In realtà, questa notizia non viene sparsa, ma viene dalle mie fonti. Se Zelensky cerca una via di fuga, prima o poi la cosa verrà fuori, il luogo dubito che si possa tenere nascosto visto il personaggio.

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